Alexandre Geniez è il vincitore della terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Il francese della FDJ è passato in testa alla corsa insieme ad altri sei fuggitivi al chilometro 15. Grande prestazione del 28enne che si amministra bene arrivando più fresco di tutti al terribile Mirador de zaro (1,90 Km al 13.10 %). Dietro al vincitore, arrivato in solitaria all’arrivo, c’è stata bagarre. A sorpresa la spunta Ruben Fernandez (Movistar Team) che conquista il secondo posto di tappa e la maglia rossa. Dietro di lui Alejandro Valverde (Movistar Team), Chris Froome (Team Sky) e Johan Chaves (ORICA-BikeExchange) arrivati a tagliare il traguardo praticamente assieme. Poco dietro Nairo Quintana (Movistar) mentre Alberto Contador (Tinkoff) conclude al nono posto a 54 secondi da Geniez. Pieter Serry (Etixx-Quickstep) è la nuova maglia a pois. Il belga è arrivato terzo in cima all’Alto de Lestaio (8,30 Km al 5.30 %) e ha vinto il secondo Gpm di giornata, l’Alto das Paxareiras (9,30 Km al 5.40 %).
Siamo entrati nella fase cruciale della terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Al traguardo finale mancano soltanto 5 chilometri. Simone Pellaud dopo aver vinto il primo Gpm di giornata, l’Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %), ha spinto con decisione staccando durante la discesa seguente i vari inseguitori. Dopo aver condotto a lungo in solitaria durante la scalata del secondo Gpm di giornata, Alto das Paxareiras (9,30 km al 5,40%), lo svizzero è stato raggiunto da Alexandre Geniez (FDJ) e Pieter Serry (Etixx Quickstep).Quest’ultimo è passato per primo allo scollinamento, precedendo Geniez e Pellaud. Il belga conquista così la maglia a pois. Il gruppo intanto è in fase di recupero. In questo momento lo svantaggio dai tre battistrada è di 2 minuti e 5 secondi. Brutta caduta intanto nella pancia del gruppo maglia rossa. Miguel Angel Lopez, che già aveva avuto problemi meccanici nella cronosquadre, è finito per terra sbattendo il viso.
Siamo entrati nella fase cruciale della terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Simone Pellaud dopo aver vinto il primo Gpm di giornata, l’Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %), ha continuato la sua fuga staccando durante la discesa i suoi sei inseguitori, ovvero Jerome Cousin (Cofidis), il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Dopo aver condotto a lungo in solitaria durante la scalata del secondo Gpm di giornata, Alto das Paxareiras (9,30 km al 5,40%), lo svizzero è stato raggiunto da Geniez e Serry. In questo momento i tre raggiungono la cima: passa per primo Serry, precedendo Geniez e Pellaud. Il belga conquista così la maglia a pois. Il gruppo intanto è in fase di recupero grazie al pregevole lavoro del Team Sky. In questo momento lo svantaggio del gruppo maglia rossa da Pellaud è di 3 minuti e 36 secondi.
Simon Pellaud è in fuga in questa terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Lo svizzero della IAM Cycling dopo aver vinto l’Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %) ha continuato la sua fuga staccando durante la discesa i suoi sei inseguitori, ovvero Jerome Cousin (Cofidis), il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). In questo momento lo svizzero conserva un minuto di secondi di vantaggio dal plotoncino di inseguitori. Il gruppo invece tira grazie al lavoro in cima del Team Sky. In questo momento lo svantaggio del gruppo maglia rossa da Pellaud è di 5 minuti e 38 secondi. Nel frattempo dobbiamo segnalare il primo ritiro: Warren Barguil del Team Giant – Alpecin ha gettato la spugna. Mancano 27 chilometri alla conclusione e ci si appresta a salire il secondo Gpm: Alto das Paxareiras (9,30 km al 5,40%).
Simon Pellaud è il vincitore del primo Gpm della terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Durante la salita dell’Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %) lo svizzero della IAM Cycling scatta al momento giusto lasciandosi indietro gli altri fuggitivi di giornata. Ottima gestione del vantaggio e scollinamento al primo posto, davanti a Jerome Cousin (Cofidis). Attardati gli altri battistrada: il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Brutte notizie intanto per Niccolò Bonifazio. L’italiano della Trek-Segafredo è caduto dopo uno scontro con Patrick Bevin (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team). Entrambi sono ripartati seppur costretti a far visita all’auto dell’assistenza medica. Nel frattempo dobbiamo segnalare il primo ritiro: Warren Barguil del Team Giant – Alpecin ha gettato la spugna. Mancano 41 chilometri alla conclusione, ci si appresta a salire il secondo Gpm: Alto das Paxareiras (9,30 km al 5,40%).
Simon Pellaud vince il primo Gpm della terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Durante la salita dell’Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %) lo svizzero della IAM Cycling ha allungato con decisione precedendo allo scollinamento Jerome Cousin (Cofidis). Seguono a ruota, anche se attardati, gli altri battistrada: il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Il gruppo giunge in cima al Gpm con ben 5 minuti di ritardo con gli uomini della Movistar e del Team Sky a tirare il plotone. Brutte notizie intanto per Niccolò Bonifazio. L’italiano della Trek-Segafredo è caduto dopo uno scontro con Patrick Bevin (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team). Entrambi sono ripartati seppur costretti a far visita all’auto dell’assistenza medica. Nel frattempo dobbiamo segnalare il primo ritiro, trattasi di Warren Barguil del Team Giant – Alpecin. Mancano 50 chilometri alla conclusione.
Ci siamo. La terza tappa della Vuelta a la Espana 2016 entra nella fase cruciale. Sette uomini al comando con 5 minuti e 16 secondi di vantaggio mentre ci si avvia a scalare le prima asperità. In questa fase sono previsti due Gran Premi della Montagna, ovvero Alto de Lestajo (8,30 Km al 5.30 %) e Alto das Paxareiras (9,30 Km al 5.40 %). Ci potrebbe essere una prima scrematura in questa fase, decisiva in vista del gran finale sul Muro de Ezaro (1,90 km al 13,10%). I corridori in fuga sono il francese Geniez (FDJ), il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo svizzero Pellaud (IAM Cycling), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il francese Cousin (Cofidis), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Tra questi il miglior posizionato in classifica generale è Pellaud, distante 1 minuto e 13 secondi dalla maglia rossa Michal Kwiatkowski (Sky). Mancano 63 chilometri alla conclusione.
Sempre in sette al comando di questa terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. I corridori in fuga sono il francese Geniez (FDJ), il campione del mondo lettone Smukulis (Astana), lo svizzero Pellaud (IAM Cycling), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il francese Cousin (Cofidis), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Tra questi il miglior posizionato in classifica generale è Pellaud, distante 1 minuto e 13 secondi dalla maglia rossa Michal Kwiatkowski (Sky). Il vantaggio dei sette battistrada sul gruppo si è stabilizzato nell’ultima mezzora, attestandosi in questo momento sui 5 minuti e 6 secondi quando mancano 75 chilometri al traguardo finale. Il gruppo maglia rossa è trainato dagli uomini del Team Sky e della Tinkoff. Contador, capitano di quest’ultima squadra, deve recuperare 52 secondi da Kwiatkowski. Buon ritmo di gara espresso dai corridori oggi. Dopo due ore di corsa la media oraria è di 43,3 km/h.
Sette uomini al comando di questa terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Trattasi del francese Geniez (FDJ), del lettone Smukulis (Astana), dello svizzero Pellaud (IAM Cycling), dello spagnolo Arroyo (Caja Rural), del francese Cousin (Cofidis), del belga Serry (Etixx-Quickstep) e del tedesco Selig (Bora-Argon 18). Tra questi il miglior posizionato in classifica generale è Pellaud, distante 1 minuto e 13 secondi dalla maglia rossa Michal Kwiatkowski (Sky). Il vantaggio dei sette battistrada sul gruppo continua a salire, attestandosi in questo momento sui 5 minuti e 6 secondi quando mancano 90 chilometri al traguardo finale. Il gruppo maglia rossa è trainato dagli uomini del Team Sky e della Tinkoff. Contador, capitano di quest’ultima squadra, deve recuperare 52 secondi da Kwiatkowski. Buon ritmo di gara espresso dai corridori oggi. Dopo un’ora di corsa la media oraria è di 45,4 km/h.
Sono sette i fuggitivi di questa terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Dopo una partenza pimpante, come ormai quasi sempre accade, in cui tanti corridori provano invano l’allungo decisivo, arriva al chilometro 15 la prima fuga di giornata. Autori del tentativo riuscito sono il francese Geniez (FDJ), il lettone Smukulis (Astana), lo svizzero Pellaud (IAM Cycling), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il francese Cousin (Cofidis), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Tra questi il migliore in classifica generale è Pellaud, distante 1 minuto e 13 secondi dal primo Kwiatkowski. Il vantaggio dei sette battistrada sul gruppo è salito a 4 minuti e 42 secondi, quando siamo arrivati al chilometro 68. Gruppo sempre trainato dagli uomini del team Sky. E’ Christian Knees a scandire il ritmo mentre il sole splende e il termometro segnala ben 31 gradi centigradi. Il vento soffia invece a 5 km/h.
Sono sette i fuggitivi di questa terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Partenza vivace con tanti corridori che cercano l’allungo decisivo. I primi scatti vengono però stroncati sul nascere dal gruppo. La prima fuga di giornata si concretizza al chilometro 15. I battistrada sono il francese Geniez (FDJ), il lettone Smukulis (Astana), lo svizzero Pellaud (IAM Cycling), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il francese Cousin (Cofidis), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Tra questi il migliore in classifica generale è Pellaud, distante 1 minuto e 13 secondi dal primo Kwiatkowski. Il vantaggio dei sette battistrada sul gruppo è in questo momento di 2 minuti e 40 secondi, quando siamo arrivati al chilometro 50. Il gruppo è invece trainato dagli uomini Sky con il campione in carica del Tour de France, Chris Froome, e la maglia rossa, Michal Kwiatkowski, a dettare il ritmo.
E’ ufficialmente iniziata la terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Si parte subito forte con tanti corridori che cercano l’allungo decisivo. I primi scatti vengono però stroncati sul nascere dal gruppo. Nel frattempo Andrew Talansky della Cannondale è costretto a fermarsi per un problema meccanico. La prima fuga di giornata riesce al chilometro 15. I corridori che si portano in testa alla corsa sono il francese Geniez (FDJ), il lettone Smukulis (Astana), lo svizzero Pellaud (AG2R La Mondiale), lo spagnolo Arroyo (Caja Rural), il francese Cousin (Cofidis), il belga Serry (Etixx-Quickstep) e il tedesco Selig (Bora-Argon 18). Il vantaggio dei sette battistrada sul gruppo è di 2 minuti e 12 secondi, quando siamo arrivati al chilometro 35. Il gruppo è trainato dagli uomini Sky con il campione in carica del Tour de France, Chris Froome, e la maglia rossa, Michal Kwiatkowski, a dettare il ritmo.
E’ ufficialmente iniziata la terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Si parte forte con tanti corridori che provano ad allungare. I primi scatti vengono vanificati sul punto di nascita dal gruppo. Intanto Andrew Talansky della Cannondale è costretto a fermarsi per un problema meccanico. La prima fuga degna di nota si concretizza al chilometro 15. Autori del primo tentativo riuscito sono Geniez (FDJ), Smukulis (Astana), Pellaud (AG2R La Mondiale), Arroyo (Caja Rural), Cousin (Cofidis), Serry (Etixx-Quickstep) e Selig (Bora-Argon 18). Il vantaggio dei sette in questo momento è superiore al minuto. Rispetto a ieri la frazione odierna risulta essere più impegnativa anche se i primi 100 chilometri presentano tratti pianeggianti. La situazione si farà interessante dal chilometro 109 in poi dove i corridori affronteranno subito due asperità: l’Alto de Lestalo e l’Alto das Paxareiras, Gpm di terza e seconda categoria. Qui si attende una prima scematura in vista della salita finale: il Quilmas al Mirador de Izaro. Seppur breve (meno di 2 chilometri), presenta pendenze da capogiro, superiori in certi tratti al 21%.
E’ ufficialmente iniziata la terza tappa della Vuelta a la Espana 2016. Rispetto a ieri la frazione odierna risulta essere più impegnativa anche se i primi 100 chilometri presentano tratti pianeggianti. La situazione si farà interessante dal chilometro 109 in poi dove i corridori affronteranno subito due asperità: l’Alto de Lestalo e l’Alto das Paxareiras, Gpm di terza e seconda categoria. Qui si attende una prima scematura in vista della salita finale: il Quilmas al Mirador de Izaro. Seppur breve (meno di 2 chilometri), presenta pendenze da capogiro, superiori in certi tratti al 21%. Nella giornata di ieri la tappa è stata vinta da Gianni Meersman (Etixx Quickstep) mentre la maglia rossa è passata dalle spalle di Peter Kennaugh (Sky) a quelle del compagno di squadra, Michal Kwiatkowski. Maglia verde indossata da Meersman, maglia a pois blu da Nauleau (Direct Energie), così come quella bianca della classifica della combinata.
Tra poco si parte con la terza tappa dela Vuelta a la Espana 2016. Tutto pronto a Marìn, cittadina galiziana sulle coste atlantiche della Spagna. I corridori quest’oggi affronteranno 176,4 chilometri chiudendo in cima al Mirador de Irazo nei pressi di Dumbria Mirador de Ezaro. Rispetto a ieri la frazione odierna risulta essere più impegnativa anche se i primi 100 chilometri presentano tratti pianeggianti. La situazione si farà interessante dal chilometro 109 in poi. Subito due asperità: l’Alto de Lestalo e l’Alto das Paxareiras, entrambi Gpm di terza e seconda categoria. Qui si attende una prima scematura in vista della salita finale: il Quilmas al Mirador de Izaro. Seppur breve (meno di 2 chilometri), essa presenta pendenze da capogiro, superiori in certi tratti al 21%. Nella giornata di ieri la tappa è stata vinta da Gianni Meersman (Etixx Quickstep) mentre la maglia rossa è passata dalla spalle di Peter Kennaugh (Sky) a quelle del compagno di squadra, Michal Kwiatkowski.
Tra circa un’ora avrà inizio la terza tappa dela Vuelta 2016. Partenza da Marìn, cittadina sulle coste atlantiche della Galizia, arriva previsto a Dumbria Mirador de Ezaro per un totale di 176,4 chiometri. Rispetto a ieri la frazione odierna risulta essere più impegnativa. I primi 100 chilometri sono piuttosto facili mentre negli ultimi 70 arrivano le tre asperità di giornata. Si parte con l’Alto de Lestalo e l’Alto das Paxareiras, Gpm di terza e seconda categoria. Qui si attende una prima scematura in vista della salita finale: il Quilmas al Mirador de Izaro. Seppur breve (meno di 2 chilometri), essa presenta pendenze da capogiro, superiori in certi tratti al 21%. Nella giornata di ieri tappa vinta da Gianni Meersman (Etixx Quickstep) mentre la maglia rossa è passata dalla spalle di Peter Kennaugh (Sky) a quelle del compagno di squadra, Michal Kwiatkowski. Alla fine di questa terza tappa si avrà la terza nuova maglia rossa?
Tra circa un’ora avrà inizio la terza tappa dela Vuelta 2016. Sono in corso gli ultimi preparativi nei pressi del via posto nella cittadina di Marìn, sulle coste atlantiche della Galizia. La tappa odierna è di facile gestione nei primi 100 chilometri. Dopo di che, a 50 km dal traguardo, la corsa si animerà con due GPM in rapida successione: l’Alto de Lestalo e l’Alto das Paxareiras. Se impostate a buon ritmo queste due salite potrebbero creare una non indifferente selezione filtrando il gruppo in vista della salita finale. Infine ecco l’ascesa da Quilmas al Mirador de Izaro. Piuttosto breve (meno di 2 chilometri), essa presenta pendenze da capogiro, superiori in certi tratti al 21%. Maglia rossa indossata da ieri da Michal Kwiatkowski. Il polacco del team Sky l’ha soffiata al compagno di squadra Peter Kennaugh. Vedremo se nella giornata di oggi la maglia rossa sarà indossata ancora da un altro corridore.
In attesa della partenza della terza tappa della Vuelta 2016, che proporrà l’impegnativo arrivo sul “muro” di Mirador de Ezaro, bisogna fare un passo indietro alle cadute e ai rischi vissuti negli ultimi chilometri di ieri. Per fortuna nessuno si è fatto troppo male e non hanno avuto danni i protagonisti più attesi in ottica classifica, ma l’allarme è scattato a causa del tracciato troppo tortuoso ma anche alla disorganizzazione dovuta al fatto che – non essendoci grandi velocisti in gara in questa Vuelta – le squadre non sono particolarmente pronte ad affrontare gli sprint nel modo giusto. Nel giorno in cui anche nella Classica di Amburgo è successo di tutto e il vincitore Nacer Bouhanni è stato declassato (successo a Gianni Meersman), la vicenda ha avuto ancora più effetto. Oggi però ci penserà il muro di Mirador de Ezaro a fare la selezione…
La Vuelta 2016 propone oggi, lunedì 22 agosto, la terza tappa dell’edizione numero 71 del Giro di Spagna di ciclismo. L’appuntamento è con la Marin-Dumbria di 176,4 km, che proporrà il primo arrivo in salita di questa Vuelta, in cima al breve ma durissimo strappo di Mirador de Ezaro. Sarà dunque una giornata molto interessante per quanto riguarda la classifica; non ci potranno essere grandi distacchi, ma di certo qualcosa succederà e – anche grazie agli abbuoni – la battaglia per indossare la maglia rossa potrà riservarci emozioni.
Siamo ancora una volta in Galizia: grande protagonista della prima parte della Vuelta 2016 è proprio la regione più nord-occidentale della Spagna. Adesso è giunto il momento di esaminare più nel dettaglio il percorso di questa tappa. La partenza avrà luogo da Marin alle ore 13.20. Il tracciato sarà sostanzialmente pianeggiante per i primi 100 km, nei quali ci sarà soltanto qualche leggero saliscendi. Il primo momento davvero significativo sarà il primo Gpm di giornata, l’Alto Lestaio (collocato al km 118 della tappa), una slaita comunque di terza categoria, che non causerà dunque grande selezione. Più avanti ci sarà da affrontare l’Alto Das Paxareiras, salita di poco più difficile e gratificata del titolo di Gpm di seconda categoria. A dire il vero le pendenze saranno simili, poco oltre il 5%, ma lo scollinamento sarà al km 155,4, cioè esattamente a 21 km dall’arrivo, posizione decisamente più interessante. Subito dopo la discesa ci sarà lo sprint intermedio che sarà collocato a Caldebarcos al km 166, ma di certo la tappa si deciderà sulla salita finale. Si tratta dell’ascesa del Mirador de Ezaro, posto nel territorio della cittadina galiziana di Dumbria: basta leggere i dati tecnici della salita (Gpm di terza categoria) per capirne la difficoltà. Saranno solo 1,8 km, ma con pendenza media del : un vero e proprio muro, viene spontaneo il paragone con il Muro di Huy che caratterizza la Freccia Vallone e non è un caso che nel 2012 sul Mirador de Ezaro vinse un certo Joaquim Rodriguez, che con le classiche delle Ardenne aveva un grande feeling. Tappa che di conseguenza piacerà ad un altro grande di Spagna come Alejandro Valverde.
La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium. In diretta streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda questa terza tappa Marin-Dumbria/Mirador de Ezaro, il collegamento sarà dalle ore 14.45 per seguire tutte le fasi salienti della frazione, e al termine della tappa (il cui arrivo è previsto indicativamente fra le ore 17.30 e le 17.50) ci sarà la rubrica Vuelta Extra per approfondimenti e commenti. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta.