Oggi alle 15 allo stadio ‘Silvio Piola’ si sfidano Novara e Genoa. Entrambe le squadre, curiosamente, arrivano da partite in cui hanno incassato una cinquina: i piemontesi al cospetto della Roma (vittoriosa per 5-2), il Grifone contro la nuova Inter di Stramaccioni, che ha bagnato il suo esordio con un rocambolesco 5-4.
Il Novara di Attilio Tesser scenderà in campo con un 5-3-2 piuttosto abbottonato. In campo Fontana tra i pali, Morganella e Gemiti sulle fasce, Lisuzzo, Centurioni e Santiago Garcia al centro della difesa. A metà campo spazio a Porcari, Pesce e Rigoni, davanti ecco il tandem offensivo Caracciolo-Jeda.
All’Olimpico, contro i giallorossi di Luis Enrique, hanno deluso un po’ tutti. L’unico a salvarsi è stato Caracciolo, premiato con un bel , e non solo per il gol. Sicuramente tutto il reparto difensivo dovrà fare molto meglio, se questo Novara vuole nutrire ancora delle chances-salvezza.
Sono cinque gli indisponibili per Tesser, che dovrà fare a meno di Ludi, Marianini, Ujkani, Paci e Da Silva. Assenze pesanti, concentrate perlopiù in quella retroguardia chiamata a blindare i tanti, troppi spifferi lasciati agli avversari.
Far meglio in fase difensiva, dunque, e provare a ripartire velocemente. Sarà questo il copione tattico di un Novara che non ci sta a lasciare il massimo campionato, non senza arrendersi, di sicuro. Tesser chiederà ai suoi un finale di campionato tutto all’insegna dell’orgoglio e dello spirito di sacrificio.
Dall’altra parte ci sarà un Genoa che ha appena richiamato in panchina Alberto Malesani, al ritorno dopo la parentesi della prima parte di stagione. Fatale a Pasquale Marino il ko di San Siro. Ora bisognerà ripartire, e anche qui bisognerà correggere soprattutto i guasti nei meccanismi difensivi.
Questo il primo Grifone del Malesani bis: in porta Frey, linea difensiva con Mesto, Carvalho, Kaladze e Moretti, Rossi, Veloso e Biondini a centrocampo, davanti Sculli, Gilardino e Palacio.
Assenti tra le fila rossoblù lo squalificato Belluschi e gli acciaccati Antonelli e Constant.
Malesani dovrà cercare di non ripetere gli errori commessi da lui stesso in precedenza e da Marino. La squadra ha bisogno di una maggiore rotazione, cercando di utilizzare gli elementi più in forma, cosa che non sempre è avvenuta. Molti giocatori, inoltre, non hanno ripetuto la stagione precedente, come ad esempio lo slovacco Kucka, oggi in panchina assieme agli altri neoacquisti Ze Eduardo e Jorquera. Inizieranno tra le riserve anche Bovo e Granqvist, non ancora al meglio dal punto di vista della condizione fisica.
Nel Genoa l’uomo chiave potrebbe essere finalmente Gilardino, che fin qui non ha brillato molto. Contro l’Inter (voto in pagella ), se non altro, ha colpito due volte su rigore, ora serviranno i suoi gol su azione.
Nessuno si aspettava ad inizio stagione un Grifone così in basso in classifica. Il mercato di gennaio sembrava aver corretto le disfunzioni della squadra, ma è stata solo un’impressione. Troppo altalenante il cammino dei liguri, chiamati ora ad una reazione da squadra vera. Quella che hanno dimostrato di essere soltanto a sprazzi. Troppo a sprazzi.
Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Rigoni; Caracciolo, Jeda. All.: Tesser
A disp.: Coser, Dellafiore, Radovanovic, Mazzarani, Jensen, Mascara, Morimoto.
Squalificati: –
Indisponibili: Ludi, Marianini, Ujkani, Paci, Da Silva
Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Sculli, Gilardino, Palacio. All.: Malesani
A disp.: Lupatelli, Bovo, Granqvist, Kucka, Jankovic, Zè Eduardo, Jorquera.
Squalificati: Belluschi (1)
Indisponibili: Antonelli, Constant
Arbitro: Rocchi