Nel secondo anticipo della terza giornata di Serie B l’Hellas Verona supera la Reggina per 2-0 al Bentegodi e conquista la prima vittoria stagionale. Decidono le reti di Laner al 9′ e di Juanito Gomez su calcio di rigore al 50′. I veronesi raggiungono quota 5 punti in classifica, mentre gli amaranto non riescono a scuotere la classifica che gli vede fermi a 1 punto.
Il match che va in scena al Bentegodi questa sera vede di fronte due grandi piazze del calcio italiano. Verona e Reggina lasciano da parte i ricordi e danno vita fin da subito ad una partita combattuta. L’equilibro tiene fino al 9′ minuto quando Cacia lanciato si vede ribattuto da Di Bari sulla linea il tiro diretto a rete. Baiocco recupera palla con i piedi e temporeggia troppo prima di spazzare, permettendo a Laner di soffiargli palla e realizzare il primo gol in maglia gialloblù. Dal gol in poi la partita si accende di più, con gli ospiti che più volte sfiorano il gol specie usufruendo di rapide ripartenze. Il secondo tempo invece, si apre con il gol su rigore di Gomez che di fatto chiude il match. Gli amaranto fanno ben poco per riaprire la gara e i padroni di casa mantengono il possesso costruendo comunque diverse azioni da gol.
La squadra di Dionigi ha dato vita ad una gara tutto sommato sufficiente. Infatti, nel computo delle azioni, l’equilibrio c’è stato. Come va ricordato che i due gol dei veronesi sono maturati da un errore di Baiocco ed un rigore molto dubbio. Dionigi ha le idee chiare sulla Reggina 2012-13. Velocità, organizzazione e squadra corta. A sprazzi il lavoro dell’ex tecnico del Taranto ha iniziato a mostrare i suoi frutti. La strada è ancora in salita, ma la via sembra essere quella giusta.
Arbitra una partita non difficile. Coadiuvato bene dai suoi assistenti non sbaglia quasi nulla. Nonostante ciò pesa come un macigno l’errore sul penalty concesso ai padroni di casa, soprattutto perchè è la rete che di fatto chiude il match.
Il pubblico veronese ha voglia di tornare ad emozionarsi grazie alla maglia gialloblù e si sente. Questa sera i 15 mila sugli spalti hanno costantemente sostenuto la squadra ed il mister con cori cantati all’unisono. La lunga imbattibilità che vanta il Bentegodi sembra essere destinata a durare a lungo finchè è riempito da un pubblico così.
Non compie grandi parate, rimanendo pur sempre attento specie nelle uscite alte.
Non disprezza la fase offensiva e si affaccia più volte in area avversaria. Soffre troppo l’isolamento nell’uno contro uno. Qualche sua disattenzione poteva costare caro alla sqaudra.
Si muove bene e compie molti anticipi in uscita.
Di testa sono tutte sue. Nell’uno contro uno non si fa mai superare e annulla Comi.
Ottimo inserimento nella formazione veneta da parte dell’ex calciatore del Varese. Presenza costante e ostica in zona difensiva, diventa spesso determinante nella fluidità di manovra a centrocampo. Il migliore.
Trova la prima rete con la casacca della sua città. Caparbio e determinato come pochi non si ferma un attimo.
Fa filtro a centrocampo e recupera una quantità industriale di palloni.
Il tempo ci dirà se l’ex catanese ha finalmente trovato al sua collocazione all’interno del campo di gioco. Per ora quello che ci è dato da ammirare è un giocatore dinamico e grintoso (dal 42′ s.t. FATIC s.v.)
Sfreccia, sterza, scalcia. Esplosivo e frizzante svaria per tutto il perimetro di gioco portandosi spesso a spasso gli avversari. Il solito neo rimane la concretezza. Incompiuto (dal 21′ s.t. GROSSI 6 Entra in campo fresco e pronto a far rumore. Cerca più volte l’inserimento perfetto, ma la difesa amaranto lo ferma impedendogli di arrivare al tiro.)
Debutta bene nel suo nuovo stadio. Molto movimento a smarcarsi in area e grande dedizione al servizio della squadra. Sfiora un paio di volte il gol, ma l’appuntamento con la rete è rinviato (dal 44′ s.t. BOJINOV s.v.
Realizza il rigore che consente ai suoi di controllare con maggior calma il match. Un po’ svogliato nel primo tempo, si riprende nella seconda frazione saltando più volte gli avversari sulla tre quarti.
Sa di aver a disposizione una rosa al di sopra della media. Per tornare a offrire prestazioni come quelle della scorsa stagione il lavoro da fare è ancora tanto, ma ne siamo sicuri il suo Verona è destinato a lottare per le prime posizioni fino alla fine.
Reggina
Un suo clamoroso errore permette ai padroni di casa di portarsi in vantaggio. Certe disattenzioni costano care e lo condizionano per l’intera gara togliendogli sicurezza nelle uscite.
Balla il tango argentino quando Rivas entra in pista. Inciampa più volte non reggendo il confronto e lasciando spesso troppi buchi in area.
Tocca rimediare agli errori del compagno di reparto. Si comporta egregiamente spesso non badando all’eleganza.
Il giocatore voluto a tutti i costi da Dionigi si fa ammirare per molte chiusure intelligenti. Non sfigura (anzi…) al cospetto di Juanito Gomez stroncando molte azioni avversarie sul nascere. Non gli si possono attribuire responsabilità sul rigore molto generosamente concesso e da lui causato.
La resistenza sembra esser rimasta un vecchio ricordo dei bei tempi trascorsi a Livorno. Quello che ritroviamo quest’oggi è un giocatore appesantito e non all’altezza di avversari come Rivas.
Lotta fino alla fine e prova in tutti i modi di accendere la manovra calabrese.
Quando ne ha l’occasione ci prova dalla distanza. Il giro palla da lui orchestrato non è da buttar via, ma va rivisto in alcune zone del campo.
Troppa attesa lo condiziona e si perde fin da subito tra le maglie del centrocampo avversario.
Il migliore tra gli amaranto. Grinta e coraggio gli consentono di effettuare molti cross dalla sinistra che quasi mai vengono raccolti o capiti dai compagni. Dopo il giuramento al Granillo sente il peso della fascia da capitano e mostra un carattere unico fino al fischio finale.
Sprizza rapidità da tutte le parti. Ma troppo spesso si perde in un bicchiere d’acqua facendosi attrarre dalla giocata ad effetto. La squadra ha bisogno di più efficacia e meno scenografia da un giocatore per essa prezioso.
Non riesce a trovare i giusti movimenti e ben presto si affossa in area avversaria. I difensori gialloblù lo costringono spesso ad allargarsi così da snaturarlo. Da rivedere.
E’ una serata non da buttare quella di quest’oggi. Ci sta perdere al Bentegodi, non ci sta perdere per diversi errori individuali. Attenzione e costanza possono permettere al tecnico di fare una buona stagione.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)