Da oggi inizia un grande fine-settimana per la Coppa del Mondo di sci alpino. Le ultime gare in Nord America sono per gli uomini a Beaver Creek (USA) e per le donne a Lake Louise (Canada). Sulla tecnica e affascinante pista ‘Birds of Prey‘ della località del Colorado, da oggi a domenica gli uomini saranno impegnati in una discesa libera (alle ore 18.45 italiane di oggi), un super-G (domani ore 19.00) e un gigante (domenica, ore 17.45/20.45): nelle prove veloci capiremo se continuerà il dominio di Aksel Svindal – norvegese che ha vinto le due gare di Lake Louise – e, in casa Italia, se continuerà la crescita di Werner Heel, con una attesa speciale per il gigante di domenica, specialità in cui siamo sempre molto forti. Per le donne invece due discese oggi e domani (sempre alle ore 20.30 italiane) e un super-G domenica (ore 19.00): sono le prime gare veloci della stagione dopo due slalom e altrettanti giganti, quindi sarà un test molto importante. Le precarie condizioni di salute di Lindsey Vonn aprono maggiori possibilità di successo per tutte le altre, comprese magari le azzurre capitanate da Daniela Merighetti. Per presentare questo intenso week-end, ci siamo affidati al decano dei tecnici azzurri, Mario Cotelli. Intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
C’è grande attesa per il debutto delle velociste: che possibilità ha la squadra italiana? Lake Louise è una pista caratterizzata soprattutto dai piani e dalle condizioni meteo molto variabili anche in corso d’opera. Quindi è decisivo azzeccare gli sci giusti ed essere fortunati con il numero di partenza: è una gara anomala, ed è difficile fare pronostici.
Anche perché forse la Vonn non ci arriva in grandi condizioni… Sì, può davvero succedere di tutto. Però se la Vonn dovesse stare bene, dà un secondo a tutte. Questa è la realtà dello sci femminile: ci sono lei e poche altre grandi big come la Riesch che fanno le gare, le altre scendono.
Cosa possiamo dunque aspettarci dalle azzurre? Qualche buona carta la abbiamo, ma a patto di essere fortunati con sci e numero di partenza. La nostra squadra femminile migliore resta comunque quella di gigante.
Gli uomini sono invece a Beaver Creek: quali sono le caratteristiche della pista?
Quella di Beaver Creek è una pista vera. Anche se pure qui ci sono i 30 secondi di falsopiano iniziale in cui sono fondamentali i materiali, se non vuoi ritrovarti già con un distacco pesante da recuperare.
Sarà ancora favorito Svindal? Certamente. Se ha vinto su una pista tutta dritta come Lake Louise, a maggior ragione è il favorito su una pista con curve velocissime, che sono uno dei suoi punti di forza: a 120 km/h le sa pennellare e ha la forza per tenere. Sulla carta, dovrebbe stra-dominare.
Le caratteristiche quindi dovrebbero adattarsi a Fill e Innerhofer? Sì, sperando che siano in forma, specie per quanto riguarda Innerhofer. Intanto, abbiamo ritrovato Werner Heel, che aveva buttato via due anni a causa degli sci. Ora ha cambiato di nuovo i materiali, ed è tornato ad alti livelli. Mi viene da fare un paragone con Valentino Rossi e i suoi due anni in Ducati…
Domenica si chiuderà con il gigante: quali sono le prospettive per questa gara? Anche per il gigante è una bella pista, varia, con una diagonale, un piano e il muro finale. Un bel ‘gigantone’, il primo vero della stagione. Non si può giudicare in base a quello che è successo a Solden: solo a Beaver Creek si inizieranno a capire i veri valori, anche se Ted Ligety è il logico favorito. Domina perché é tornato a sciare come si faceva 20 anni fa.
(Mauro Mantegazza)