Vista limportanza del match tra Juventus e Inter, derby dItalia che si è svolto ieri sera in casa bianconera, sia in ottica campionato che a livello storico non sorprende che siano stati i due tecnici a finire sotto la lente di ingrandimento. Le prestazioni di Pioli e Allegri sono state infatti attentamente valutate anche nelle nostre pagelle e i voti dati hanno complessivamente premiato i due allenatori, valutati in maniera positiva. Lallenatore della Juventus Massimiliano allegri ha infatti meritato nelle nostre pagelle un bel 7: merito del nuovo modulo ultra offensivo, che sta dando non poche soddisfazioni anche nel match più complicati, vista la grande qualità e versatilità dellattacco bianconero. Per quanto riguarda il voto di Stefano Pioli allenatore dellInter le nostre pagelle parlano di un buon 6: il lavoro mentale e atletico che il nuovo tecnico sta continuando sulla rosa nerazzurra sta portando frutti e soddisfazioni davvero fuori dalle aspettative di inizio stagione.
La partita tra Juventus e Inter, attesissimo derby dItalia, tenutosi ieri sera nella 23^ giornata di Serie A, ha riscosso un generale apprezzamento, come si vede dando una scorsa ai nostri voti delle pagelle assegnate la termine dellincontro. La valutazioni sono infatti nella norma vicine o superiori alla sufficienza, con ben pochi giocatori la cui prestazione è stata considerata negativamente: ma chi sono stati i flop del match? tra le file bianconere le nostre pagelle ci riportano nessun nome al di sotto del 6mentre per lInter di Pioli si notano qualche 5.5 di troppo. Sono stati considerati al di sotto della sufficienza la prestazione di Kondogbia, Candreva, Perisic e Icardi, colpevoli di non essere stati abbastanza incisivi in fase di attacco, perdendo occasioni importanti e non trovando spazio sufficiente nella difesa avversaria, deludendo così le grandi aspettative che tifosi e panchina avevano su di loro.
Il derby dItalia 2017 tra Juventus e Inter ha premiato la formazione di Allegro, uscita vincitrice per 1 a 0 nella 23^ giornata di Serie A: ma quali giocatori sono stati invece premiati dai voti delle nostre pagelle?. Va precisato che i voti in generale sono stati abbastanza alti per entrambe le formazioni, segno di un incontro di grande qualità e spettacolo, anche se anche qui sono stati i bianconeri ha raccogliere maggiori consensi. Tra i top, ovvero i giocatori che hanno ricevuto un voto in pagella superiore alla sufficienza segnaliamo nella Juventus Chiellini (voto 7), insuperabile in difesa, oltre che Cuadrado che ha meritato un 7.5 anche per il bellissimo gol segnato al 44 del primo tempo, sbloccando e decidendo di fatto la partita: a fargli compagnia anche Mandzukic (voto 7),la cui presenza in campo è ormai sinonimo di qualità. Tra le file dellInter i voti delle pagelle del match si abbassano appena, ma tra i migliori ricordiamo Handanovic (voto 7),che è riuscito a salvare lo specchio nerazzurro in diverse occasioni con grande perizia, oltre a Gagliardini, che si merita un 6.5 visto quanto creato a centrocampo, che fa già sognare i tifosi, felici del suo acquisto in questa finestra di mercato.
Juventus-Inter è finita e noi, puntuali come sempre, proponiamo le pagelle del match: analizziamo dunque i voti di tutti i protagonisti che sono scesi in campo allo Stadium per il derby dItalia, valido per la ventitreesima giornata del campionato di Serie A. Juventus e Inter non deludono le aspettative della vigilia e danno vita a una gran bella partita, la spuntano i bianconeri che ottengono la 28^ vittoria consecutiva interna battendo di misura per 1 a 0 i nerazzurri che comunque possono uscire dal campo a testa alta dopo aver fatto soffrire gli uomini di Allegri. Sin dai primi minuti del primo tempo le due squadre se la giocano a viso aperto allungandosi parecchio lungo il terreno di gioco, Dybala sale subito sugli scudi stampando il pallone sulla traversa e facendosi negare il gol da Handanovic. Dimostra di essere in partita anche l’undici di Pioli con Joao Mario che sfiora il palo alla destra di Buffon, il portiere bianconero si rivelerà decisivo sul colpo di testa di Perisic mentre Mandzukic e Icardi non riescono a inquadrare la porta. Prima dell’intervallo la Juve torna in avanti, Pjanic su calcio di punizione costringe Handanovic a deviare il pallone sulla traversa, poi però il portiere slovacco deve arrendersi alla conclusione micidiale di Cuadrado che da fuori area gonfia la rete con un tiro potentissimo e angolato. Nella ripresa la Juve pensa a gestire il risultato e a chiudere la pratica prima del novantesimo, anche se Handanovic fa il suo dovere prima con Pjanic e poi con Higuain e Mandzukic. Inutili i cambi di Pioli che non cambieranno l’inerzia del match, nel recupero Perisic si fa cacciare via dal campo dopo essersi fatto sfuggire qualche parola di troppo indirizzata a Rizzoli che sente tutto e gli mostra il rosso diretto. La spuntano i bianconeri che in classifica allungano a 54 punti, si ferma a sette la striscia di vittorie consecutive per l’Inter autore comunque di una prova sufficiente.
Bella gara caratterizzata da ritmi altissimi sin dal fischio d’inizio, primo tempo più spettacolare, nel secondo tempo alla fine hanno prevalso la tensione e il nervosismo, che raggiungono il loro apice con l’espulsione di Perisic. Entrambe le squadre non hanno rinunciato a giocare dando vita a parecchie azioni offensive. I bianconeri si prendono la rivincita dopo aver perso all’andata contro i nerazzurri. Nel primo tempo la formazione bianconera va vicina al gol per due volte con Dybala ma solamente prima dell’intervallo i padroni di casa gonfiano la rete con l’invenzione di Cuadrado. Nella ripresa non arriva il 2 a 0 e gli uomini di Allegri devono stringere i denti fino al triplice fischio di Allegri, ma ormai hanno imparato fin troppo bene a soffrire. I nerazzurri non vanno oltre le sette vittorie consecutive, interrompendo la striscia di risultati positivi, ma in più di un frangente gli uomini di Pioli hanno messo in difficoltà i bianconeri e sono rimasti in partita fino all’ultimo. Stasera non c’è stato il salto di qualità definitivo ma le prospettive rimangono comunque incoraggianti. Dirigere una partita come Juventus-Inter non è mai facile per nessuno con tutti gli occhi del mondo puntati addosso, fa del suo meglio per non influenzare l’andamento del match anche se nel finale la situazione rischia di sfuggirgli di mano quando il nervosismo prende il sopravvento, espellendo Perisic che lo ha apostrofato in maniera poco carina. Merita un approfondimento il contatto in area tra Mandzukic e Icardi, chiamata difficile in ogni caso, un rigore che si poteva dare e non dare.
Dopo i primi quarantacinque minuti di gioco è arrivato il momento di dare i primi voti relativi al big match Juventus-Inter. Sotto gli occhi di Conte e Ventura, gli ultimi due ct della nazionale italiana, Juventus e Inter danno vita a un gran bel primo tempo che si è chiuso sul punteggio di 1 a 0 in favore della formazione di Allegri. A inizio gara sale sugli scudi Dybala (6,5) che sfiora il gol in almeno un paio di occasioni, prima facendosi chiudere lo specchio della porta da Handanovic (6,5) e poi stampando il pallone sulla traversa. Gli uomini di Pioli col passare dei minuti prendono coraggio e alzano il baricentro, per nulla intimoriti di giocare allo Juventus Stadium i nerazzurri sfiorano il palo con Joao Mario (6) e poi con Perisic (6) costringono Buffon (7) a una parata impegnativa). I capovolgimenti di fronte non mancano con Mandzukic (6) e Icardi (6) che non trovano la porta, prima dell’intervallo Pjanic (6,5) da calcio di punizione testa nuovamente i riflessi di Handanovic che poi deve arrendersi alla bellissima conclusione vincente di Cuadrado (7,5) che non lascia scampo all’estremo difensore nerazzurro. Pur soffrendo in qualche frangente i bianconeri dimostrano di aver approcciato il big match nella maniera giusta e proprio allo scadere del primo tempo sbloccano la contesa. A pochi istanti dall’intervallo il colombiano si inventa un jolly che lascia tutti senza fiato, gol bellissimo. Raramente lo si è visto nel vivo del gioco. Nonostante abbia chiuso il primo tempo in svantaggio gli uomini di Pioli accettano la sfida giocandosela a viso aperto, sfiorando il gol in un paio di occasioni. Oltre a essere andato vicino al gol non sbaglia mai nulla facendo sempre la cosa giusta al momento giusto, muovendosi benissimo anche senza palla. Stasera il numero 87 è più nervoso del solito, facendosi subito ammonire per un fallo tattico su Dybala e poi rischiando il secondo giallo per fermare nuovamente il numero 21 bianconero.(Stefano Belli)
Protegge la porta bianconera con l’ottima respinta sul colpo di testa di Perisic, trovando comunque il modo di rendersi protagonista anche se non viene costretto a fare tanti interventi grazie alla difesa granitica che concede pochissimo a Icardi e compagni.
Ingaggia un duello in velocità con Brozovic sulla fascia destra che termina in parità, qualche pallone di troppo smarrito e una condizione fisica che non lo supporta al meglio. ( Un recupero importante per Allegri, soprattutto in chiave Champions League)
Nel primo tempo prova ad affacciarsi in avanti ma la linea difensiva dell’Inter lo lascia spesso in offside e dunque desiste concentrandosi solamente a curare la fase difensiva, cosa che gli riesce decisamente bene.
Il suo compito è quello di non far vedere il pallone a Icardi che in effetti stasera non combina granché. Rischia di far male a Gagliardini entrando su di lui in maniera scomposta, per il resto da applausi le chiusure su Perisic e Murillo.
Bravo ad anticipare Joao Mario impedendogli di trovare la porta, molto attivo sulle fasce in fase offensiva, nell’ultimo terzo di gara si procura diverse punizione facendo guadagnare tempo alla squadra.
Poco appariscente nel primo tempo quando tocca pochi palloni, nella ripresa cerca la porta col sinistro che viene deviato in corner, nel finale prova a crossare per Higuain che viene fermato da Handanovic.
Direttamente da calcio di punizione spaventa Handanovic col pallone che viene deviato sulla traversa dal portiere nerazzurro. A inizio ripresa si rinnova il duello tra i due con il bosniaco che si fa nuovamente negare il gol dall’estremo difensore slovacco.
Sblocca il big match con un grandissimo gol da fuori area a pochi istanti dall’intervallo, il colombiano alla fine si rivelerà decisivo regalando tre punti d’oro ai bianconeri. ( Quando c’è bisogno di difendere il risultato viene chiamato in causa da Allegri che lo getta nella mischia, il numero 8 bianconero si disimpegna sempre egregiamente)
Al 3′ cerca il gol con una semi-rovesciata chiamando la risposta di Handanovic, poco dopo stampa il pallone sulla traversa. Le polemiche con Allegri sono morte e sepolte, quando lo sostituisce va subito ad abbracciare il tecnico che ricambia il gesto. ( Nel finale va a rinforzare la difesa bianconera per rintuzzare l’assalto finale dei nerazzurri)
Si fa rubare qualche pallone di troppo dagli avversari, ma ormai è diventato superfluo ribadire come il croato lotti come un leone per tutti i novanta minuti, nel finale va vicino al gol ma sulla sua strada trova Handanovic.
Nell’ultimo terzo di gara potrebbe siglare il gol del 2 a 0 che chiuderebbe i conti ma Handanovic gli sbarra la porta. Avrebbe voluto essere il grande protagonista e invece recita quasi un ruolo da comprimario.
Per il tecnico bianconero era importantissimo vincere questa gara e lo fa riproponendo il 4-2-3-1 con il quale va a segno nel primo tempo. Nella ripresa, a conferma della grande duttilità della squadra, il mister arriverà poi fino al 5-3-2 per mettere in cassaforte il risultato.
Timbra subito il cartellino respingendo il tiro di Dybala che in semi-rovesciata aveva cercato il gol, poi devia sulla traversa la punizione di Pjanic prima di arrendersi al missile di Cuadrado. Nella ripresa salva ancora su Pjanic e poi su Mandzukic e Higuain, tenendo a galla l’Inter fino al novantesimo.
Si preoccupa prevalentemente di interrompere le iniziative dei bianconeri, inconcludente in fase offensiva quando si rende pericoloso solamente nel finale con un sinistro a giro che termina sopra la traversa.
Assieme a Miranda si occupa di contenere e neutralizzare un certo Gonzalo Higuain, il difensore cileno cerca di fare del suo meglio per non far trovare il gol all’argentino.
Molto efficace in chiusura su Higuain, arriva quasi sempre sul pallone prima degli avversari, rivelandosi un osso duro per gli attaccanti di Allegri.
Non riesce a incidere come vorrebbe sulla fascia sinistra, anche se non manca di offrire spunti durante le azioni d’attacco.
Al 19′ sugli sviluppi di un corner calcia di prima intenzione alzando il pallone sopra la traversa, altra prestazione solida da parte del numero 5 nerazzurro che dimostra di essere un prospetto interessantissimo per il futuro, e anche per il presente.
Si propone con diversi cross e lanci lunghi per i compagni che giocano in posizione più avanzata rispetto a lui, spesso chiude i giocatori della Juve in fallo laterale. A inizio ripresa è il primo che viene sacrificato da Pioli e non la prende proprio benissimo. ( Ci si aspettava qualcosa in più da lui, considerando che finora la cura Pioli lo aveva letteralmente rigenerato dopo la parentesi negativa con De Boer)
Al 7′ spende il giallo per fermare Dybala che stava ripartendo in contropiede, si fa ammonire subito a testimonianza che stasera il numero 87 è fin troppo nervoso e non conclude quasi niente di buono. ( Peccato che al 68′ Icardi decida di fare tutto da solo e andare direttamente in porta e non si accorga di lui che era libero di concludere a rete)
Al 22′ il portoghese sfiora il palo con un destro rasoterra che esce davvero di pochissimo, decisamente più pimpante nel primo tempo mentre cala vistosamente nella ripresa ()
Meno incisivo del solito rispetto alle ultime uscite, la pressione gli gioca un brutto scherzo impedendogli di esprimersi agli standard che ci aveva abituato, nonostante sia l’unico a impegnare seriamente Buffon. Inoltre nel finale perde la testa e inveendo su Rizzoli rimedia un rosso assolutamente evitabile.
Solamente un’occasione per lui nel primo tempo quando dentro l’area piccola angola troppo il pallone che sfila sul fondo, per il resto è sicuramente uno degli assenti ingiustificati della serata, raramente nel vivo del gioco. A tempo scaduto si scaglia su Rizzoli reo di non aver fatto concludere un’azione dei nerazzurri alla fine del recupero.
Come aveva promesso, il tecnico nerazzurro è venuto allo Juventus Stadium per giocarsela alla pari e sebbene non siano riusciti a segnare ai bianconeri, i suoi giocatori si sono comunque comportati dignitosamente in mezzo al campo, perdendo di misura e rimanendo in partita dal primo all’ultimo minuto, confermando i progressi compiuti in quest’ultimo periodo.
(Stefano Belli)