Palermo-Catania finisce 1-1. Un derby siciliano intenso e ben giocato che regala con un pareggio tutto sommato giusto per quanto visto nei novanta di gioco. Primo tempo a fortissime tinte rossoazzurre, nella ripresa molto meglio i rosanero. Le reti portano la firma di Legrottaglie e Miccoli.
Orgoglio e classifica si incrociano nel 64esimo derby di Sicilia. Da un lato la rabbia del Palermo, dall’altro l’ambizione del Catania. In novanta minuti di passione ci si gioca questo e molto altro. Per scacciare le voci che lo vorrebbero in dubbio, Mutti schiera un Palermo a forte trazione offensiva, con il tridente delle meraviglie composto da Ilicic, Miccoli ed Hernandez. Il Catania spumeggiante di Montella, invece, non conosce compromessi. Al Barbera si va per giocare ed imporre il proprio palleggio, come su qualsiasi altro campo della serie A. Il responso del campo lascia subito intendere i contorni della prima frazione di gioco. Non sono passati neanche 10 minuti ed il Catania sfiora già per due volte il vantaggio. Prima Motta incorna fuori da buonissima posizione, poi Gomez sparacchia su Viviano cancellando il possibile vantaggio. La partita, come è giusto che sia, si gioca su ritmi altissimi; la differenza, almeno per i primi 45′ di gioco, la fanno non tanto i muscoli, quanto il diverso tasso tecnico della mediana. Se da un lato il Palermo ci mette agonismo e poco altro, il Catania affianca alla sua perfetta organizzazione di squadra, una lucidità rara nella gestione del possesso. Il vantaggio etneo è allora solo questione di tempo. Una conseguenza che si realizza al 25esimo. Gomez sulla sinistra pennella un gran cross sul secondo palo, sulla sfera arriva Barrientos che in tuffo di testa riesce a servire il più comodo dei palloni a Legrottaglie. Per il centrale rossoazzurro, rimasto in proiezione offensiva dopo un calcio d’angolo, è un gioco da ragazzi infilare nella rete sguarnita. La reazione del Palermo è sconclusionata, chiudere gli spazi e gestire il possesso palla è un gioco da ragazzi per gli uomini di Montella che, senza eccessivi scossoni conducono in porto la prima frazione di gioco.
Il Catania ha l’unico demerito di rientrare in campo con dieci minuti di ritardo. Dieci minuti fatali per le speranze etnee che si vedono raggiungere sul pareggio già al secondo giro d’orologio. Lancio dalle retrovie ad illuminare l’inserimento di Miccoli, lasciato solo da Spolli e tenuto in gioco da Legrottaglie. Il capitano rosanero entra in area dal vertice sinistro e conclude verso la porta. Il tiro è potente, ma sul primo palo, Carrizo non esente da colpe va giù troppo presto e punisce i suoi alla prima palla gol limpida. Il nuovo equilibrio è benzina emotiva per la squadra di Mutti che pare rigenerata e, per un buon quarto d’ora, aumenta il regime dei giri cingendo d’assedio gli ospiti. Ancora una volta però, alla grande pressione non corrisponde una lucidità adeguata e la foga rosanero si conclude ben presto in un nulla di fatto. L’unico brivido creato dai padroni di casa è una splendida combinazione sull’asse Miccoli-Hernandez. Il servizio del capitano libera la fantasia di Hernandez, tuttavia la rovesciata della punta uruguagia lambisce il palo e termina fuori. Passato lo spavento il Catania torna a macinare gioco e imporre la propria manovra. La stanchezza finisce però per farla da padrona e gli errori, da un lato e dall’altro, conducono la partita verso il pareggio. Risultato giusto e Catania che resta flebilmente attaccato ad una speranza europea; per il Palermo invece, la salvezza aritmetica pare esser solo rimandata.
Viviano; Munoz, Silvestre, Migliaccio, Mantovani; Bertolo (42′ st Acquah) Donati, Barreto; Ilicic (40′ st Zahavi); Hernandez (35′ st Budan), Miccoli. (Tzorvas, Milanovic, Pisano, Vazquez). All. Mutti.
Carrizo; Motta, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Almiron (21′ st Seymour), Lodi, Izco; Gomez, Bergessio, Barrientos (30′ st Llama, 32′ st Catellani). (Terracciano, Bellusci, Ricchiuti, Lanzafame). All. Montella.
25′ pt Legrottaglie (C); 2′ st Miccoli (P).
Rocchi di Firenze.
Legrottaglie (C), Miccoli (P), Ilicic (P), Barrientos (C), Spolli (C)
Palermo
Viviano 6.5: Decisivo con un paio di bella parate.
Munoz 6: Conferma le buone impressioni nel nuovo ruolo di esterno destro.
Silvestre 7: Tra i più forti difensori del nostro campionato, per qualità e continuità. Non trema di fronte alla sua ex squadra.
Mantovani 6: Si guadagna la sufficienza con un secondo tempo di buon livello.
Bertolo 6.5: Il più continuo dei suoi. È il migliore tra le fila dei rosanero nei primi 45′ di gioco. Resta costante sino al momento della sostituzione. (Dal 42’st Acquah)
Migliaccio 5.5: Schierato tra i centrali di difesa mostra qualche sbavatura. Perde Motta dopo pochissimi secondi e non segue l’inserimento di Legrottaglie nel gol etneo. Meglio nella ripresa.
Donati 5: Sbaglia tantissimo in fase di possesso. Beccato anche dal pubblico del Barbera in più di un’occasione.
Barreto 6: Soffre tantissimo la qualità del centrocampo catanese, cresce alla distanza anche se arriva senza fiato al triplice fischio.
Ilicic 6: Prestazione sufficiente. Si fa apprezzare per l’abnegazione nella fase passiva, con diversi recuperi degni di nota. Palla al piede combina invece poco. (Dal 40’st Zahavi sv)
Miccoli 7: Il solito salva-Palermo. Un gol importantissimo nel momento migliore per i suoi. I pericoli maggiori arrivano sempre dai piedi del Romario del Salento.
Hernandez 5.5: Partita così così dell’attaccante uruguaiano. Appena prima di uscire dal campo sfiora un gol in rovesciata fantastico che avrebbe cambiato tutto. (Dal 36’st Budan sv)
All. Mutti 6: Nel primo tempo la squadra non viaggia più per una questione mentale che fisica. Ha il merito di rianimarla nell’orgoglio durante l’intervallo. Tardive però le sostituzioni (sempre ammesso che si volesse vincere).
Catania
Carrizo 5: Errore imperdonabile sul gol di Miccoli, lo aveva già fatto contro l’Inter su Forlan: recidivo.
Motta 6: Prestazione tra alti e bassi. Meglio nella prima parte di gara.
Spolli 5.5: Si fa prendere d’infilata sul gol di Miccoli. Il meno sicuro del pacchetto arretrato.
Legrottaglie 6.5: Un gol importante e che fa illudere gli etnei. Solita prova di sostanza.
Marchese 6: Senza infamia e senza lode. Gli si chiede il compitino e lo svolge senza patemi.
Almiron 6: Un buon primo tempo. Nella ripresa è evidentemente in riserva ed abbandona il campo con i crampi anzitempo. (Dal 22’st Seymour sv)
Lodi 5.5: Meno ispirato del solito. Qualche buon tocco ma da lui ci si aspetta di più.
Izco 6.5: Tanta sostanza per tutto l’arco dei novanta minuti.
Gomez 6.5: Il piede e la mente che illuminano e muovono le azioni più pericolose degli etnei.
Bergessio 5.5: Gioca molto (forse troppo) lontano dalla porta. L’area è spesso preda di nessuno e nel secondo tempo, il Catania finisce per pagare questa mancanza del pivot.
Barrientos 6.5: Grandissima sponda aerea in occasione del vantaggio catanese. Qualche lampo qua e là. (Dal 30’st Llama sv: Tanta sfortuna) (Dal 32’st Catellani sv)
All. Montella 6.5: La sua squadra ha un’identità ben definita. Lo conferma anche quest’oggi facendo per lunghi tratti la partita sul campo del Palermo.
(Massimiliano de Cesare)