Gli Europei di pallanuoto in corso ad Eindhoven (Olanda) si tingono sempre più di azzurro. Ieri le donne hanno battuto 13-12 in una semifinale a dir poco emozionante le campionesse continentali uscenti della Russia, e volano in finale, dove domani pomeriggio alle ore 16 incontreranno le campionesse del Mondo in carica della Grecia, che nell’altra semifinale hanno battuto l’Ungheria con il punteggio di 14-12. Nel frattempo, oggi tornano in acqua gli uomini: il Settebello iridato di Sandro Campagna è atteso dalla sfida che ha caratterizzato gli ultimi grandi eventi di questo sport, Italia-Serbia. L’anno scorso questa partita fu prima la finale della World League (vinsero i serbi a Firenze) e poi soprattutto la finale del Mondiale, nella quale gli azzurri si presero la più dolce e importante delle rivincite, battendo gli avversari e diventando appunto campioni del Mondo. Appuntamento questo pomeriggio alle ore 18 (diretta su Rai Sport 2), e chi vince se la vedrà in finale contro chi uscirà vincitore da Ungheria-Montenegro, la seconda semifinale.
Ma ora è doveroso tornare sull’impresa di ieri del Setterosa: dopo aver eliminato ai rigori le padrone di casa – e soprattutto campionesse olimpiche a Pechino – olandesi nei quarti, erano attese da un’altra sfida difficilissima con la Russia (cammino più ostico non poteva capitare alle ragazze del c.t. Conti), che aveva vinto le ultime tre edizioni degli Europei nel 2006, 2008 e 2010: la prima vittoria arrivò in finale proprio contro l’Italia, e quell’argento era l’ultima medaglia continentale delle azzurre. Il Setterosa ieri si è vendicato al termine di una partita difficile da raccontare, tali e tante sono state le emozioni, i colpi di scena e i rovesciamenti di fronte. Un’altra sfida da togliere il fiato, insomma, e – come si suol dire – sconsigliata ai deboli di cuore. Basterebbe probabilmente dire che mai nessuna delle due formazioni ha avuto due reti di vantaggio: è stato un continuo botta e risposta, in cui al massimo cambiava chi andava in vantaggio per poi essere prontamente raggiunto dall’avversario. Bravissime tutte le azzurre, naturalmente, a compiere un’impresa del genere, ma una citazione d’obbligo va fatta per Tania Di Mario, autrice di ben 5 gol: il rientro di una delle campionesse di Atene 2004 dopo due anni e mezzo ha fatto un gran bene a tutto il Setterosa.
L’ultimo vantaggio azzurro è arrivato a 55 secondi dalla fine, con il gol della Abbate; poi ci ha pensato la difesa a blindare il risultato per ottenere il trionfo, riscattando un match in cui di sicuro gli attacchi hanno fatto figura migliore rispetto alle difese. Ecco il commento del c.t. Conti: “Maturità è porsi grandi obiettivi, e noi ci stiamo riuscendo. E’ un altro passo importante per acquisire la consapevolezza di quanto valiamo. Ora resettiamo tutto e ci concentriamo sulla Grecia”. Dopo le campionesse olimpiche e le (ex) campionesse europee, ci mancano solo le campionesse del Mondo…
(Mauro Mantegazza)