Udinese batte Chievo 2-1 e torna a respirare profumo di Europa. Protagonista assoluto Totò Di Natale, che diventa il vicecapocannoniere della Serie A con 17 gol ed emula Francesco Totti 6 anni e mezzo dopo: gol strepitoso come quello che realizzò il capitano della Roma a Genova. Il Chievo è poca cosa; esce di più nella ripresa, ma non riesce mai a impensierire la difesa di un’Udinese che rimane attenta fino a chiudere i conti nel finale.
Porta a casa i tre punti con un inizio di partita importante, da grande squadra che vuole subito archiviare la pratica. Certo sblocca grazie a un regalo, ma poi la squadra di Guidolin è brava a tenere in mano le redini della gara, rilanciandosi così in chiave europea (il Catania adesso ha un solo punto di vantaggio).
Una partita di fine stagione. Il Chievo dovrebbe essere al sicuro da brutte sorprese in termini di salvezza, così probabilmente non è venuto a Udine con la giusta convinzione per portare a casa almeno un pareggio. I punti di vantaggio restano 8: pratica quasi archiviata, ma bisogna sempre guardarsi alle spalle.
Non sarà stata una partita di grande qualità, però otto cartellini gialli (di cui sei ai giocatori del Chievo) sono sembrati decisamente esagerati. Bene negli episodi chiave, non ha dovuto prendere decisioni difficili e quindi se l’è cavata.
Tradito dai difensori sul gol di Papp, non deve più intervenire, sicuro nelle uscite.
Si toglie la soddisfazione di timbrare il primo gol stagionale.
Sempre attento, esce a testa alta e dà sicurezza al reparto.
Se la cava sempre, anche contro un brutto cliente come Thereau.
E’ lui a iniziare l’azione del 3-1 che chiude la partita, con un bel pallone verticale per Di Natale.
Domina in mezzo al campo, anche perchè i centrocampisti del Chievo non oppongono troppa resistenza.
Puggioni gli nega un gol che sarebbe stato decisamente bello. A parte quello, pochi altri spunti.
( Si mette in mezzo al campo cercando di fare la diga a protezione del risultato.
Partita tutto sommato comoda, rimane sulle sue senza affondare troppo.
Entra nel poster di giornata servendo l’assist perfetto per Di Natale che firma il suo capolavoro.
Guidolin gli dà fiducia, lui però latita un po’ troppo.
( Entra con la partita indirizzata, prova a scuotere l’ambiente con un paio di iniziative.
Un gol da rapace, deve solo scartare il regalo; l’altro è una perla assoluta, come Totti. Sempre decisivo. ()
E’ da comiche l’errore che spiana la strada a Di Natale; si riscatta più tardi, ma solo parzialmente.
Il gol appena dopo il palo, per il resto è spettatore non pagante.
( Mossa di Corini per dare la sveglia ai suoi, ma non incide.
Senza troppe colpe, ma sempre in affanno contro gli attaccanti dell’Udinese.
Lui invece sembra mal posizionato quando Di Natale scodella in aria per Benatia.
Gabriel Silva gli lascia un po’ di campo, prova a prenderselo e ogni tanto arriva sul fondo.
Non riesce a fare filtro in maniera adeguata, viene poi sacirificato per recuperare il risultato.
( Niente di che, altra mossa di Corini che non funziona.
Bravo a lavorare un pallone in area che trasforma nell’assist per Papp. ()
Prova a dialogare con Thereau e tutto sommato se la cava.
Ha di fronte Basta e si vede: va subito in difficoltà.
Bene nel primo tempo quando impegna anche Brkic, poi non si vede più.
E’ l’unico che provi a inventare qualcosa, non viene seguito dai compagni.
Marcatori: 20′ Di Natale ((U), 25′ Di Natale (U), 35′ Papp (C), 85′ Benatia (U)
Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Allan, A. Lazzari (60′ Badu), Gabriel Silva, Pereyra; Maicosuel (60′ Muriel); Di Natale (89′ Zielinski). All. Guidolin
Puggioni; Papp (61′ Luciano), Cesar, Acerbi; N. Frey, Guana (67′ Stoian), L. Rigoni (83′ Paloschi), P. Hetemaj, Jokic; Pellissier, Thereau. All. Corini
Arbitro: Damato
Ammoniti: Di Natale (U), Jokic (C), Papp (C), Benatia (U), L. Rigoni (C), N. Frey (C), Cesar (C), Acerbi (C)