Se nella classifica generale del Tour de France 2016 oggi nulla è cambiato, con Chris Froome che è sempre saldamente in maglia gialla, sicuramente la quattordicesima tappa di questa edizione numero 103 del Tour de France è stata più interessante per quanto riguarda la classifica a punti, cioè la graduatoria caratterizzata dalla maglia verde. La vittoria di giornata infatti è andata a Mark Cavendish, che ha così conquistato 50 punti oltre ai 9 conquistati con il settimo posto allo sprint intermedio. Totale di 59 punti di giornata per il britannico, mentre il leader Peter Sagan ne ha raccolti 31, cioè 11 con il quinto posto al traguardo volante e 20 con il terzo posto all’arrivo. Un buon guadagno per Cavendish, che però partiva da un distacco molto pesante e dunque resta piuttosto lontano: infatti Sagan adesso ha 340 punti contro i 278 di Cavendish, che resta a -62 e adesso ha solo due tappe adatte alle sue caratteristiche, Berna (forse, il finale è insidioso) e Parigi. Di certo tagliato fuori Marcel Kittel, che con 228 punti ha ormai abbandonato le speranze per quanto riguarda la classifica a punti.
La classifica del Tour de France 2016 non subisce cambiamenti significativi in seguito alla quattordicesima tappa, che come prevedibile si è risolta con uno sprint di gruppo. Dunque in classifica generale il leader è sempre Chris Froome, che anche domani indosserà la maglia gialla. Immutato il margine di vantaggio del campione britannico, capitano del Team Sky, nei confronti dei più immediati inseguitori: il podio virtuale di questo Tour de France continua ad essere completato dall’olandese Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e dall’altro britannico Adam Yates (Orica-BikeExchange), staccati rispettivamente di 1’47” e 2’45” da Froome. Il gruppo è andato abbastanza tranquillo oggi, accelerando solamente nel finale: una sorta di giornata di tregua, come d’altronde è anche comprensibile considerando che da domani in poi saranno quasi tutte tappe di montagna fino alla passerella finale di Parigi domenica prossima.
-Tra le sorprese principali della classifica generale del Tour de France 2016 vi è senza dubbio Adam Yates, terzo alle spalle di Chris Froome e Bauke Mollema, ma detentore della maglia bianca destinata al miglior giovane della Grande Boucle. Dopo la cronometro di ieri sono stati in tanti ad ammettere la propria sorpresa per la resistenza ad alti livelli del corridore della Orica BikeExchange, ma è stato lo stesso Yates, come riporta Spazio Ciclismo, a meravigliarsi del proprio rendimento:”La crono non è il mio forte e mi aspettavo di perdere di più. Non è andata male”. Yates, che si è piazzato infatti 18esimo a poco più di 3 minuti da Tom Dumoulin, nonostante al momento sia sul podio virtuale del Tour, non vuole illudersi o ipotizzare in che posizione si ritroverà all’arrivo a Parigi:” difficile da immaginare con una settimana da vivere. Se hai una giornata no, puoi perdere minuti. Quindi non voglio stressarmi”.
Verso il finale della quattordicesima tappa, la classifica del Tour de France 2016 non dovrebbe cambiare visto che è probabile un arrivo in volata, anche se naturalmente bisognerà stare attenti a imprevisti quali cadute e forature, che lascerebbero il segno anche sulla classifica generale se dovessero accadere prima della neutralizzazione ai meno 3 km dallo striscione dell’arrivo di Villars les Dombes/Parc des Oiseaux. Più verosimilmente però la frazione odierna dovrebbe lasciare il segno solamente sulla classifica a punti della maglia verde, attualmente dominata da Peter Sagan. Per i suoi due potenziali rivali Mark Cavendish e Peter Sagan sarà dunque necessario vincere e sperare pure che lo slovacco non si piazzi nelle prime posizioni, altrimenti ipotizzare una rimonta in questa graduatoria sarà sempre più difficile, anche perché di tappe adatte ai velocisti da qui a Parigi ne restano ben poche…
Sebbene la classifica generale del Tour de France 2016 sia tutto meno che entusiasmante per un Nairo Quintana che paga da Chris Froome un ritardo di 2’59”, il ciclista della Movistar può quanto meno essere confortato da un dato statistico inopinabile: all’inizio della terza settimana della Grande Boucle infatti il colombiano non è mai stato così vicino al corridore britannico. Come evidenzia Spazio Ciclismo, nel 2013 Quintana arrivò ad accumulare un ritardo di 5’47 dopo quindici tappe. Nel 2015 Quintana, sempre dopo 15 frazioni, pagava da Froome un ritardo di 3 minuti e 10 secondi, che nell’ultima settimana con l’arrivo delle Alpi si ridusse a 1’12”. Oggi, con ancora una settimana di Tour a disposizione, Quintana deve recuperare a Froome 2’59”: non tutto è perduto insomma, in passato il colombiano si è trovato ad affrontare (e quasi a ribaltare) situazioni anche peggiori di quella attuale.
La classifica del Tour de France 2016 ha un aspetto sicuramente molto più chiaro dopo la cronometro vissuta ieri, che ha ampliato i distacchi fra i big in classifica generale. Tra i delusi della prova contro il tempo c’è senza dubbio Nairo Quintana: era prevedibile che il colombiano a cronometro avrebbe sofferto il confronto con Chris Froome, ma era difficile prevedere che cedesse addirittura 2’05” alla maglia gialla. Adesso dunque il ritardo di Quintana dal leader della classifica è di 2’59”: il capitano della Movistar ha ammesso di avere sofferto soprattutto nella prima parte del tracciato, ma di certo non ha nessuna intenzione di arrendersi: “Adesso sono a tre minuti di ritardo, ma proverò ad attaccare come ho sempre fatto”. A dire il vero qualcuno lo ha accusato di essere troppo spesso attendista: una cosa è certa, adesso non potrà più farlo e questa per lo spettacolo può essere una buona notizia.
La classifica del Tour de France 2016 non sorride a Fabio Aru dopo il deludente esito della cronometro di ieri per il sardo della Astana, che adesso occupa la decima posizione nella classifica generale con 5’16” di ritardo dalla maglia gialla di Chris Froome. In effetti dopo avere tagliato il traguardo ieri Aru non ha usato mezze misure e non si è nascosto, dichiarandosi apertamente insoddisfatto della propria prestazione, nella quale ha perso troppo tempo. Tuttavia Aru non ha rimpianti perché “ho dato il massimo, durante la crono mi rendevo conto che stavo facendo il possibile” e non accampa nemmeno scuse per il forte vento “che c’era per tutti”. Meglio dunque guardare già avanti, a quello che ci attenderà nei prossimi giorni: “Recuperiamo e vediamo come va. Nelle prossime occasioni cercherò di fare qualcosa in più: il Tour è lungo, guardo avanti. Ho imparato in questi anni che devi essere competitivo fino all’ultimo giorno”. In effetti Aru l’anno scorso ha vinto la Vuelta nell’ultimo giorno utile, proporio come il suo compagno di squadra Vincenzo Nibali quest’anno al Giro: adesso la vittoria del Tour de France per Fabio è un sogno sfumato, ma di certo si potrà ancora fare bene nelle tante tappe di montagna che ci attendono.
Per la classifica del Tour de France 2016 la tappa di oggi non dovrebbe essere particolarmente significativa: questo vale sia per la classifica generale (anche se si era detto lo stesso nel giorno di Montpellier) sia per la classifica Gpm che vede al comando il belga Thomas De Gendt dopo il prestigioso successo di giovedì a Chalet Reynard, sul Mont Ventoux. Anzi, De Gendt ha lanciato un altro segnale del suo grande interesse per la maglia a pois andando a conquistare l’unico punticino in palio sul Gpm di quarta categoria di Puy Saint Martin: adesso il belga ha 90 punti contro i 77 del secondo classificato che è il polacco Rafal Majka, tenuto conto del ritiro di Thibaut Pinot che ha messo fuori gioco un altro serio pretendente a questa prestigiosa maglia. Oggi ci saranno in palio solamente altri due punti su altrettanti Gpm di quarta categoria che ancora mancano, dunque a De Gendt basterà tagliare il traguardo per festeggiare un altro giorno a pois.
Un’altra classifica del Tour de France 2016 sembra già essere indirizzata in modo molto chiaro. Infatti il dominio di Adam Yates nella classifica dei giovani, quella identificata con la maglia bianca, appare fino a questo momento molto solida, quasi quanto quello di Peter Sagan per la maglia verde. Certo, Yates non può stare così tranquillo perché potrebbe bastare una giornata storta sulle Alpi nella terza settimana per crollare nella classifica generale e mettere in dubbio la supremazia anche fra i giovani, ma finora per il britannico della Orica-BikeExchange è stata di fatto una marcia trionfale. Dopo la cronometro di ieri, è salito a 3’03” il vantaggio di Yates sul secondo in classifica, cioè il sudafricano Louis Meintjes della Lampre-Merida. Ancora più lontano il terzo, cioè il francese Warren Barguil, che sulla carta avrebbe potuto essere il rivale più pericoloso per Yates ma accusa già 5’38” di ritardo dal leader. Completamente tagliati fuori tutti gli altri, dal momento che già il quarto (il tedesco Emanuel Buchmann) accusa un ritardo di 16’17″…
Panoramica sulla classifica del Tour de France 2016 dopo la cronometro di ieri, che come prevedibile ha lasciato il segno in modo significativo sulla classifica generale, nella quale Chris Froome ha consolidato la sua maglia gialla. Invece nulla è cambiato per quanto riguarda la classifica a punti contraddistinta dalla maglia verde, che d’altronde vede protagonisti campioni che non hanno il loro punto forte nelle prove contro il tempo. Dunque il campione del Mondo Peter Sagan, che punta a conquistarla per il quinto anno consecutivo, continua a esserne il leader in modo probabilmente inattaccabile a quota 309 punti. Al secondo posto c’è Mark Cavendish che però di punti ne ha “solo” 219. Ancora più lontano Marcel Kittel che è terzo con 202 punti, completamente tagliati fuori tutti gli altri se si considera che al quarto posto c’è Bryan Coquard con 125 punti. Oggi potrebbero tutti tornare protagonisti in una tappa non difficile, ma superare Sagan sarà difficilissimo anche per Cavendish e Kittel.
ancora il leader della classifica generale del Tour de France 2016, che oggi sabato 16 luglio vivrà la sua tappa numero 14. Dopo la confusione della tappa di giovedì, ieri il Tour de France si apprestava ad affrontare una delle frazioni decisive, la cronometro che parte da Bourg Saint Andeol ed arriva a La Caverne du Port d’Arc, dopo 37,5 chilometri, ancora con Froome in maglia gialla, dopo che la direzione corsa aveva attribuito ai due uomini coinvolti nellincidente con la moto, la maglia gialla e Porte, lo stesso tempo del terzo che era con loro, Mollema.
Una decisione che aveva lasciato varie perplessità nel gruppo, visto che si creava un precedente, con una regola disattesa, ma applicando comunque il fair play. Nella notte del 14 luglio poi, il terribile attentato di Nizza, con il grande numero di vittime e feriti, che ha certamente fatto breccia anche nelle teste dei corridori e di tutto lentourage della corsa francese, che prima della partenza della tappa ha voluto effettuate un minuto di raccoglimento, in memoria delle vittime della strage. La tappa presentava un percorso abbastanza ondulato e nello stesso tempo tortuoso, con tre postazioni intermedie per i tempi, fissate ai chilometri 7, 17,5 e 28. Alla partenza molti specialisti delle prove contro il tempo, ad iniziare da Kiryienka che è il campione mondiale della specialità, per continuare con lo svizzero Fabian Cancellara, lolandese Tom Dumoulin, e Tony Martin, oltre naturalmente a Froome, che ha preso il via per ultimo, preceduto da Yates di tre minuti e da Quintana di 6.
Alla fine il vincitore è proprio uno dei pronosticati, Tom Doumulin, che sta portando avanti un Tour eccezionale. Il corridore olandese ha concluso i 37,5 chilometri della tappa con il tempo di 50 minuti e 15 secondi, precedendo di 1 minuto e 3 secondi Froome, che si è comunque preso un ulteriore vantaggio nei confronti di tutti i diretti avversari. Il terzo classificato della cronometro è Oliveira, il cui ritardo è stato di 1 minuto e 31 secondi, seguito, al quarto posto, da Coppel, che ha impiegato 4 secondi in più. Quinto posto per Dennis, che ha chiuso con un distacco di 1 minuto e 41 secondi da Dumoulin, precedendo Mollema, sesto a 1 minuto e 54 secondi, Thomas, settimo con 2 minuti esatti di svantaggio, Izaguirre, che ha rimediato un distacco di 2 minuti e 2 secondi, Tony Martin, nono a 2 minuti e 5 secondi, e Cummings, decimo a 2 minuti e 24 secondi dal primo.
Ritardi superiori sia per Yates, che per Quintana, Valverde e Fabio Aru, che non è mai stato in gara fin dai primi chilometri ed ha chiuso accusando ben 4 minuti e 25 secondi di ritardo rispetto al leader della corsa. Per effetto del risultato di questa cronometro, ci sono stati cambiamenti nei primi 10 della classifica generale del Tour de France 2016. Maglia gialla confermata sulle spalle dellinglese della Sky, Chris Froome, che ha allungato, portando il distacco nei confronti del secondo, che stasera è Mollema, ad 1 minuto e 47 secondi, certamente non ancora sufficiente per stare tranquillo sulle Alpi, ma certamente una buona dose di partenza per affrontare le insidie dellultima settimana di corsa. Yates è scivolato al terzo posto, con un ritardo nei confronti di Froome, salito a 2 minuti e 45 secondi.
Anche Quintana ha perso una posizione, passando al quarto posto, ed ora il suo distacco dalla maglia gialla è di 2 minuti e 59 secondi. Quinto posto per il suo compagno di squadra alla Movistar, Valverde, che ha un ritardo di 3 minuti e 17 secondi. Al sesto posto con soli 2 secondi da Valverde, cè Van Garderen, che precede il settimo, Bardet, ora a 4 minuti e 4 secondi di distacco. Nono posto in classifica per Daniel Martin, che accusa 5 minuti e 3 secondi di distacco. Fabio Aru ha conservato una posizione nei primi 10, la decima, ma ora si trova a 5 minuti e 16 secondi dal leader ed ora potrebbe iniziare a pensare ad una vittoria di tappa come possibile traguardo di questo suo primo Tour de France.
Dopo la tappa a cronometro le classifiche della maglia verde, punti e a pois per gli scalatori sono rimaste immutate nelle prime 10 posizioni. Per quanto riguarda quella della maglia bianca, si conferma in testa Yates; il britannico della Orica vanta un vantaggio di 3 minuti e 3 secondi nei confronti di Mentjes, e di 5 minuti e 38 secondi nei confronti di Barguil. Superiore ai 16 minuti il distacco del quarto in questa classifica, Buchmann, ai 27 minuti quello del quinto. Keldermann, ed ai 42 minuti quello del sesto, Sepulveda. Lontanissimi, oltre lora di distacco, i corridori piazzati dal settimo al decimo posto, nellordine Alaphilippe, Konrad, Polanc e Grmay. La 14esima tappa di sabato 16 luglio 2016 porterà i corridori da Montelimar a Villars les Dombes, dove si arriverà dopo aver percorso 208,5 chilometri. Una tappa con molti saliscendi, soprattutto nella sua parte centrale, che potrebbe essere anche di trasferimento dopo le fatiche del Ventoux e della cronometro, ma adatta anche ad un attacco da lontano, specialmente da parte di quei corridori che saranno poi in difficoltà nelle tappe alpine.
1 Christopher Froome (GBR, SKY), 63h46’40”
2 Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo), +1’47”
3 Adam Yates (GBR, Orica-BikeExchange), +2’45”
4 Nairo Quintana (Col, Movistar), +2’59”
5 Alejandro Valverde (Spa, Movistar), +3’17”
6 Tejay Van Garderen (USA, BMC), +3’19”
7 Romain Bardet (Fra, AG2R La Mondiale), +4’04”
8 Richie Porte (Aus, BMC), +4’27”
9 Daniel Martin (Ira, Etixx-Quick Step), +5’03”
10 Fabio Aru (Ita, Astana), +5’16”