Il terzo dei consigli sudamericani per il Fantacalcio riguarda la’ttacco. Il suo acquisto è stato ufficializzato in giornata, con una nota sul sito web dellInter: Gabriel Barbosa Almeida, al per tutti Gabigol, calcherà da questanno i campi della Serie A italiana. Un compiaccio per lInter che si è assicurata uno dei talenti più reclamizzati del pianeta, ma anche per tutti i fantallenatori che potranno da oggi scommettere sul talento venuto dal Brasile. Gabigol sarà uno dei tanti oppure risulterà davvero il craque che si preannuncia? In questo caso, il consiglio in termini di Fantacalcio è uno solo: provare per credere. Come sempre sarà il campo a definire la reale portata tecnica delloperazione-Gabigol: a scatola chiusa, ovvero senza averlo visto giocare se non su YouTube o alle Olimpiadi, il ventenne verdeoro vale però un rischio. Già si parla della sua possibile collocazione nello scacchiere dellInter: Gabigol potrebbe giocare come trequartista centrale nel modulo 4-2-3-1, di modo da potersi sganciare in avanti ed agire da seconda punta in appoggio ad Icardi. Oppure si può ipotizzare per lui il ruolo di punta esterna nel 4-3-3, lassetto finora sperimentato da Frank De Boer. Il nuovo arrivato non dovrebbe tirare i rigori, che rimangono appannaggio di Icardi, né avrà limmediata garanzia di un posto da titolare. Ma vale la pena scommetterci, magari senza svenarsi.
Proseguiamo la rubrica dei consigli per il Fantacalcio 2016-2017 con il secondo sudamericano di giornata. DallArgentina di Lucas Orban ci spostiamo in Uruguay per parlare di un centrocampista: Sebastian Cristoforo, nato a Montevideo nel 1993 ed acquistato dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto. Cristoforo giocava nel Siviglia e questa è la prima garanzia: nonostante la giovane età, il ragazzo si è abituato nelle ultime tre stagioni ad un contesto ambizioso ed anche vincente, viste le 3 Europa League di fila messe in bacheca dagli andalusi. La prima controindicazione riguarda il fisico, e in particolare un ginocchio sinistro operato due volte tra 2014 e 2015, che lo ha tenuto fuori per unintera stagione. Lanno scorso però Cristoforo è tornato a pieno regime e ha totalizzato 33 presenze tra la Liga spagnola e le coppe. Tecnicamente il ventitreenne uruguaiano si presenta come un volante, come si dice in Sudamerica, ovvero un regista di centrocampo di buona tecnica e visione di gioco. Non un goleador in ogni caso, considerando che dagli esordi in patria (nel Penarol) fino ad oggi ha firmato solamente una rete. Se Paulo Sousa gli darà fiducia però, Cristoforo potrebbe diventare una fonte di buoni voti e qualche assist per i fantallenatori che lo sceglieranno. Da verificare la sua posizione nelle gerarchie del centrocampo viola, affollato anche dai vari Vecino, Carlos Sanchez e Badelj. Proprio il connazionale Matias Vecino potrebbe aiutare Cristoforo nellambientamento: starà poi a Sousa e quindi a tutti voi decidere se puntare su questo giovanotto di belle speranze.
Tra i consigli per il Fantacalcio 2016-2017 si devono considerare anche i giocatori in arrivo dagli ultimi giorni di calciomercato. In particolare lultima settimana ha registrato anche alcuni affari sudamericani, ne segnaliamo uno per reparto. A cominciare da Lucas Orban, difensore argentino e mancino non ancora ufficializzato dal Genoa ma in arrivo in Liguria. Potrebbe, e il condizionale è come sempre dobbligo, trattarsi del nuovo Ansaldi: come il neo acquisto dellInter, Orban è cresciuto come terzino ma può adattarsi anche come centrale di sinistra in una retroguardia a tre, quella ad esempio di mister Ivan Juric al Genoa. Nel 2011 è passato dal River Plate al Tigre, squadra in cui si è messo evidenza tanto da meritarsi la chiamata dellEuropa: nellestate 2013 Orban si è trasferito in Francia, al Bordeaux, per circa 3 milioni e mezzo di euro. Bene o male la stessa cifra spesa dal Valencia un anno dopo per portare largentino in Spagna; al Mestalla Orban ha totalizzato 26 presenze e una rete nella prima stagione, nella seconda (lultima) ha giocato meno terminando lannata in prestito al Levante. Ora loccasione Genoa, a 27 anni quindi nel pieno della parabola agonistica: in una squadra lanciata come quella rossoblù Orban potrebbe ritagliarsi un ruolo importante, anche se i nuovi sudamericani rappresentano sempre dei rischi. In ogni caso i presupposti per una scommessa ci sono, anche nelle aste con gli amici perché il neo genoano potrebbe non essere tra i difensori più gettonati. Inoltre, Orban non sarebbe né il primo né probabilmente lultimo dei giocatori riabilitati dal Genoa.
I consigli del Fantacalcio 2016/2017 non si fermano e tornano anche in questo martedì 30 agosto per analizzare l’andamento delle prime due giornate di Serie A ora che davanti a noi si prospetta l’arrivo della sosta (maledetta!) delle Nazionali. Ogni fantallenatore navigato sa bene quanto sia importante osservare i propri giocatori, magari per cercare di captarne stato di forma fisico e mentale. Sono questi i dettagli che fanno la differenza: allora ecco il nostro borsino, per sapere chi sale e chi scende. Chi è in forma e chi no, chi schierare nelle terza giornata di campionato e chi lasciare in panchina dopo la sosta.
Nel parlare dei giocatori più in forma del campionato nei nostri consigli per il Fantacalcio 2016/2017 non possiamo non cominciare da Andrea Belotti. L’attaccante del Torino, con 4 gol in due partite (di cui 3 soltanto nella sfida contro il Bologna) è attualmente il capocannoniere del torneo e il suo bottino sarebbe potuto essere ancora più ricco se non si fosse lasciato ipnotizzare da Donnarumma e Mirante facendosi parare due calci di rigore. Ma oltre ai numeri delle marcature, è lo status raggiunto da Belotti a destare meraviglia. Il 22enne è già un bomber di razza fatto e finito, segna di destro, di sinistro, di testa e in acrobazia: l’importante è buttarla dentro. Non ha neanche grilli per la testa il giovane Belotti, soltanto una cresta da “gallo”, da mettere in mostra ad ogni esultanza. Dall’idolo di bambino, il milanista Andrij Shevchenko, Belotti ha ereditato fiuto del gol e voglia di migliorarsi quotidianamente. La conferma la si è avuta dopo la gara col Bologna, quando a La Gazzetta dello Sport, con grande umiltà, ha ammesso che i portieri hanno capito il suo modo di calciare i rigori, perciò non gli resta che modificare la sua tecnica di tiro. Lo attende un futuro radioso, ma è già il presente, in Nazionale e a Torino, ad entusiasmare tutti i fantallenatori che hanno puntato su di lui. Chi durante l’asta ha storto il naso alla lettera “B” di Belotti, si sta già mangiando le mani, perché ormai è quasi una certezza: il gallo è ufficialmente l’anti-Higuain. Peccato che a Torino esista anche il rovescio della medaglia, che ha il volto di Adem Ljajic. Non bastava l’infortunio al ginocchio che lo aveva costretto a lasciare il terreno di gioco nella prima di campionato contro il Milan. Nella seconda contro il Bologna a metterlo fuori causa è stato un infortunio muscolare alla coscia. Quando ha dovuto lasciare il campo Ljajic ha allargato le braccia e sul suo viso è comparsa qualche lacrima, a conferma che il serbo non ha più la forza di combattere contro una sfortuna che non vuole saperne di dargli un po’ di tregua. La buona notizia è che Ljajic avrà due settimane, quella della sosta per le Nazionali, per tentare di ripresentarsi fin dalla terza di campionato in campo, pronto a sorridere e a scacciare le lacrime. C’è tempo per farlo, per smentire e per confermare le sensazioni di inizio stagione, per dare modo a Torino di godersi i suoi due gioielli, nonostante il nostro borsino dica che oggi è Belotti che sale e Ljajic scende.
-Nei nostri consigli per il Fantacalcio 2016/2017 non abbiamo molte cose positive da dire rispetto all’Inter. Lo ammettiamo: alla pubblicazione dei calendari di Serie A, con i nerazzurri impegnati nelle prime due giornate in trasferta a Verona contro il Chievo e in casa con il Palermo, pensavamo che i ragazzi di De Boer avrebbero fatto bottino pieno. Troppo poco un pareggio in due giornate, come non può bastare una sola rete in 180′ considerando il patrimonio offensivo di cui dispone il tecnico olandese. Di chi è la colpa dunque? Movimenti non ancora collaudati in avanti, ma anche giocatori che non rendono come dovrebbero. Tutti tranne uno: Mauro Icardi. L’argentino si conferma l’uomo in più di questa Inter. Ogni palla toccata si trasforma sempre in un tiro in porta, e spesso in un gol. La scelta della società nerazzurra di non cedere alle lusinghe del Napoli che aveva visto in Icardi l’erede di Higuain si rivelerà azzeccata, e già ne stiamo avendo alcuni assaggi. Sta a De Boer, adesso, fare in modo che Mauro esploda: per farlo deve garantirgli una manovra più fluida e tanti palloni giocabili. A metterli in rete ci penserà Icardi, uno che con il gol ha da sempre un rapporto speciale. Chi invece il feeling con il gol sembra averlo perso definitivamente è Eder. Acquistato lo scorso gennaio su espressa richiesta di Mancini, in 15 partite l’ex Sampdoria ha messo a segno una sola rete. Non che manchino l’impegno e l’attaccamento alla maglia: Eder per approdare all’Inter ha rinunciato al passaggio al Leicester di Ranieri, rinunciando di fatto a far parte degli eroi che hanno portato a casa una storica Premier League. Soltanto con indosso la maglia dell’Italia e con Conte a dargli indicazioni dalla panchina, Eder si è espresso al massimo delle sue potenzialità. E i tifosi dell’Inter dinanzi alle prestazioni sfavillanti dell’italo-brasiliano ad Euro 2016 già non vedevano l’ora di riabbracciarlo e di gustarselo in nerazzurro. I dribbling e le accelerazioni di Eder però, sembrano svanite nel nulla; quasi come se Eder riuscisse ad accendersi soltanto con l’Italia. De Boer non lo aspetterà ancora a lungo: ma Eder ha una grande chance. Adesso c’è la sosta, potrà tornare a giocare con la maglia della Nazionale, sperando che l’azzurro gli restituisca la magia assaporata in estate. Per questi motivi oggi c’è un argentino che sale e un italo-brasiliano che scende, ma il borsino può cambiare in fretta e per quanto riguarda Eder i tifosi dell’Inter stiano sereni: non dovranno aspettare il prossimo Fantamondiale per gioire di un suo gol! (Dario D’Angelo)