La svolta nelle trattative per la cessione del Milan da Fininvest e Silvio Berlusconi alla cordata cinese di oggi ha siuramene sorpreso i più, convinti che dietro l’ennesima dilazione delle tempistiche per la firma del contratto preliminare vi fossero ancora lungaggini burocratiche di poca importanza. In realtà i cinesi, che stanno trattando per la cessione del 100% delle quote del Milan, sono ora al lavoro per stilare un nuovo contratto, la cui firma si attende per fine mese. Ma quali sono le rgaioni di questa inaspettata svolta?. Secondo il quotidiano La Repubblica infatti le lungaggini burocratiche e le continue richieste di Fininvest e Silvio Berlusconi avrebbero convinto la futura dirigenza cinese a optare per l’acquisizione completa del Milan, piuttosto che prpseguire per i prossimi anni in una amministrazione spaccata a metà. La convivenza dunque potrebbe rivelarsi più complicata del previsto anche se strettamente regolata e il divorzio al momento sembra la scelta migliore per entrambe le parti.
L’affare per la cessione del Milan ha in queste ore avuto una svolta inaspettata: dietro all’ennesimo rinvio della firma dell’accordo preliminare infatti vi sarebbe l’intenzione da parte della cordata di industriali cinesi rappresentata dal manager Sal Galatioto di acquistare non più l’80% delle quote del Milan da Silvio Berlusconi ma il 100%. Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate da la Gazzetta dello Sport prò questa potrebbe non essere l’ultima novità di questo nuovo contratto per la cessione. Secondo la rosea infatti con la firma del contratto preliminare vi sarà anche un deposito che fungerà come fosse una caparra per il calciomercato estivo: cifra che però potrebbe essere non consistente come i tifosi del Milan si augurano. I soldi, che i ciensi hanno intenzione a investire nel Milan sono tanti, ma arriverebbero soltanto col closing definitivo del contratto di cessione, cosa che non avverà prima della fine di settembre, a calciomercato già concluso.
La trattativa per la cessione della maggioranza del Milan potrebbe affrontare un nuovo momento decisivo proprio oggi: in giornata infatti è atteso un nuovo incontro tra Silvio Berlusconi, Fininvest e il manager Sal Galatioto, adviser della cordata di industriali cinesi. Sul tavolo della trattativa ora però non vi è solo la proposta della cessione del 80% delle quote del Milan, ma il 100 % su richiesta dei cinesi. Secondo il giornalista del Corriere della Sera Pasquale Campopiano infatti: “le parti sarebbero ferme da giovedi e si rivedranno in giornata. Galliani ha incontrato Berlusconi ieri proprio per questo e il patron ci sta pensando seriamente. Ecco perché la firma slitta alla prossime settimana”. Rimaniamo dunque in attesa di ulteriori aggiornamenti e se la trattativa per la cessione del Milan dovrebbe procedere sui binari giusti,la firma all’accordo preliminare dovrebbe arrivare entro fine mese.
Dietro a questa nuova dilazione dei tempi di firma del contratto preliminare di cessione del Milan alla cordata cinese non vi sarebbero solo delle lungaggini burocratiche. Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano Repubblica vi sarebbe infatti la ridiscussione di alcuni termini dell’accordo che legherebbe la cordata di industriali cinesi a Silvio Berlusconi e Fininvest: i cinesi infatti starebbero trattando la cessione del 100% delle quote del Milan. Per questo motivo le parti in causa hanno dovuto modificare alcune parti del contratto che chiaramente hanno necessitato un prolungamento delle tempistiche. I cinesi quindi sarebbero a un passo dall’ottenere la totalità del club di via Aldo Rossi e avrebbero già individuato nel manager Nicholas Gancikoff il nuovo amministratore delegato. Secondo gli ultimi aggiornamenti però la firma del preliminare dovrebbe essere comunque attesa per la fine di luglio
La firma del contratto preliminare di cessione della maggioranza del Milan alla cordata cinese è destinata a sfumare fino alla fine di luglio. Queste sono le ultime indiscrezioni pubblicate questa mattina dal quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport. secondo cui la firma al preliminare, precedentemete fissata alla fine di questa settimana slitterebbe ancora una volta alla prossima. Dietro a questo ennesimo rinvio non ci sarebbero ripensamenti o diatribe tra la cordata di investitori cinesi e il patron, ormai ex del Milan Silvio Berlusconi, ma solo la volontà di definire con cura gli ultimi dettagli tecnici e legali dell’operazione di cessione di circa l’80% delle quote del club rossonero. La firma del contratto preliminare in ogni caso non potrà attardarsi oltre il 31 luglio,secondo quanto affermato dalla rosea, mentre i tifosi del Milan fremono perchè il closing del contratto di cessione avvenga il prima possibile, in modo tale da parmettere alla dirigenza rossonera di fare gli accorgimenti di calciomercato necessari per la prossima stagione.
La cessione del Milan, anche se per ora resta solamente sulla carta, sta già avendo effetti anche sui riti più consolidati della trentennale presidenza del Milan di Silvio Berlusconi. Infatti nella giornata di ieri, secondo quanto riferisce il canale tematico ufficiale Milan TV, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha incontrato ad Arcore per fare il punto sulla cessione del Milan il patron Silvio Berlusconi, che si sta riprendendo al meglio dall’operazione al cuore al quale si è sottoposto qualche settimane fa. Tempo fa una notizia del genere avrebbe subito acceso gli entusiasmi dei tifosi del Milan, ma nell’epoca della possibile cessione alla cordata cinese ecco che pure un meeting Berlusconi-Galliani perde un po’ di fascino e valore. Il vertice per la cessione del Milan non avrà infatti sviluppi di calciomercato immediati, in quanto la situazione in casa Milan è sempre la stessa: per sbloccare il calciomercato in entrata serve infatti la firma del preliminare con i cinesi, primo atto che avvicinerebbe davvero la cessione del Milan dopo tante parole. Tuttavia questa firma certamente non avverrà questa settimana, ma nella migliore delle ipotesi in quella successiva: la speranza è chiudere entro la fine di luglio.
Sono giorni molto importanti per il futuro del Milan con il presidente Silvio Berlusconi che ha parlato apertamente di una trattativa in corso per la cessione del club ad un gruppo cinese in possesso delle credenziali per riportare il Diavolo ai fasti di qualche anno fa quando dominava in Italia e nel Mondo. Loperazione dovrebbe prevedere la cessione dell80% delle quote del club che stando alle ultime indiscrezioni dovrebbero finire nelle mani della Baiud, gruppo guidato dal miliardario Robin Li. Laffare sembrava essere definito se non fosse per un netto rallentamento con un scenario variato in maniera piuttosto importante in quanto Baiud acquisterebbe il 40% delle quote mentre laltro 40% dovrebbe essere prelevato da un altro gruppo cinese. Un rallentamento che non fa bene al Milan che si vede alle prese con un mercato bloccato ed un ad come Adriano Galliani che inevitabilmente si sente delegittimato. Tuttavia le ultime news parlano di una fumata bianca che dovrebbe arrivare entro domenica 31 luglio.
La cessione del Milan è un argomento che ormai disorienta i tifosi rossoneri, che ormai non sanno più come giudicare tutte le ipotesi che sono state fatte sul futuro del Milan, che oscilla fra l’attuale proprietà di Silvio Berlusconi e la possibile cessione a una cordata di imprenditori cinesi rappresentati dall’advisor italo-americano Sal Galatioto. Per capirci di più, i colleghi di MilanNews hanno intervistato Alberto Cerruti, storica firma della Gazzetta dello Sport. A Cerruti è stato chiesto come si possano interpretare questi continui rinvii sulla firma del contratto preliminare sulla cessione del Milan e Cerruti ha risposto in maniera molto interessante: “Io crederò alla cessione del Milan soltanto il giorno in cui vedrò le firme sui contratti di vendita. Quindi questi continui rinvii non sono un bel segnale secondo me. Considerando anche il fatto che il passaggio delle quote dell’Inter ai cinesi sono state con tempistiche più rapide e rispettate”. La grande differenza ha un motivo ben preciso e facilmente identificabile: “Berlusconi è talmente legato al club rossonero che rinvia il più possibile il giorno della cessione, perchè per lui sarà un grande dolore. Inoltre i cinesi sono molto difficili nelle loro trattative e vogliono vedere tutti i dettagli. Le due difficoltà coincidono. Da una parte c’è poca condizione di cedere e dall’altra c’è un’esasperata attenzione nei dettagli”. In questa situazione è facile che ci siano intoppi nelle trattative, ecco perché il Milan continua ad essere in mezzo al guado nonostante spesso si sia già parlato di ‘giornate decisive’ che poi non si sono rivelate tali…
La cessione del Milan fa parlare molto anche in Cina, come è normale che sia dal momento che i potenziali acquirenti del Milan sono appunto imprenditori dell’immenso Paese asiatico. Il portale youngchinabiz.com ci fornisce novità proprio per quanto riguarda la possibile cessione del Milan. Viene confermato che la trattativa è alle battute finali, ripetendo quanto era stato affermato qualche giorno fa dalla Tv di Stato, CCTV, che aveva annunciato grossi progressi nei negoziati rivelando che Baidu, il gruppo guidato dal miliardario Robin Li, era a un passo dallacquistare il Milan, per una cifra stimata in 437 milioni di dollari. Proprio questa somma è oggetto di discussione per youngchinabiz.com, essendo poco più della metà della valutazione del Milan fatta finora, ovvero 825 milioni di dollari. Il portale cinese ha dunque ipotizzato che Baidu possa comprare il 40% delle quote del Milan per quella cifra e che un altro 40% passi in mano a un altro grande gruppo cinese, ad esempio Evergrande oppure Midea. E’ bene precisare che al momento sono tutte ipotesi, anche perché in quel caso bisognerebbe vedere come si relazionerebbero fra loro due soci importanti esattamente alla pari, senza dimenticare che rimarrebbe un 20% nelle mani di Silvio Berlusconi, il cui peso sarebbe decisivo in caso di disaccordo fra i due soggetti cinesi. Una sola cosa è certa: il tempo passa…
La cessione del Milan continua ad attirare l’attenzione di tifosi, addetti ai lavori, ex calciatori… Normale, considerando che il Milan con Silvio Berlusconi ha scritto pagine importanti della storia del calcio, alle quali ha dato il suo contributo anche Christian Panucci. Ecco dunque cosa ha dichiarato l’ex rossonero in merito alla cessione del Milan durante una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport dal nuovo allenatore della Ternana: “I cinesi stanno spopolando, investono, dobbiamo abituarci. Se in Italia siamo in crisi, è giusto che ci siano investitori stranieri, ma bisogna vederli all’opera”. Apertura di credito dunque nei confronti degli imprenditori cinesi interessati all’acquisto del Milan, anche se a dire il vero secondo Panucci il calcio italiano ha bisogno non solo di nuovi proprietari per le sue squadre principali: la vera priorità dovrebbe essere investire su “settori giovanili all’altezza, con strutture adeguate e veri istruttori, non si può far fare tattica a ragazzini che non sanno calciare il pallone”.
La cessione del Milan è sempre un tema molto caldo, anche se tra un rinvio e l’altro tra i tifosi inzia a diffondersi una certa stanchezza. Tutti si chiedono quale sarà la data della firma del preliminare per la cessione del Milan, ovvero quando arriverà il primo accordo concreto fra la Fininvest per conto del patron Silvio Berlusconi e i rappresentanti della cordata cinese dopo mesi di trattative fra molto fumo e poco arrosto. La deadline del 15 luglio (già frutto di precedenti rinvii) è scaduta ormai e pare che le firme arriveranno entro la fine del mese di luglio, dunque allinterno delle prossime due settimane. Non oltre, perché ulteriori ritardi non sarebbero accettati da Fininvest e rischierebbero di tornare a far crescere i dubbi e gli enigmi sulla vera consistenza della cordata, della quale non sono state ancora fornite le identità dei vari componenti, fatto che di certo non aiuta a fare chiarezza. Il closing è sempre previsto per fine settembre, ma ulteriori ritardi come detto non saranno più giustificati: luglio devessere il mese della svolta e siamo ormai oltre la metà. Staremo a vedere…
La cessione del Milan continua ad essere un tormentone. Inizia una nuova settimana e ancora una volta dobbiamo scrivere che potrebbe essere quella decisiva: la firma del preliminare dovrebbe arrivare al massimo entro fine mese, con il closing che arriverebbe a settembre, quando dunque la cessione del Milan diventerebbe definitiva, ma il condizionale resta obbligatorio per il momento, perché non ci sono ancora certezze nella lunga e complicata trattativa fra Silvio Berlusconi e la cordata di imprenditori cinesi rappresentati dall’advisor italo-americano Sal Galatioto. Di certo c’è che una nuova stagione è iniziata ormai anche per il Milan, che si è affidato a un nuovo allenatore gradito sia all’attuale proprietà sia a quelli che potrebbero essere i futuri padroni. Parliamo naturalmente di Vincenzo Montella, che nel corso di una intervista concessa a Sky Sport ha parlato naturalmente anche della situazione societaria: “Il Milan senza Berlusconi sarebbe un paradosso, ma per ora la mia testa non va molto lontano. I tifosi del Milan si sono abituati non solo a vincere, che è già una cosa difficile, ma a vincere ripetutamente: noi non siamo in credito, ma il contrario. Sta a noi tornare a farli innamorare con la prestazioni”. Il problema è che in una fase di transizione non è facile mandare avanti una società, specie se è aperto il calciomercato: “La palla passa a Galliani. Sicuramente la rosa dovrà essere completata: sta alla società scegliere i giocatori migliori rispetto a quanto offre il mercato”.