Poche settimane fa si è svolta la “vera” 24 Ore agonistica, in questo weekend appuntamento con la 24 Ore di Le Mans Classic 2016, che si corre sempre sul leggendario circuito de La Sarthe ma è riservato alle auto d’epoca. Patrick Peter, già organizzatore del Tour de France auto, sedici anni fa realizzò un sogno che poteva sembrare una follia ma che ogni due anni (siamo dunque giunti all’ottava edizione) richiama a Le Mans oltre 160 mila spettatori. Ecco le sue dichiarazioni alla vigilia di questa nuova edizione, raccolte dal sito della Gazzetta dello Sport: “Riaprire il rettifilo delle Hunaudiéres non era per nulla semplice: le autorità e la sicurezza non erano per nulla convinti. Ma grazie alla partecipazione dei club di marca, al supporto decisivo dellAco (organizzatore della 24 Ore, ndR) e alla nostra insistenza tutto è cominciato. E terminata la prima edizione ci siamo detti: è andata, avanti così”.
Torna la 24 Ore di Le Mans Classic, riconosciuta universalmente come la gara più difficile del mondo. Siamo all’ottava edizione dell’appuntamento dedicato al mondo delle auto d’epoca, che ha cadenza biennale. Sul leggendario circuito de La Sarthe da oggi, sabato 9 luglio, a domenica tutti gli appassionati di auto da collezione potranno ammirare i bolidi che hanno scritto la storia di quest’epica corsa.
La manifestazione accoglierà circa 8.200 vetture storiche che si sfideranno di giorno e di notte nelle varie competizioni previste. Sono state definite sei classi in gara: si parte dalla 1, per le vetture costruire dal 1923 al 1939, poi c’è la Classe 2 (1949-1956), la Classe 3 (1957-1961), la Classe 4 (1962-1965), la Classe 5 (1966-1971) e la Classe 6 (1972-1981). In quest’ultima edizione, però, è stata aggiunta una Classe per le vetture del celebre Gruppo C, cioè quelle che hanno partecipato alla corsa della 24 Ore di Le Mans dal 1983 al 1993. Si tratta di vetture che sono ancora in grado di competere con i prototipi attuali e che sono in grado di raggiungere anche velocità di punta superiori ai 300 km/h.
I piloti avranno modo di riposare per qualche ora: si guida in media per 6-9 ore con stint di 60 minuti (ma spesso sono doppi). La prima sosta non prevede il cambio di pilota, ma solo il rifornimento del carburante e, in caso di necessità, la sostituzione delle gomme. I tecnici, invece, lavorano senza sosta per coordinare i piloti, visto che si lavora con equipaggi di tre unità, e per monitorare costantemente tutti i parametri.
E’ un’opportunità da non perdere, ma l’evento francese può essere seguito anche da casa: la 24 Ore di Le Mans Classic 2016, che parte oggi, sabato 9 luglio alle ore 16:00, sarà trasmessa via web in diretta con una piattaforma TV raggiungibile attraverso il sito ufficiale della gara (clicca qui per aprirlo).