L’undicesima tappa Carcassone-Montpellier al Tour de France 2016 ha sicuramente regalato grandi emozioni. Sagan ha vinto mantenendo la maglia verde, mentre Froome arrivato secondo ha sulle spalle ancora quella gialla. Chi perde terreno è l’italiano Aru per Astana Pro Team che ora scivola in undicesima posizione della classifica generale con appena oltre un minuto e mezzo di ritardo dalla testa. Nella tappa di oggi il ciclista è arrivato ventiduesimo con sei decimi di distacco da Sagan e nel gruppone che lo ha seguito dalla quarta posizione in poi. A sorpresa in testa insieme a Sagan e Froom è arrivato il pilota Bodnar compagno di squadra del primo nella Tinkoff. Bene anche il norvegese Kristoff quarto con il Team Katusha e il francese Laporte quinto con Cofidis.
La classifica del Tour de France 2016 cambia più del previsto dopo l’undicesima tappa: merito di un eccellente Chris Froome, che arriva secondo in una volata a tre con Peter Sagan e Maciej Bodnar (che in realtà ha lavorato per il successo del suo capitano), mentre tutti gli altri sono arrivati con 6″ di ritardo da questo terzetto, con tanti saluti alla presunta tappa per velocisti. Morale della favola, la maglia gialla ha guadagnato 12″ su tutti i suoi inseguitori: i 6 di distacco effettivi più gli ulteriori 6 garantiti dall’abbuono che spetta al secondo classificato di ogni tappa. Di conseguenza Adam Yates resta seconda ma a 28″ invece che 16 da Froome, terzo Daniel Martin a 31″, quarto Nairo Quintana a 35″: stamattina tutti loro erano 12″ più vicini a Froome. Non sarà questo piccolo distacco a fare la differenza in un Tour de France che ci riserverà ancora tante montagne e due chilometri però, come già sabato scorso in cima al Peyresourde, il britannico dimostra di essere il più pronto a cogliere l’attimo, dote che potrebbe rivelarsi fondamentale.
La classifica del Tour de France 2016 non dovrebbe subire scossoni oggi, in una giornata che dovrebbe essere dedicata ai velocisti. Gli sprinter in effetti hanno cominciato a farci divertire già allo sprint intermedio, dove ci hanno fatto vivere una volata degna di quella che dovremmo vivere all’arrivo. La classifica di questo sprint parla da solo: primo Marcel Kittel, secondo Peter Sagan e terzo Mark Cavendish. Il perché di questo impegno dei big è presto detto: sono in lotta per la maglia verde della classifica a punti, nella quale il tedesco con il primo posto ha guadagnato 20 punti, 17 per lo slovacco secondo e 15 per l’inglese terzo. Dunque adesso la situazione in tempo reale in questa graduatoria vede Sagan primo con 259 punti, Cavendish secondo con 219 e Kittel terzo a quota 202. Sul traguardo saranno disponibili al massimo 50 punti per il vincitore, dunque per oggi solo Cavendish potrebbe soffiare il primo posto a Sagan.
La classifica del Tour de France 2016 è orfana di Alberto Contador, che si è ritirato domenica dopo giorni decisamente difficili, fra cadute e febbre. Lo spagnolo sarebbe stato un grande protagonista del Tour de France e un grande rivale per tutti quei corridori che attualmente occupano le prime posizioni in classifica generale, a partire dalla maglia gialla Chris Froome. Purtroppo l’esito degli esami ai quali Contador si è sottoposto dopo avere lasciato la Grande Boucle è decisamente pesante: rottura del quadricipite e del gemello della gamba sinistra più contusioni multiple costringeranno lo spagnolo a due settimane di riposo totale, dopo le quali potrà riprendere gradualmente ad allenarsi, ma troppo tardi per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, dove la prova in linea maschile di ciclismo su strada è in programma per sabato 6 agosto. Una fortissima delusione per Contador, dal momento che i Giochi erano con il Tour il grande obiettivo stagionale per il Pistolero ed entrambi sono sfumati. Il tracciato olimpico infatti è molto impegnativo e adatto per gli scalatori, un’occasione unica se si considera che capita ogni 4 anni e non sempre ha un percorso così duro. Contador ha chiarito che un recupero per Rio è impossibile anche se ci provasse con tutte le forze, dunque adesso si concentrerà sulla Vuelta, ultima occasione per lui di salvare la stagione.
Nella classifica del Tour de France 2016 uno dei grandi protagonisti è senza ombra di dubbio Adam Yates, il corridore britannico della Orica-BikeExchange che a sorpresa è secondo nella classifica generale alle spalle soltanto della maglia gialla Chris Froome, dal quale paga un ritardo di soli 16″. Classe 1992, Yates fa parte anche della classifica dei giovani e di conseguenza indossa la maglia bianca che spetta al leader di questa speciale graduatoria, che naturalmente non riguarda più Froome. Dopo le prime dieci tappe si sta profilando un interessante duello fra Yates e il sudafricano Louis Meintjes per la maglia bianca: il corridore della Lampre-Merida infatti è staccato di soli 39″ dal britannico e i due sono accomunati dall’essere riusciti ad andare meglio del previsto finora. Discorso diverso per quelli che alla partenza del Tour erano considerati i grandi favoriti, cioè il francese Warren Barguil e l’olandese Wilco Kelderman, rispettivamente terzo a 2’35” e quarto a 5’12” dal leader.
Come già detto, la classifica del Tour de France 2016 oggi non dovrebbe riservarci particolari novità: questo vale sia per la classifica generale, perché la giornata dovrebbe essere tranquilla per la maglia gialla di Chris Froome, sia per la classifica Gpm, dove anzi possiamo già dare per matematicamente certo che stasera la maglia a pois sarà ancora sulle spalle di Thibaut Pinot, all’unica condizione naturalmente che il francese della Fdj arrivi al traguardo. La sicurezza nasce dal fatto che nel percorso della tappa odierna sono in programma solamente due Gran Premi della Montagna di quarta categoria, che assegnano un punto ciascuno. Di conseguenza ci sono solo due punticini in palio oggi mentre Pinot vanta tre lunghezze di vantaggio sul polacco Rafal Majka (80 contro 77): la battaglia si riaccenderà domani, quando è in programma l’arrivo sul Mont Ventoux che da solo varrà 50 punti e quindi darà una bella scossa alla graduatoria riservata agli scalatori.
Oggi dovrebbe essere per la classifica del Tour de France 2016 una giornata interlocutoria, visto che ci attendiamo una volta sul traguardo di Montpellier. Questo inevitabilmente ci porta a mettere in primo piano la classifica a punti, che sarà la più emozionante oggi dal momento che ci saranno in palio ben 50 punti per il vincitore dell’undicesima tappa (più quelli per il traguardo volante). Ricordiamo che ieri Peter Sagan ha strappato la maglia verde dalle spalle di Mark Cavendish, tanto che ora il campione del Mondo guida con 242 punti contro i 204 del britannico, mentre in terza posizione troviamo Marcel Kittel a quota 182. Un vantaggio dunque ampio quello dello slovacco grazie ai 45 punti ottenuti ieri fra lo sprint intermedio e l’arrivo, adesso non sarà facile per Cavendish e Kittel ribaltare la situazione e senza dubbio Sagan è il grande favorito per conquistare la maglia verde finale di Parigi per il quinto anno consecutivo.
Il Tour de France 2016 si appresta a vivere la giornata con cui supererà la metà del suo viaggio. La classifica generale non è cambiata ieri e non dovrebbe farlo nemmeno oggi, in una giornata nella quale al Tour de France numero 103 dovrebbero tornare protagonisti i velocisti, che in questa undicesima tappa saranno gli uomini più attesi. Non ci attendiamo dunque cambiamenti significativi in classifica al termine della Carcassonne-Montpellier, la più classica delle frazioni di trasferimento in attesa delle grandi emozioni che invece certamente vivremo domani, quando ci sarà da affrontare il durissimo e leggendario Mont Ventoux.
In maglia gialla avremo dunque ancora Chris Froome, che sui Pirenei è apparso il più in forma tra i big che puntano al podio di Parigi, pur senza dominare come aveva fatto dodici mesi fa. Meglio per lo spettacolo naturalmente: mancano ancora il Ventoux, due cronometro e tutte le Alpi, quindi non possiamo chiedere nulla di meglio di un Tour de France nel quale ancora in tanti possono sperare di essere grandi protagonisti. A 16″ dalla maglia gialla troviamo un giovane come il britannico Adam Yates della Orica-BikeExchange, seguito dall’irlandese Daniel Martin a 19″ da Froome.
Entrambi sono attesi nelle prossime tappe impegnative a confermarsi prima di poterli considerare a pieno titolo candidati autorevoli al podio, mentre in tal senso non ci possono essere dubbi su Nairo Quintana, quarto a 23″, che però sui Pirenei è apparso piuttosto passivo. Forse per il momento il suo obiettivo era quello di rimanere in scia a Froome per poi attaccare sulle Alpi, dove da sempre Nairo si trova più a suo agio rispetto ai Pirenei (vedi sia il Tour 2013 sia quello del 2015).
In ottica italiana naturalmente l’attesa si concentra soprattutto su Fabio Aru, tredicesimo (posizione che non appare esaltante) ma con un distacco di soli 1’23” da Froome, cioè a meno di un minuto e mezzo dalla maglia gialla e con un ritardo di 1’04” dal terzo gradino del podio, che sarebbe già un signor traguardo per Fabio alla sua prima partecipazione in carriera al Tour de France. Interessante però sarà anche il ruolo di Vincenzo Nibali e attenzione anche a Damiano Caruso, che nella Bmc potrebbe agire come terzo uomo dietro ai due capitani Tejay Van Garderen e Richie Porte, senza dimenticare che proprio Caruso dovrebbe essere con Nibali e Aru uno dei protagonisti azzurri della gara in linea alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, sabato 6 agosto prossimo.
Facciamo adesso una panoramica anche sulle altre graduatorie. Ieri è cambiato il leader della maglia verde della classifica a punti, che dunque adesso vede al primo posto Peter Sagan davanti a Mark Cavendish e Marcel Kittel: lo slovacco ha approfittato nel migliore dei modi di una tappa adatta certamente più alle sue caratteristiche piuttosto che a quelle di due sprinter puri come il britannico e il tedesco, che però oggi potrebbero replicare allo slovacco. La lotta invece si è accesa per la classifica Gpm, che però oggi dovrebbe vivere una giornata interlocutoria: la maglia a pois è sempre sulle spalle del francese Thibaut Pinot della Fdj, che precede di pochi punti il polacco Rafal Majka, attualmente secondo. Oggi però non è giornata da scalatori: in tal senso l’attesa è già tutta per quello che succederà domani sul Mont Ventoux. Infine la maglia bianca che è il simbolo della classifica riservata ai giovani (nati dal 1 gennaio 1991 in poi): qui il leader continua ad essere il britannico Adam Yates, che è pure secondo nella generale. Finora il sudafricano della Lampre-Merida Louis Meintjes è il suo primo inseguitore: oggi non dovrebbe cambiare molto, ma si profila un duello stuzzicante.
1. Chris Froome (Gbr, Sky) in 52h34’37”
2. Adam Yates (Aus, Orica-BikeExchange) a 28″
3. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) a 31″
4. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 35″
5. Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) a 56″
6. Romain Bardet (Fra, Ag2R-La Mondiale) s.t.
7. Sergio Henao (Gbr, Sky) s.t.
8. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’13”
9. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) s.t.
10. Roman Kreuziger (Cze, Tinkoff) a 1’28”