Molti tatticismi e poco spettacolo al Bentegodi. Chievo e Atalanta si accontentano di uno 0 a 0 che tutto sommato non scontenta nessuno e permette di smuovere la classifica di entrambe le squadre.
Chievo – Atalanta è partita vera; pur bloccata da tatticismi e poco coraggio, la sfida tra clivensi e bergamaschi è infatti combattuta e giocata con il coltello tra i denti. Una contesa disputata quasi totalmente a centrocampo, lì dove né la coppia Cigarini – Carmona, né il terzetto proposto da mister Di Carlo (con Bradley affiancato da Luciano e Vacek) riesce ad avere la meglio sul reparto avversario. Gioca forse un po’ meglio il Chievo, spinto dal fattore campo, ma è una differenza minima che non produce occasioni da rete né brividi dalle parti di Consigli. Ci si trascina così stancamente sino al duplice fischio di un Pinzani comunque chiamato a distribuire diversi cartellini gialli (saranno cinque al termine dell’incontro) per non lasciarsi sfuggire il controllo di un match giocato tutto al limite della regolarità.
Nella ripresa cambia davvero poco. Le due squadre si ripresentano sul terreno di gioco senza variazioni rispetto agli undici titolari e finiscono per regalare lo stesso (brutto) spettacolo del primo tempo. Privata della spinta di Schelotto, l’Atalanta si mostra senza idee e trova l’unica occasione dell’incontro con il solito Denis. Il Tanque raccoglie un calcio d’angolo e in acrobazia indirizza verso la porta, lì dove Sorrentino ricaccia in gola la gioia per quello che sarebbe stato l’undicesimo centro stagionale della punta argentina. A questo punto inizia la girandola delle sostituzioni che non ha però la forza di cambiare l’inerzia della gara, ormai rassegnatasi ad uno spento 0 a 0. L’ultimo ad arrendersi sarà Pellissier che al 24esimo incorna alto un buon traversone. Lo stesso capitano clivense guiderà poi gli ultimi confusionari assalti del gruppo guidato da mister Di Carlo, assalti che fruttano solo diversi calci d’angolo e qualche punizione comunque mal sfruttata dai saltatori gialloblù. Finisce così senza reti una partita che verrà difficilmente ricordata in futuro ma che permette ad entrambe le squadre di aggiungere sostanza a questo buon avvio di campionato.
Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Drame; Luciano, Bradley, Vacek (64’ Hetemaj); Sammarco (82’ Paloschi); Pellissier, Moscardelli (64’ Thereau) All. Di Carlo
Consigli; Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso (Dal 6’ Bellini); Bonaventura (61’ Gabbiadini), Cigarini, Carmona, Padoin; Moralez (70’ Ferreira Pinto); Denis All. Colantuono
Arbitro: Pinzani di Empoli
Ammoniti: 14’ Lucchini (A); 36’ Pellissier (C); 36’ Manfredini (A); 38’ Andreolli (C)
Chievo Verona
Sorrentino 6.5: Nell’unico vero tiro in porta dell’incontro si fa trovare prontissimo scongiurando la beffa.
Frey 6.5: Prova positiva che ben si sposa con il trend generale dell’incontro che vede le difese avere la meglio sui rispettivi attacchi.
Andreolli 6.5: A mali estremi, estremi rimedi. Riesci di riffa o di raffa ad arginare il capocannoniere del campionato. Non è poco.
Cesar 6: Non ruba l’occhio ma fa il suo.
Dramé 6.5: Tra i più positivi, riesce anche a regalare qualche sortita offensiva dalle parti di Consigli.
Luciano 6: Ritorna dopo la disastrosa apparizione contro il Milan e se la cava.
Bradley 6: Si limita al compitino anche se non sempre in maniera fluida.
Vacek 5.5: Non prende le misure ed è spesso fuori tempo nell’intervento e nella mente. (Dal 19’st Hetemaj 6: Fa sicuramente meglio rispetto a Vacek, non può fare molto di più).
Sammarco 5.5: In una gara così bloccata le sue doti d’inserimento servono davvero a poco. (Dal 37’st Paloschi sv)
Pellissier 6: L’ultimo ad alzare bandiera bianca. Si smuove su tutto il fronte offensivo non trovando però mai la collaborazione dei compagni di reparto che questi si chiamino Moscardelli o Thereau.
Moscardelli 5.5: Non trova mai lo spunto e viene costantemente fermato dalla difesa atalantina. (Dal 19’st Thereau 5.5: Come Moscardelli, cambia il nome ma non la sostanza).
All. Di Carlo 6: Un punto buono per la classifica a discapito del pubblico pagante (comunque poco numeroso).
Atalanta
Consigli 6.5: Non sfigura nel confronto con il dirimpettaio.
Masiello 6.5: Fa il suo lavoro annullando le folate offensive del Chievo.
Lucchini 6.5: Deputato ad occuparsi di Pellissier, instaura un bel duello e non ne esce sconfitto.
Manfredini 5.5: Rischia grosso con un paio d’interventi che gli potrebbero costare la doccia anzitempo.
Peluso sv (Dal 6’pt Bellini 6: Entrare a freddo non è mai facile, lui ci riesce senza sfigurare).
Bonaventura 5: La partita è piuttosto fisica e lui paga una giornata di parziale appannamento (Dal 16’st Gabbiadini 5.5: Non incide sull’incontro).
Cigarini 6: Il migliore lì nel mezzo. Non trova l’idea per servire le punte in maniera pulita però alza la testa e pare saper cosa fare del pallone.
Carmona 5: Sfigura al cospetto del compagno di reparto non aiutandolo come ci si aspetterebbe.
Padoin 5: Non supera praticamente mai l’uomo.
Moralez 5.5: Dovrebbe essere l’uomo che funge da raccordo tra centrocampo e attacco, finisce per scomparire nelle strette maglie gialloblu. (Dal 25’st Ferreira Pinto sv)
Denis 6: Abbandonato da solo al suo destino si danna e sfiora anche il gol sull’unica mezza palla sporca che transita nell’area di rigore clivense.
All. Colantuono 6: La sua Atalanta non può sempre girare al 100%, importante anche un punto in una giornata sicuramente non brillante.
(Massimiliano de Cesare)