Walter Sabatini è tornato. Il dirigente 63enne della Sampdoria aveva lasciato il club blucerchiato e il mondo del calcio col fiato sospeso a settembre, quando è stato ricoverato improvvisamente in ospedale per l’ennesima crisi respiratoria. Nei primi tre giorni è rimasto addirittura in terapia intensiva: respirava solo con l’ausilio delle macchine. La famiglia, gli amici e i tanti collaboratori di ieri e oggi temevano il peggio. Il calvario è durato oltre un mese nel quale Walter Sabatini, come riportato dal Secolo XIX, non ha mai smesso di lottare, sicuro di poter tornare al suo posto. A fine ottobre è stato trasferito a casa, dove ha proseguito la riabilitazione. Ha dovuto interrompere il rapporto con le inseparabili sigarette, ha messo su diversi chili e ora è tornato a lavorare con la stessa verve e simpatia, ma con molto più fiato e meno tosse, oltre che più capacità motoria. Il peggio dunque è passato per l’ex dirigente di Inter e Roma.
WALTER SABATINI È TORNATO: “IL PEGGIO È PASSATO”
«Hanno vinto i medici, per ora con il fumo ho sospeso i rapporti, vediamo…». Così Walter Sabatini parla dopo il suo ritorno al lavoro. Il dirigente della Sampdoria scherza ma, se vorrà davvero mantenere buone le sue condizioni di salute dopo i problemi respiratori avuti nei mesi scorsi, dovrà davvero smettere di fumare e lasciarsi alle spalle le sigarette. Ieri per la prima volta, come riportato dal Secolo XIX, ha lasciato la casa di Roma ed è tornato a Genova dove resterà tutta la settimana per seguire la squadra sabato sera contro il Milan. Già ieri ha partecipato al primo vertice di mercato al Mugnaini di Bogliasco, dove c’erano mister Giampaolo e la squadra, ma anche il direttore sportivo Carlo Osti e il vicepresidente Antonio Romei. «Sto bene, il peggio è passato. Non posso esprimermi in via definitiva ma mi sento bene e sono contento di essere qui», ha detto dall’hotel genovese dove sta alloggiando in questi giorni. «Sono stati mesi pesanti sia in ospedale che a casa e di sicuro mi mancava il lavoro sul campo».