La sfida tra Cagliari e Chievo è terminata con il risultato di 0 a 0. Una partita molto equilibrata che non ha visto un padrone: il Cagliari ci ha provato di più, ma si è accontentato di un pareggio che, come agli avversari, permette di aggiungere un punticino che porta tranquillità in una zona salvezza che richiede più dei soliti 40 punti. a causa del finale di stagione strepitoso del Lecce. In questo modo i sardi si portano a quota 42, mentre la squadra di Verona raggiunge quota 44 punti, una posizione di classifica serena per giocare le ultime tre giornate che mancano alla fine del campionato.
Il primo tempo di Cagliari-Chievo si è concluso con il risultato di 0 a 0. La partita è stata giocata al Nereo Rocco di Trieste, dato che il Sant’Elia, per problemi di sicurezza sugli spalti, non può ospitare ormai da tempo le gare casalinghe dei sardi. I primi quarantacinque minuti sono stati molto equilibrati: da un lato il Chievo, che ha provato a fare il suo gioco, ripartendo con velocità verso la porta di Agazzi, non ha creato grandi pericoli; dall’altra parte il Cagliari ha creato il maggior numero di occasioni pericolose del primo tempo costringendo Sorrentino a rimanere concentrato per tutta la prima frazione di gioco. Inizialmente si è resa pericolosa la squadra di Mimmo Di Carlo con Paloschi, che ha provato un tiro di prima da dentro l’area: non avendo calciato benissimo Agazzi ha raccolto un tiro debole fra le sue braccia. Poi è uscito il Cagliari con diverse occasioni: per primo è stato Cossu ad impegnare Sorrentino con un tiro che è stato respinto dal portiere in calcio d’angolo. Poi ci ha provato due volte Thiago Ribeiro: prima con un tiro dalla distanza che ha scheggiato il palo alla sinistra di Sorrentino, poi con un destro dal vertice destro dell’area respinto con i pugni dal portiere della squadra in trasferta. Solo verso la fine del primo tempo il Chievo si è reso di nuovo pericoloso con un tiro dal limite di Sammarco, finito alto, e un destro a giro di Paloschi in area che non ha impensierito Agazzi. Alla fine c’è stato anche da registrare un tentativo dello spento Pinilla che ha calciato da buona posizione sull’esterno della rete. Così le squadre sono andate al riposo con un punteggio di parità sia come gioco sia come risultato.
La ripresa sembra iniziare con un ritmo più pimpante del primo tempo, ma è solo un’illusione perché ci si inizia ad accorgere che un pareggio potrebbe andare bene ad entrambe le squadre. Il primo tentativo è del Chievo con un tiro dal limite che, deviato, sibila a fianco del palo di Agazzi. Ficcadenti però vorrebbe portare a casa i tre punti e quindi decide di inserire il talentuoso Ibarbo che prende il posto di Thiago Ribeiro: il giovane colombiano sarà il più pericoloso in fase offensiva per i sardi. La sostituzione sveglia un Cagliari addormentato che prova a vincere la partita: ci prova prima Pinilla di testa, ma viene fermato da una parata facile di Sorrentino, poi ci prova due volte il nuovo entrato. Nella prima occasione Ekdal dopo una buona progressione seve Ibarbo in area che si libera del diretto marcatore e calcia di poco fuori. Il secondo tentativo nasce da un buonissimo traversone dalla sinistra di Agostini: il colombiano anticipa Dramè, ma calcia al volo alto di sinistro dal mezzo dell’area. L’ultima occasione è nel recupero ed è sulla testa del capitano Conti: su altro bel cross di Agostini, il centrocampista si inserisce ma il colpo di testa è centrale e finisce fra le braccia di Sorrentino. Così si conclude una partita avara di grandi emozioni, giocata a ritmi molto bassi, senza nessuna delle due squadre che fosse seriamente interessata a portarsi a casa tre punti. D’altronde la situazione di classifica delle due squadre non portava molti stimoli ai giocatori in campo e, anzi, un pareggio, ha accontentato tutti, rendendo ancora più certa una posizione che, a tre giornate dalla fine, non sembra invischiare più Chievo e Cagliari nella lotta salvezza.
Cagliari-Chievo 0-0 (primo tempo 0-0)
Agazzi; Pisano F., Ariaudo, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu, Thiago Ribeiro (dal 16′ s.t. Ibarbo); Pinilla. (Avramo, Canini, Perico, Bovi, Nené, Larrivey). All. Ficcadenti.
Sorrentino; Frey N., Acerbi, Dainelli (dal 17′ p.t. Sardo), Dramè; Luciano, Bradley, Sammarco; Thereau; Pellissier (dal 45′ s.t. Uribe), Paloschi. (Puggioni, Morero, Hetemaj, Vacek, Cruzado). All.Di Carlo.
Gava di Conegliano
Ammoniti Dramé (Ch) e Frey (Ch) per gioco scorretto.
Recupero 1′ p.t, 3′ s.t.
Agazzi, 6: mai seriamente impegnato dagli attaccanti del Chievo, è sicuro nelle uscite e negli interventi semplici che ha da compiere.
Pisano, 6: Buona la spinta sulla fascia destra, crea in alcune occasioni la superiorità numerica ma non mette cross interessanti per gli attaccanti.
Ariaudo, 6: non si perde mai gli attaccanti del Chievo e controlla con tranquillità l’area di rigore.
Astori, 6: difende bene con il compagno di attacco e soffre solo uno spunto di Paloschi in area. Per il resto è ordinaria amministrazione.
Agostini, 6,5: nel secondo tempo due delle occasioni migliori nascono dai suoi traversoni Nonostante l’età non fa mai mancare la propria spinta sulla fascia.
Ekdal, 6: non fa grandi cose se non servire una buona palla a Ibarbo dopo una buona progressione: è uno dei pochi che lotta con continuità a centrocampo.
Conti. 5,5: non sembra lottare. Ha la palla del vantaggio al 90′, ma entra in area di testa poco convinto. Già in vacanza?
Nainggolan, 5: la prestazione è deludente, senza nessuno spunto o tiro, come ci aveva abituato durante la stagione. Che stia già pensando al vicino calcio mercato di Giugno?
Cossu, 6: si spende sempre nell’uno contro uno, ma non riesce mai a mandare in porta i compagni con la sua buona visione di gioco.
Thiago Ribeiro, 6,5: nel primo tempo è il più attivo degli attaccanti sardi: ci prova con due tiri da fuori. Nel secondo tempo sembra stanco e viene sostituito.
Ibarbo, 7: in mezz’ora è più pericoloso di tutti. Scatta, tira e sfiora il gol: perché non metterlo dall’inizio?
Pinilla, 5: immobile e svogliato. Basta questo per descrivere la partita di un’attaccante che solitamente ci mette il cuore e lavora per la squadra.
Sorrentino, 6,5: Ottimi alcuni interventi, viene graziato dagli errori di Ibarbo nel secondo tempo.
Frey, 5,5: inizialmente terzino, si sposta al centro con l’infortunio di Dainelli e soffre la rapidità di Thiago Ribeiro prima e di Ibarbo poi.
Acerbi, 6,5: in mezzo è ormai una sicurezza, sbroglia le situazioni più complicate. Che non sia pronto per una squadra di maggior caratura?
Dainelli, sv.
Sardo, 6: spinge abbastanza bene sulla fascia e contiene anche Pinilla le volte che si presenta dalla sua parte.
Dramè, 5,5: soffre Cossu in difesa e il suo aiuto in zona offensiva è pari a zero.
Luciano, 6: se la cava con l’esperienza; non ha più la corsa di un tempo anche se qualche accelerazione la riesce ancora a fare.
Bradley, 6: metronomo del centrocampo, non sbaglia un passaggio e rischia pure il gol. Una delle sorprese della stagione.
Sammarco, 5,5: soffre la posizione di Ekdal, che lo supera diverse volte. Si rende pericoloso con un tiro da fuori
Thereau, 5: davanti non combina niente di che, risulta essere lento e nervoso. Non si trova mai davanti alla porta e non smarca mai gli attaccanti.
Pellisier, 5: non prova mai a tirare in porta e non riesce neanche a rendersi pericoloso con la sua velocità. Inesistente.
Paloschi, 6,5: è l’unico a provarci del Chievo in attacco. Sostiene da solo il reparto offensivo senza l’aiuto dei compagni.
(Matteo Lambicchi)