Continua l’ondata di violenza che non sembra aver intenzione di fermarsi a Euro 2016. Servono provvedimenti importanti e subito per cercare di mettere fine a una situazione che davvero sta diventando incontrollabile e piuttosto sgradevole. Come riporta Ansa infatti ci sono stati dei scontri anche dopo la partita di oggi alle ore 15.00 Russia-Slovacchia terminata con il risultato di 1-2. La polizia è stata costretta a usare i lacrimogeni nei tafferugli che vedevano coinvolti anche hooligans inglesi. Si parla di un arresto e di tafferugli fermati proprio dall’uso dei gas da parte della polizia che così avrebbe appunto ristabilito l’ordine. Di certo però tutto il pubblico si aspetta di vedere belle partite e grandi emozioni in campo, di questi disordini invece sarebbe bello non doverne nemmeno parlare.
Il pubblico dei social esplode per un gesto di Cristiano Ronaldo accaduto alla fine della gara pareggiata dal suo Portogallo contro l’Islanda per Euro 2016. Il capitano islandese Gunnarsson si è infatti avvicinato al calciatore del Real Madrid per chiedergli di scambiare le maglie e realizzare così un sogno che nutriva da tempo. Cr7 però ha reagito senza motivo, rifiutandosi di dare la maglia al calciatore. Un gesto che non è piaciuto al pubblico che ha polemizzato con il campione del club madrileno. Ovvio che a Ronaldo a fine gara non sia andata giù l’ennesima partenza sbagliata del suo Portogallo nel quale sembra dover combattere contro i mulini a vento. C’è però ovviamente da dire che Gunnarson nel suo piccolo c’entrava poco e che il gesto avrebbe dimostrato maturità e sportività.
Non si ferma l’ondata di violenza che si è abbattuto su questi Europei di Calcio 2016. La Francia è stata travolta in questi giorni da numerosi hooligans proveniente da tutta Europa e hanno messo a ferro e fuoco molte città ospitanti del torneo calcistico. Le autorità francesi e il comitato organizzativo hanno messo in campo misure assai restrittive ma la situazione non si è ancora normalizzata in ogni parte del paese. Proprio poche ore fa sono stati arrestati altri 4 ultras responsabili dei violenti scontri di sabato scorso, 11 giugno 2016 a Marsiglia, dopo il match Inghilterra-Russia. La procura ha fatto capire che queste persone sarebbero già note alla polizia per atti di violenza. Continuano le operazioni di controllo e verifica delle identità delle persone fermate, mentre la giustizia francese si è già messa in moto con le prime condanne e il ministro dell’interno francese ha già annunciato un nuovo aumento delle forze dell’ordine impegnate a garantire la sicurezza negli stadi durante gli scontri a rischio.
Forse si tratta solo di voci di corridoio alle quali si accompagnano quelle di calciomercato che vorrebbero Pogba prossimo al Real Madrid, disposto a spendere 120 milioni di euro per avere lo juventino. Quello che è certo è che Paul Pogba ha concentrato su di sè tutta l’attenzione dei tifosi francesi, che lo vedono come il trascinatore della nazionale francese a questi Europei di Calcio 2016. La pressione è sicuramente tanta, forse troppa per Pogba, il quale comincia a dare i primi segni di affaticamento e tensione: atteggiamenti che il tecnico della Francia Didier Deschamps non è sicuramente disposto a tollerare. Nei giorni scorsi Pogba è stato visto violare alcune regole imposte alla nazionale francese dall’allenatore di Bayonne, tra cui quello di indossare sempre almeno le scarpe da ginnastica nei luogi comuni. Il centrocampista della Juventus invece si è presentato più volte in ritardo al pranzo e si è presentato in ciabatte incorrendo nelle ire di Deschamps, che non è uno che perdona facilmente. Per lui la panchina per il match di oggi tra Francia-Albania potrebbe essere a rischio, ma al momento nulla è ancora trapelato a proposito
L’ondata hooligans agli Europei 2016 di Francia non accenna ad arrestarsi e ieri notte è stata la volta di Lille, messa a ferra e fuoco da dei violenti scontri tra tifosi russi, inglesi e gallesi. A Lille questo pomeriggio alle ore 15 infatti si giocherà Russia-Slovacchia, partita che sulla carta non dovrebbe essere considerata a rischio, ma l’ondata di violenze che caratterizza un parte dei tifosi russi accorsi in Francia (sebbene chiamarli tifosi sarebbe in parte errato), ha fatto scattare l’allarme sicurezza. La ieri ha già imposto una pesante ammenda alla Federazione russa per quanto successo a Marsiglia l’11 giugno e ha minacciato di squalificare la Russia dagli Europei. Gli incidenti si sono verificati nella stazione di Lille, dove alcuni hooligans si sono scontrati con i tifosi gallesi e inglesi presenti nella cittadina: fortunatamente non sono stati riportati feriti gravi, mentre due russi sono stati arrestati dalle autorità francesi, accorse immediatamente.
C’è grande attesa in tutto il Regno Unito per il “derby” che di domani ad Euro 2016 tra Inghilterra e Galles. Ad accendere ancor di più una sfida che non necessita di ulteriori stimoli è Gareth Bale, attaccante dei Dragoni, che come riporta l’Ansa ha prima definito l’Inghilterra “la nostra nemica” e poi ha aggiunto:”noi del Galles giochiamo con molta più passione e orgoglio di loro”. L’allenatore della formazione rivale Roy Hodgson aveva definito quelle parole “assolutamente mancanti di rispetto”, costringendo di fatto Bale ad una replica:”Non ho mai detto che gli inglesi non hanno passione per la maglia e orgoglio ma semplicemente che noi ne abbiamo di più. Comunque ora voglio concentrarmi solo sulla partita e non voglio più sentire certi discorsi. Quella inglese è un’ottima squadra, ma sappiamo che ha delle pecche. Sarà un derby, ci sarà una grande atmosfera e noi siamo pronti. Nel momento in cui diamo tutti noi stessi per la maglia del Galles e per la nostra nazione, non possiamo fare di più. E tengo a dire che il Galles non è solo me, non siamo ‘one man team’“.
Mai banale Zlatan Ibrahimovic nelle sue dichiarazioni: un concetto ribadito anche nell’ultima intervista concessa in esclusiva a Walter Veltroni per GQ. Il campione svedese ha espresso un suo grande convincimento:”‘Non accetto di perdere. L’ho imparato dalla vita: ho la missione di vincere”. Porte socchiuse verso un ritorno in Italia:”‘Dico due cose: la prima è che non si sa mai – ha aggiunto – La seconda è che non si torna mai dove si è fatta la storia. L’Italia la mia seconda casa: c’è una passione infinita, calda, totale. Assomiglia al mio modo di intendere lo sport. E forse anche la vita”. Infine un commento sui suoi rapporti con gli allenatori e un aneddoto riguardante Fabio Capello:”Mi sono lasciato male solo con Guardiola. Con gli altri ho anche litigato, ma sono rimasto amico con tutti. Capello? Una volta colpii Zebina. Mi aspettavo un rimprovero. Invece se ne rimase in silenzio e poi disse che quel gesto aveva fatto bene alla squadra. Voleva il massimo di tensione e di adrenalina:era perfetto per me”.