Ventisei anni fa Verona e Torino lottavano per lo scudetto. Finì con i gialloblù campioni, e i granata secondi. Oggi, nella 9 giornata di serie B, il Torino si prende una mini rivincita, sbancando 3 a 1 un insidioso Bentegodi con una prova di forza che non si vedeva dalle parti della Mole da qualche anno, e che permette ai tifosi granata di sognare in grande, o almeno di tener testa agli odiati cugini bianconeri. Effettivamente è un’euforia giustificabile, perché i ragazzi di Ventura dimostrano una gran compattezza e un’efficace concretezza, che stanno aumentando a vista d’occhio giornata dopo giornata. Il capitano Bianchi, giocatore di un’altra categoria, è la punta di un iceberg solido, che dopo nove giornate prova già una minifuga. Dal canto suo il Verona può solo stare a guardare, visto che anche l’orgoglio di riaprire il match nel finale del primo tempo si impatta e si frantuma contro la corazzata granata.
Partita che si apre a rilento, con le squadre che si equivalgono per una decina di minuti, in cui non succede praticamente nulla. Poi, dopo un quarto d’ora, il Torino prende in mano le redini e subito dopo, al 17’, arriva il primo squillo: Basha cambia gioco per Parisi, che fa due passi e dalla trequarti scocca un cross tagliato, che Bianchi è fenomenale nel girare in rete a fil di palo. Uno a zero, Verona che accusa il colpo e va in black out, Torino galvanizzato. È un monologo granata, che ha alla base un tranquillo possesso palla. La qualità di una squadra si vede anche dai dettagli, e così, al 28’, su una punizione, uno schema effettuato alla perfezione porta Antenucci a tu per tu col portiere, e il tiro a colpo sicuro viene deviato solo da un colpo di reni di Rafael in angolo. È il preludio al gol del raddoppio, che arriva al 36’ con Sgrigna. Iori è geniale nell’inventare dal nulla una verticalizzazione micidiale che mette in porta l’attaccante granata, il quale non si fa pregare e insacca il 2 a 0. Stavolta però il Verona reagisce, e Abbate prima, al 42’, ci prova con un’azione solitaria fermata in angolo, poi, due minuti dopo, s’inventa un gol da cineteca, con un bolide da 30 metri che si insacca sotto il sette. Tifosi in estasi, il Verona ora si esalta, ma il carattere del Toro emerge anche qui, con due occasioni enormi in un minuto, ma Basha e Antenucci sono imprecisi alla conlusione. Il primo tempo si chiude lasciando presagire una ripresa indiavolata.
Invece al rientro dagli spogliatoi, dopo qualche minuto di sterile attacco gialloblù, è ancora il Torino a gestire il gioco, rallentando molto il ritmo e cercando di condurre in porto la vittoria. L’unica occasione, peraltro tramutata in gol, è il tiro di Ebagua, appena entrato, che al 63’ dopo una percussione solitaria, fulmina Rafael e chiude il match. Nel finale i padroni di casa ci provano a più riprese, soprattutto col neoentrato D’Alessandro e lo scatenato Abbate, ma tutti gli attacchi s’infrangono contro il muro della difesa granata, che tra l’altro oggi era priva del suo pilastro Ogbonna, convocato in nazionale. Si chiude così, con la quinta vittoria consecutiva in trasferta per Ventura, che ha ridato entusiasmo ad un ambiente che merita ben più della serie B. E se i suoi ragazzi sapranno tenere lo stesso ruolino di marcia anche all’Olimpico, la promozione sarà solo una formalità.
domenica 09 ottobre 2011
Pt 15′ Bianchi, 35′ Sgrigna (T), 43′ Abbate (V), st 16′ Ebagua (T).
Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo (st 11′ Berrettoni), Tachtsidis, Halfredsson; Jorginho (st 8′ Mancini), Ferrari, Bjelanovic (st 11′ D’Alessandro). A disp.: Nicolas, Cangi, Pugliese, Esposito, D’Alessandro, Berrettoni. All. Mandorlini
Coppola; Darmian, Di Cesare, Pratali, Parisi; Surraco (st 31′ Verdi), Basha, Iori, Antenucci (st 41′ D’Ambrosio); Sgrigna (st 11′ Ebagua), Bianchi. A disp.: Morello, Glik, Vives, Oduamadi. All. Ventura
Ammoniti: Iori, Coppola, Parisi, Pratali (T), Ferrari (V)
Espulsi: /
Arbitro: Massa di Imperia
Sta a guardare per 90 minuti, a parte i dieci a cavallo dei due tempi
Rafael: 5.5: incolpevole sui gol, compie una grande parata su Antenucci nel finale di primo tempo
Abbate: 6.5 (il migliore): soffre tanto Antenucci all’avvio, ma a parte l’eurogol, è il più pericoloso dei suoi per tutta la durata della gara… Ed essendo un terzino, si capisce perché arrivi la sconfitta
Ceccarelli: 5.5: soffre Bianchi, raramente si impone
Maietta: 5.5: non fa meglio del collega, tutti i 3 gol testimoniano la fragilità difensiva
Scaglia: 5: non si nota, peraltro dalla sua parte il Verona soffre tanto
Russo: 5.5: poca sostanza
(st 11′ Berrettoni: 6: sicuramente più pericoloso, nel finale è uno dei pochi a crederci)
Tachtsidis: 5: si fa notare soprattutto per i tanti lanci sbagliati, lui che dovrebbe essere il metronomo
Halfredsson: 6: buona prova, se non altro per la grinta costante
Jorginho: 5: puntavano sui suoi spunti, decide di stare a guardare gli altri
(st 8′ Mancini: 5.5: non dà una grossa mano alla causa)
Ferrari: 6: lotta come un leone, ma è dura là davanti da solo
Bjelanovic: 5: doveva dimostrare che si erano sbagliati a non credere in lui, non fa altro che confermare le scelte della dirigenza granata
(st 11′ D’Alessandro: 6: da quando entra, è l’unico problema dei granata, e tiene i suoi sulle spalle. Ma da solo è troppo dura
All. Mandorlini: 5: azzecca poco, disastrosa la mossa di finire tutti i cambi dopo 10 minuti del primo tempo: per l’assalto finale, i suoi non ne hanno più
è la squadra da battere, finalmente sta tornando degno del grande club che la storia ha consacrato
Coppola: 5.5: inoperoso, un po’ pasticcione sui rinvii, impossibile prendere il tiro di Abbate
Darmian: 6: parte bene, poi si spegne. Comunque un grande inizio di stagione
Di Cesare: 6.5: privo del suo collega, fa un figurone
Pratali: 6.5: non fa rimpiangere Ogbonna. Partita ordinata, con pochissime sbavature
Parisi: 6.5: la sua esperienza si sente, stavolta privilegia la fase difensiva, e la compie egregiamente
Surraco: 6: buona prova di uno dei giocatori più da scoprire di questo Torino
(st 31′ Verdi s.v.)
Basha: 7.5 (il migliore): è una diga quando il Verona attacca, un metronomo quando deve lanciare i suoi
Iori: 6.5: grande intensità e un assist da numero 10
Antenucci: 7: è una spina nel fianco della difesa veneta, dimostra il suo grande momento di forma
(st 41′ D’Ambrosio: s.v.)
Sgrigna: 6: a parte il gol, gli spetta un lavoro di fatica
(st 11′ Ebagua: 6.5: entra e in pochi minuti chiude il match. Uno dei valori aggiunti di questa squadra)
Bianchi: 7: il capitano è sempre il capitano, sblocca una partita con una gran giocata. Nel gruppo si vede il suo carattere
All. Ventura: 7: con pazienza e professionalità, sta rendendo il Torino una schiacciasassi. Grande mossa l’inserimento di Ebagua
(Giovanni Gazzoli)