E’ un Sassuolo che non si ferma più: gli uomini di Eusebio Di Francesco spazzano via anche il Varese, vincendo 4-0 una partita che però fino al 73′ minuto era ancora sull’1-0. Poi l’espulsione con conseguente rigore del raddoppio ha privato di senso una gara che i lombardi avrebbero anche meritato di pareggiare per quanto fatto vedere fino al secondo giallo comminato a Grillo. Il risultato maturato è frutto dell’espulsione del terzino del Varese, in una partita in cui l’arbitro aveva già comminato sette ammonizioni; fino al rigore del 2-0 è stata una partita equilibrata. Lo dimostrano le 14 conclusioni del Varese (5 nello specchio) che vanno quasi a pareggiare le 15 del Sassuolo (5 in porta), e ci sono Ebagua (5) e Neto Pereira (4) come primi due in questa speciale statistica, con Berardi e Boakye che arrivano dopo (3). In realtà il possesso palla (56%) ci dice che la partita l’hanno fatta i neroverdi, che hanno giocato 658 palloni contro i 499 del Varese, con una riuscita del 69,5% (Gazzola, Bianchi e Magnanelli hanno tutti chiuso sopra i 60 passaggi completati). La supremazia territoriale ha visto prevalere il Sassuolo con 10 minuti e mezzo contro gli 8 dei lombardi, ma quello che davvero fa la differenza è stato non tanto l’attacco alla porta (52% per il Sassuolo, 48% per il Varese) quanto la pericolosità degli uomini di Di Francesco: 82,7% contro un basso 35,7% del Varese, che ha sì colpito due legni ma poi non è più stato in grado di impensierire Pomini.
Il primo gol arriva al quarto d’ora di gioco: bella azione di Gazzola che serve Berardi largo a destra, tocco di ritorno col tacco a favorire l’inserimento del terzino che entra in area e punta la porta, tocca due volte e poi trafigge Bressan sul palo lungo. Poi doppia traversa ancora nel primo tempo (Ebagua – già palo – e Boakye), e nel secondo tempo il Sassuolo dilaga: al 73′ palla filtrante di Troiano per Berardi che entra in area e salta Bressan, tirando a colpo sicuro.La palla entrerebbe in porta ma Grillo allunga una mano e respinge. Doppio giallo e rosso, sul dischetto si presenta Terranova che mette all’angolo alla sinistra di Bressan che pure aveva intuito. Otto minuti dopo arriva il terzo gol: stavolta si tratta di un’azione personale di Chibsah, che riceve da Catellani – che si propone per l’uno due. La palla però è leggermente arretrata, e allora il centrocampista ghanese si inventa un controllo di destro e tiro con il mancino da appena fuori dell’area, con palla che si infila all’incrocio dei pali. All’85’ il Sassuolo cala il poker: splendida azione con Troiano che vede e serve l’inserimento a sinistra di Missiroli che sfugge a Troest, cross basso di prima intenzione e a due passi dalla porta Catellani ha tagliato alle spalle di Carrozzieri e appoggia in rete.
“Mi piace stare lassù”, ammette Di Francesco nel post partita. “Abbiamo subito alcune difficoltà iniziali e il Varese fino al rigore ha tenuto bene il campo. Abbiamo dimostrato però una buona capacità di compattezza contro una squadra che sapevo essere importante, ho visto giocate che mi piacciono e che provo in allenamento”. Sulla difesa di ferro dice: “Quando giochi contro gente come Ebagua e Neto Pereira che da anni fanno la differenza in serie B non puoi sbagliare niente”. Chiusura scaramantica: “Non so se sia un anno speciale, ma vincere 8 partite su 9 è un grande inizio”.
Fabrizio Castori, allenatore del Varese, va in conferenza stampa sapendo di avere la panchina non saldissima: “Uno 0-4 è un risultato sempre difficile da spiegare. Fino al 75′ abbiamo fatto bene, il rigore e l’espulsione però hanno cambiato la partita. La nostra gara paradossalmente è stata buona, dal punto di vista della gestione non ho nulla da rimproverarmi”. A destare preoccupazione però è la difesa: “Certo, a caldo faccio fatica a spiegarmi 11 gol incassati nelle ultime 4 partite”.