La classifica generale del Tour de France 2016 ci dice che il ciclista britannico dell’Orica Bike Exchange Yates rimane in gioco per la vittoria della maglia gialla. Questi infatti è dietro di sedici secondi a Froome che è in testa pronto a fuggire con il Team Sky. Oggi i due hanno ottenuto lo stesso tempo, staccati entrambi di 9.39 dalla testa dove abbiamo trovato Matthews. Questo ci fa capire che le prossime tappe saranno comunque molto combattute e non sarà facile trovare la testa se non si lavorerà con grande concetrazione. Attenzione però a chi da dietro pressa come Martin dell’Etixx-Quick Step staccato dalla testa a diciannove secondi e il colombiano Quintana con Movistar Team a ventitré. Ancora più dietro troviamo lo spagnolo J.Rodriguez (+0.37), l’olandese B.Mollema (+0.44) e il francese Bardet (+0.44).
La classifica del Tour de France 2016 vede sempre in maglia gialla il britannico Chris Froome, ma adesso concentriamo la nostra attenzione sui due italiani che hanno guadagnato terreno in classifica generale grazie alla fuga odierna. In particolare si fa molto interessante la situazione di Damiano Caruso. L’uomo della Bmc non ha guadagnato tante posizioni passando dal venticinquesimo al ventunesimo posto, ma in realtà ha più che dimezzato il ritardo in classifica, sceso da 12’13” a 5’35”. Infatti la graduatoria del Tour de France è ancora cortissima e anche le soluzioni tattiche potranno essere molteplici. Discorso che calza a pennello soprattutto per una formazione come la Bmc, che vanta anche Tejay Van Garderen e Richie Porte (i due capitani) ottimamente piazzati, rispettivamente undicesimo e quattordicesimo: ad esempio sarebbe molto interessante una fuga nelle tappe di montagna con uno di loro due e Caruso in appoggio. Vincenzo Nibali invece non ha mai avuto ambizioni di classifica in questo Tour, ma se non altro ha riportato il suo ritardo da Froome sotto la mezz’ora, passando da 34’14” a 27’49”: gli obiettivi per lo Squalo sono comunque chiari, cioè aiutare Fabio Aru e affinare la condizione fisica in vista delle Olimpiadi che saranno il suo secondo grande obiettivo stagionale dopo il Giro d’Italia già vinto a maggio.
La classifica del Tour de France 2016 non è cambiata oggi, almeno per quanto riguarda le prime posizioni. In maglia gialla dunque troviamo sempre Chris Froome, il capitano del Team Sky che è balzato al comando della classifica generale sabato grazie alla splendida vittoria a Bagneres de Luchon. Sul podio virtuale anche l’altro britannico Adam Yates, secondo a 16″, e l’irlandese Daniel Martin che è terzo a 19″ mentre quello che dovrebbe essere il primo rivale di Froome sulle grandi montagne, cioè il colombiano Nairo Quintana, è sempre quarto a 23″. Naturalmente notizie più interessanti arrivano dalla classifica a punti, dove Peter Sagan ha riconquistato la maglia verde che il campione del Mondo punta a vincere per il quinto anno consecutivo, anche se per il successo di tappa si è dovuto inchinare a Michael Matthews, che d’altronde è un altro uomo adattissimo per arrivi con queste caratteristiche. Grazie alla fuga inoltre guadagnano posizioni in classifica sia Vincenzo Nibali sia Damiano Caruso, anche se va ricordato che entrambi in questo Tour de France stanno agendo come gregari di lusso, Nibali naturalmente per Fabio Aru e Caruso per i due capitani della Bmc, cioè Tejay Van Garderen e Richie Porte.
La classifica del Tour de France 2016, come abbiamo già accennato, non dovrebbe cambiare in modo significativo nelle sue prime posizioni in questa decima tappa. Eppure va spesa qualche parola sulla prestigiosa fuga attualmente in corso (clicca qui per leggere di più sulla cronaca della tappa), perché fra i suoi componenti ci sono molti nomi abituati a lasciare il segno sulla classifica del Tour de France. In primo piano naturalmente il nostro Vincenzo Nibali, che quest’anno non ha ambizioni personali alla Grande Boucle, che sta correndo in appoggio a Fabio Aru e per rifinire la preparazione in vista delle Olimpiadi, ma che vanta naturalmente il trionfo del 2014, più il terzo posto del 2012, il quarto del 2015, cinque successi di tappa e 19 giorni in maglia gialla. Un’altra classifica è quella che interessa a Peter Sagan: parliamo naturalmente di quella a punti per la maglia verde e in questo proposito va segnalato che il campione del Mondo ha vinto lo sprint intermedio conquistando così 20 punti e tornando virtualmente in possesso della casacca attualmente indossata da Mark Cavendish. Sono però davvero tanti i nomi di prestigio, dal campione del Mondo 2013 Rui Costa a Mikel Landa, da Tony Gallopin a Greg Van Avermaet che quest’anno ha già lasciato un grande segno sul Tour de France con una vittoria di tappa e tre giorni in maglia gialla. Garanzia di un finale che si annuncia appassionante…
La classifica del Tour de France 2016 non dovrebbe cambiare in questa decima tappa che segna la ripresa dopo il primo giorno di riposo. Diamo però ancora conto della battaglia per la classifica Gpm, quella della maglia a pois: infatti è stato ormai ampiamente superato il Port d’Envalira, dove per primo è passato il portoghese campione del Mondo 2013 Rui Costa della Lampre-Merida, che si è così aggiudicato i 10 punti in palio su questo Gran Premio della Montagna di prima categoria. Rui Costa dunque ora ha 50 punti ma non aggancia Tom Dumoulin, che con il secondo posto è salito a quota 58 punti. L’olandese della Giant-Alpecin è terzo alle spalle di Thibaut Pinot e Rafal Majka, che invece non hanno ottenuto punti. Di conseguenza restano 80 i punti per il francese contro i 77 del polacco. La battaglia resta molto interessante, ma il prossimo grande appuntamento per la maglia a pois sarà naturalmente giovedì con l’arrivo sul leggendario Mont Ventoux…
La classifica del Tour de France 2016 come verrà modificata dalla decima tappa che segna la ripresa della Grande Boucle dopo il primo giorno di riposo? Probabilmente non ci saranno grandi stravolgimenti, di sicuro per la classifica Gpm (cioè per la sempre prestigiosa maglia a pois) il momento più importante della giornata è arrivato subito, grazie al Port d’Envalira piazzato subito dopo la partenza da Escaldes Engordany (Andorra) in una tappa dal disegno piuttosto strano, con il Souvenir Henri Desgrange – la vetta più alta dell’intero Tour de France – in partenza ma poi un tracciato che sarà quasi interamente pianeggiante ma infine con un altro Gpm a pochi chilometri dall’arrivo. Stamattina la classifica degli scalatori di questo Tour de France vedeva al primo posto Thibaut Pinot con 80 punti davanti di pochissimo a Rafal Majka, secondo a 77. Più lontani tutti gli altri, a partire da Tom Dumoulin, terzo a quota 50 punti grazie al colpaccio di domenica ad Andorra Arcalis. All’attacco c’è ora Rui Costa, un altro che ha la maglia a pois come principale obiettivo in questo Tour insieme a una vittoria di tappa: ne vedremo delle belle…
Nella classifica del Tour de France 2016 dopo le prime nove tappe Adam Yates è di sicuro la sorpresa più bella. Non c’erano dubbi sul talento del corridore britannico della Orica-BikeExchange, ma era difficile aspettare di trovarlo addirittura al secondo posto della classifica generale con soli 16″ di ritardo dalla maglia gialla di Chris Froome. Questo secondo posto nella generale gli porta naturalmente in dote anche la maglia bianca che premia il primo nella classifica dei giovani, categoria della quale Froome naturalmente non fa più parte (è riservata ai nati dal 1991 in poi). Dopo il trittico di tappe sui Pirenei la situazione in questa speciale graduatoria vede Yates in prima posizione davanti al sudafricano della Lampre-Merida Louis Meintjes, anche lui finora andato meglio del previsto e staccato di soli 39″ dal britannico, oltre che nono nella generale. Già molto più staccati tutti gli altri, compresi nomi più quotati all’inizio del Tour de France quali ad esempio Warren Barguil e Wilco Kelderman: sarà una lotta a due per la maglia bianca? Parigi è ancora lontanissima e tutto può succedere, ma per ora la strada sta dicendo così…
Oggi riparte il Tour de France 2016. Cosa succederà in classifica dopo il primo giorno di riposo? La generale non dovrebbe cambiare molto, quindi salvo imprevisti la maglia gialla di Chris Froome non dovrebbe essere in pericolo, mentre dopo alcuni giorni con scarsi movimenti potrebbe ricominciare la battaglia per la maglia verde della classifica a punti. Oggi un Gpm a pochi chilometri dal traguardo, sia pure di terza categoria, potrebbe favorire Peter Sagan nella sfida con Marcel Kittel e Mark Cavendish, che attualmente indossa il simbolo del primato. Infatti lo slovacco se la cava certamente meglio rispetto a due sprinter puri sulle salite brevi, dove anzi potrebbe essere lui stesso ad attaccare proprio con l’obiettivo di “eliminare” i due grandi rivali nella corsa alla maglia verde che Sagan vince ormai da quattro anni consecutivi. Ricordiamo che attualmente Cavendish ha 204 punti contro i 197 di Kittel e i 182 di Sagan, che però come detto oggi potrebbe contare su una giornata a lui favorevole. Lontanissimi invece tutti gli altri, a partire dal francese Bryan Coquard che è quarto ma con 112 punti: non c’è dubbio sul fatto che la lotta sia ristretta a soli tre contendenti.
Il Tour de France 2016 si appresta a tornare protagonista. La classifica generale naturalmente non è cambiata ieri, primo giorno di riposo in questa edizione numero 103 del Tour de France che riparte oggi con la sua decima tappa. Non ci attendiamo cambiamenti significativi in classifica al termine della Escaldes Engordany-Revel, che sarà impegnativa soprattutto nei primi chilometri ma poi diventerà decisamente più facile. L’arrivo in realtà sarà insidioso grazie a un Gpm di terza categoria appena prima del traguardo che potrebbe ispirare gli attaccanti, ma le differenze in classifica dovrebbero essere minime – naturalmente salvo imprevisti.
In maglia gialla avremo Chris Froome, che sui Pirenei è apparso il più in forma tra i big che puntano al podio di parigi ma non è riuscito ad “uccidere” la corsa come gli era riuscito dodici mesi fa. Nel 2015 infatti dopo i Pirenei Froome aveva già circa tre minuti di vantaggio sul più vicino inseguitore, quest’anno invece nel giro di 1’01” sono racchiusi ben undici corridori. Bene per lo spettacolo perché le emozioni dovrebbero aumentare; d’altronde, mancando ancora due cronometro, il Mont Ventoux e le Alpi sarebbe stato folle pensare ad un Tour de France già chiuso: possiamo dirlo senza alcun timore, il bello deve ancora venire. A 16″ dalla maglia gialla troviamo un giovane come il britannico Adam Yates della Orica-BikeExchange, seguito dall’irlandese Daniel Martin a 19″ da Froome.
Il podio virtuale dunque al momento verrebbe tutto dalle Isole Britanniche, ma naturalmente la tenuta sulle tre settimane di Yates e Martin è ancora tutta da verificare. Ecco dunque che il rivale più pericoloso per Froome al momento è ancora Nairo Quintana, quarto a 23″. Vero che il colombiano delal Movistar è rimasto forse un po’ passivo finora, ma è anche vero che un anno fa dopo i Pirenei era lontanissimo e sulle Alpi quasi ribaltò la situazione. Il problema per lui potrebbero essere le cronometro, che nel 2015 dopo le prime nove tappe erano già alle spalle. Domenica non è stata una bella giornata per Fabio Aru, che è scivolato in tredicesima posizione, ma è anche vero che il ritardo del sardo da Froome è di 1’23”, dunque niente è ancora compromesso, almeno in ottica podio.
Facciamo adesso una panoramica anche sulle altre graduatorie. Nulla è cambiato negli scorsi giorni di alta montagna per quanto riguarda la maglia verde della classifica a punti, che attualmente vede al primo posto Mark Cavendish davanti a Marcel Kittel e Peter Sagan, che però oggi potrebbe fare meglio dei rivali su un arrivo insidioso. La lotta invece si è accesa per la classifica Gpm: la maglia a pois è adesso sulle spalle del francese Thibaut Pinot della Fdj, che avendo dovuto rinunciare alle ambizioni di classifica proverà almeno a conquistare la sempre prestigiosa maglia a pois, per la quale lotterà soprattutto con il polacco Rafal Majka, attualmente secondo. Infine la maglia bianca che è il simbolo della classifica riservata ai giovani (nati dal 1° gennaio 1991 in poi): qui il leader continua ad essere il britannico Adam Yates, che è pure secondo nella generale. Finora sta facendo benissimo il sudafricano della Lampre-Merida Louis Meintjes che è il suo primo inseguitore: sarà un duello anche in questa graduatoria?
1. Chris Froome (Gbr, Sky) in 49h08’20”
2. Adam Yates (Aus, Orica-BikeExchange) a 16″
3. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) a 19″
4. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 23″
5. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 37″
6. Romain Bardet (Fra, Ag2R-La Mondiale) a 44″
7. Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) s.t.
8. Sergio Henao (Gbr, Sky) s.t.
9. Louis Meintjes (Rsa, Lampre-Merida) a 55″
10. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’01”