La situazione di stallo che si è creata attorno alla cessione del Milan, con le trattative che stanno andando per le lunghe fra gli uomini di Fininvest e l’advisor Sal Galatioto per conto della cordata cinese, sta avendo ripercussioni anche sulla gestione ordinaria delle attività della società, fatto che certamente deve preoccupare i tifosi del Milan. A confermare indirettamente che tutto in casa rossonera è bloccato è stato il direttore sportivo dell’Atalanta Giovanni Sartori: “Per il momento il club rossonero è bloccato per le vicende societarie, quindi non possiamo nemmeno parlare” ha dichiarato a margine delal presentazione di Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore del club bergamasco rispondendo a una domanda circa un possibile interessamento dell’Atalanta per Suso e Niang, di proprietà del Milan ma che Gasperini ha allenato al Genoa. Un brutto segno per i rossoneri, visto che l’inizio della nuova stagione ormai si avvicina…
Come è noto, le trattative per l’eventuale cessione del Milan si intrecciano in questi giorni con le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che ha cominciato la convalescenza necessario dopo l’intervento al cuore al quale il patron del Milan è stato sottoposto nella giornata di martedì. Paolo Berlusconi ha rilasciato queste parole sulle condizioni del fratello Silvio, che oggi ha lasciato la terapia intensiva, come riporta Tgcom24: Siamo assolutamente tranquilli, ora sta riposando. Può cominciare a mangiare qualcosa, ma ha bisogno di riposo, riposo, riposo. Deve recuperare qualche decennio di affaticamento e di super lavoro. Dal punto di vista della trattiva con i cinesi, questo inevitabilmente significherà che i tempi sono destinati ad allungarsi, perché di certo i cinesi non potranno acquistare il Milan prima che il patron abbia dato il suo assenso, che sarà frutto di una scelta ben ponderata.
Finalmente una buona notizia per la cessione del Milan, una lunghissima trattativa che sta assumendo i contorni di una telenovela. Prosegue a ritmo serrato la trattativa tra gli uomini Fininvest (Cannatelli, Pellegrino e Franzosi) e la cordata cinese rappresentata dall’advisor Sal Galatioto, con al fianco Nicholas Gancikoff e Phil Landolphi. Secondo quanto riferisce il sito Internet del Corriere dello Sport, il piano industriale presentato da Galatioto ha soddisfatto le richieste di Fininvest e dovrebbe dunque essere presentato al convalescente Silvio Berlusconi nella prossima settimana. Un passo avanti, anche se naturalmente molto dipenderà dal giudizio dell’attuale patron del Milan, che come sappiamo venderà solo quando sarà del tutto convinto di lasciare la propria creatura nelle mani di chi potrà rifarla grande. Nel frattempo, Galatioto partirà domani per Londra insieme a Landolphi, dove sarà a colloquio con le banche per il fondo di investimento cinese che punta ad acquisire il 70% del pacchetto azionario, lasciando il 30% a Berlusconi. Gancikoff, che resterà a Milano, proverà a concordare con l’attuale proprietà gli ultimi dettagli, soprattutto quelli legati alla governance.
La cessione del Milan inevitabilmente in questi giorni si intreccia con le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, reduce dall’intervento al cuore al quale si è sottoposto martedì e che chiaramente gli impedisce di dedicarsi al futuro del suo amato Milan come avrebbe voluto. I medici hanno parlato infatti di 20 giorni di riabilitazione da svolgere in ospedale: lunghe giornate nelle quali l’attuale patron avrà tutto il tempo di pensare a cosa fare con il Milan e potrà certamente essere aggiornato dagli uomini Fininvest circa l’evoluzione della trattativa con l’advisor Sal Galatioto per conto delal cordata cinese che vorrebbe acquisire la maggioranza del pacchetto azionario del Milan, tuttavia è chiaro che non tutto potrà andare spedito come sarebbe andato in condizioni normali. Ecco perché possiamo dare praticamente per certo che i tempi della trattativa si allungheranno ulteriormente, intanto l’inizio delal prossima stagione ormai incombe…
La cessione del Milan è un tema che continua a far parlare molto. Da segnalare dunque le parole di Gianni Rivera, uno che in campo ha fatto la storia del Milan. Parlando a Pompei in occasione della presentazione della sua autobiografia, Rivera ha commentato così la situazione attuale della società: Bisogna aspettare che si sistemi tutto, Berlusconi deve valutare se passare di mano o proseguire con le proprie forze. Io credo che Berlusconi abbia capito che deve decidere”. Rivera poi apre una parentesi sul passato, spiegando perché lasciò il Milan nel 1987, cioè dopo un solo anno di presidenza di Berlusconi: “Quando capii che era difficile dialogare con Berlusconi, presi unaltra strada e accettati di candidarmi. Se si è mai sentito in ombra rispetto a me? Appena si riprende, chiedetelo a lui”. Quando il presidente si riprenderà dovrà però soprattutto decidere se vendere alla cordata cinese o se rimanere proprietario. Cosa sarebbe meglio? Secondo Rivera: “Intanto bisogna capire se Berlusconi ha voglia di investire nel Milan. Il settore giovanile è il futuro del calcio, perché il settore giovanile del Milan è stato un grande serbatoio. Ormai i grandi acquisti è difficile farli in Italia ma puntando poco sui giovani, puntiamo su stranieri di seconda scelta”.
A parlare della possibile cessione del Milan è stato anche un grandissimo ex. Gennaro Gattuso, 468 partite e 11 gol con la maglia rossonera, in questi giorni è salito agli onori delle cronache per la promozione in Serie B centrata come allenatore del Pisa. E significativo il fatto che uno dei primi pensieri dopo la grande impresa dello Zaccheria sia andato al Milan: Gattuso ha rivelato quello che forse era un segreto di Pulcinella, ovvero di allenare la sua ex. Ha detto che dovrà ancora lavorare e che il percorso sarà lungo, ma un giorno spera di esserci. Inevitabile che i giornalisti di SportMediaset gli abbiano chiesto un parere circa la trattativa per la cessione del Milan che i rossoneri stanno portando avanti con gli investitori cinesi. Silvio Berlusconi è stato il mio presidente per tanti anni ha detto e sono felice che loperazione al cuore sia andata bene. Riguardo la situazione della società, Gattuso non si è nascosto affermando che oggi fa male vederlo ridotto così, ma daltra parte non bisogna dimenticare quanto Berlusconi abbia fatto in 30 anni. Secondo lex centrocampista del Milan, è giusto che i tifosi in questa cessione del Milan chiedano una programmazione seria e concreta; è giusto che la pensino in questo modo, credo comunque che questa società possa tornare ai livelli in cui è stata per tantissimi anni. Intanto continuano le trattative tra ladvisor Sal Galatioto e i vertici Fininvest: siamo vicini alla bozza del contratto di cessione del Milan ma ancora restano dei nodi da sciogliere.