Dopo 3 anni di assenza torna il Derby della Mole, Juventus-Torino sarà in programma questa sera alle 20,45 allo Juventus Stadium. Sarà la prima volta che questo bellissimo stadio ospiterà un derby, e la prima volta nella storia in cui ci saranno due impianti diversi nelle due partite. La Juventus viene dalla sconfitta con il Milan a San Siro, fra pochi giorni giocherà in Ucraina in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk per garantirsi l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Il Torino è reduce dalla brillante prestazione contro la Fiorentina. Un Torino che non vince il derby dal 1995. In questi anni la formazione granata ha vissuto momenti veramente tristi della sua storia calcistica, con retrocessioni e stagioni in serie B. Ora quest’incontro che è sentito tantissimo dai tifosi del Torino, ma anche dai tifosi bianconeri. Sulla carta la Juventus parte favorita, è una corazzata rispetto alla compagine granata. Non lo dice soltanto la situazione in classifica delle due squadre, con la Juventus prima e il Torino che si trova in una posizione di centroclassifica. E’ la forza di una rosa quella bianconera che vanta campioni eccezionali come Pirlo e Marchisio, tanto per citarne solo due. Ma nel derby può sempre succedere di tutto, proprio come il derby numero 100 della storia a cui partecipò, giocando un ruolo da protagonista, Beppe Dossena, che ha vestito la maglia granata in due occasioni, nella stagione 1976-1977 e dal 1981 al 1987. Abbiamo sentito proprio Dossena, ora commentatore sportivo tra i più affermati, per questo derby. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Juventus-Torino: che partita si aspetta? Difficile, combattuta; un derby è sempre un derby, una partita speciale, qualcosa veramente di molto particolare.
Lei ha giocato il derby di Torino e quello di Genova: quali differenze ci sono? Sono sentitissimi tutti e due. Ho avuto anche la fortuna di giocare questi derby quando il Torino lottava per le prime posizioni del campionato e la Sampdoria per lo scudetto, che vinsi nel 1991.
Bianconeri desiderosi di riscattare la prova opaca contro il Milan? Sì, ma al di là di questa sconfitta le motivazioni non mancano certo quando si gioca un derby.
Dopo pochi giorni però ci sarà l’impegno di Champions contro lo Shakhtar Donetsk: Juventus già col pensiero a questa partita? No, si penserà solo all’incontro con il Torino, sarà troppo importante fare bene in questa partita per i giocatori bianconeri.
Torino che non vince il derby dal 1995: che motivazioni dà il lungo digiuno? Tante, ma non deve essere l’unico pensiero per il Torino. Capisco questa voglia di vincere, ma a discapito del Torino ci sono anche i tanti campionati che in questi anni i granata hanno fatto in serie B, così che il periodo senza vittorie si è allungato.
Per il Torino questa è la partita dell’anno? Lo è da sempre, anche quando il Torino lottava per lo scudetto. E’ una partita speciale, veramente speciale per la squadra granata.
Dove si deciderà la partita? Non si può prevedere, il derby sfugge a ogni pronostico, spesso possono essere anche ragioni imponderabili che decidono gli incontri tra Torino e Juventus.
Entrambi gli attacchi però fanno fatica a segnare…
Non direi, la Juventus segna tanti gol, il fatto che poi non siano sempre gli attaccanti a tradurre in gol le azioni non è importante; le occasioni da rete sono sempre tante per la squadra bianconera. Il Torino sta registrando la sua squadra e a poco a poco si sta dando una struttura, che riguarda anche il reparto offensivo.
Cosa ricorda dei suoi trascorsi in maglia granata? Anni bellissimi, che mi sono rimasti dentro fino in fondo. Indimenticabili.
Il suo derby più bello? Quello del 3-2 del 27 marzo 1983, recuperammo 2 gol in 3 minuti e vincemmo appunto 3-2. Un derby fantastico per il Torino.
Il suo pronostico per questa sera? Non lo so è difficile fare pronostici. Mi auguro solo che il Torino vinca il derby, anche se avrà di fronte una corazzata. Da ex giocatore granata non posso che augurarmi questo risultato.
(Franco Vittadini)