Inizia lunedì 27 giugno Wimbledon 2016, l’appuntamento più importante nel panorama del tennis mondiale. Il torneo con maggior fascino, l’unico appuntamento dello Slam che si gioca ancora sull’erba: favoriti d’obbligo i due campioni del 2016, Novak Djokovic che punta il terzo titolo consecutivo e il Grande Slam di calendario, e Serena Williams che vuole il setitmo Wimbledon in carriera e l’aggancio a Steffi Graf per i 22 Major vinti, ma arriva da due finali Slam perse. Non mancheranno però le insidie: Roger Federer ha vinto sette volte i Championships, e un altro titolo significherebbe per lui il record assoluto (in campo maschile) qui a Londra – e un titolo Slam che gli manca da quattro anni – mentre in campo femminile Garbine Muguruza, regina del Roland Garros, e Petra Kvitova che a Wimbledon ha vinto due volte possono mettere le mani sulla vittoria. Discorso a parte meritano gli italiani, che non stanno certo vivendo un grande momento; la speranza è sempre l’ultima a morire ma al momento abbiamo ben pochi motivi per pensare di vedere qualche nostro rappresentante ai quarti, o anche solo nella seconda settimana del torneo. Saremo smentiti? Per un commento su Wimbledon 2016, un pronostico sull’esito del torneo e un punto sui favoriti, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex tennista Sandra Cecchini.
Djokovic-Federer, potenziale semifinale: arriveranno loro due? Vedremo: in un torneo così lungo può sempre succedere di tutto. Mi sembra poi che Djokovic non abbia ancora fatto un solo incontro sull’erba quest’anno e può contare; certo sono due tennisti di grande valore, abituati a fare bene a Wimbledon.
Federer ha saltato il Roland Garros: come pensa sia la sua condizione? Sarebbe bello che si ritrovasse proprio a Wimbledon, e battesse il record di Pete Sampras; lo merita come tennista e come uomo. Detto questo, la sua stagione finora non è stata brillante; ha giocato poco, la sua condizione è ancora tutta da valutare.
Ci potrebbe essere una semifinale Murray-Wawrinka, si attende un’altra finale per lo scozzese? Non è detto: in un torneo così lungo, e dove si gioca a tre set su cinque, possono sempre accadere tante cose e anche i pronostici più sicuri possono essere spazzati via.
Quante chances avranno di far bene i tennisti italiani? Non è un buon momento per il tennis italiano, anche se forse gli uomini sono messi meglio. Purtroppo Fognini non sta disputando una grande stagione, era lui la nostra maggiore speranza.
Serena Williams ha perso le ultime due finali Slam e arriva qui avendo vinto solo a Roma: è finita la sua era? Serena Ha vinto tanto, tantissimo; il momento del ritiro si avvicina, e può essere che le motivazioni siano in calo. Resta lei in ogni caso la tennista più forte, e dunque la favorita anche per questo torneo.
Chi potrebbe darle fastidio? L’erba è una superficie anomala e può sempre succedere di tutto. Ci potrebbero essere diverse tenniste che potrebbero vincere qui a Wimbledon.
Cosa pensa delle possibilità delle tenniste italiane? Penso che da 30 anni a questa parte non abbiamo mai vissuto un momento così negativo. Nessuna italiana era presente nelle qualificazioni del Roland Garros e anche a Wimbledon è successa la stessa cosa.
Come mai succede questo? Succede perchè Sara Errani non è più al livello di un tempo, e perchè Camila Giorgi non è mai riuscita a cambiare gioco e non ha fatto quel salto di qualità che ci si aspettava. A questo punto spero che Roberta Vinci sia in grado di disputare un buon torneo.
Si attende qualcosa di bello sul profilo dello spettacolo? Più dagli uomini che dalle donne sicuramente.
Quali saranno le sorprese di Wimbledon? Gli americani, e penso in particolare a John Isner. Avrei potuto dire Dimitrov, ma non ha mantenuto le attese e mi dispiace; del resto il mestiere di tennista è complicato, non è mai facile gestirsi.
A Wimbledon non ci sarà Maria Sharapova, sospesa per due anni a causa della vicenda doping: qual è la sua opinione in merito? Mi dispiace per lei; penso che non sia lei la diretta responsabile, e che altre persone – il suo entourage – sia stato poco attento a quanto stava accadendo. E’ una situazione che purtroppo si sta verificando in generale nello sport russo.
(Franco Vittadini – Claudio Franceschini)