Grandi soddisfazioni per lo sci alpino italiano sono arrivate oggi dal super-G maschile di Coppa del Mondo che si è disputato in Val Gardena, sulla leggendaria pista ‘Saslong‘. Il norvegese Aksel Lund Svindal ha dimostrato ancora una volta di essere lo sciatore più forte attualmente in circolazione, e ha letteralmente dominato questa gara, che ha portato a termine con il tempo di 1’36”95 infliggendo oltre un secondo di ritardo a tutti gli avversari e consolidando ancora di più i suoi primati nelle classifiche di Coppa del Mondo generale e di specialità. Ma a completare il podio ci sono due azzurri: al secondo posto si è infatti piazzato Matteo Marsaglia, mentre in terza posizione troviamo Werner Heel. Per Matteo è l’ennesima conferma del fatto che ormai il romano-piemontese è ai vertici assoluti della specialità, e il secondo podio consecutivo dopo la clamorosa vittoria di Beaver Creek, che però non può più essere ritenuta un caso; per l’altoatesino invece è il sigillo sul ritorno ai massimi livelli, che era già stato certificato dai due quinti posti nei primi due super-G stagionali. Per l’Italia è una notizia veramente importante, visto che Werner qualche anno fa era uno dei velocisti più forti del mondo, e ora sta ritornando su quei livelli. Marsaglia ha chiuso la sua prova con 1”07 di ritardo da Svindal, mentre Heel ha chiuso a 1”12, con ulteriori 5/100 di ritardo. La squadra di velocità italiana conferma dunque anche in casa – ma su una pista che spesso non si era adattata alle caratteristiche tecniche dei nostri sciatori – di essere la migliore in questa stagione, e ai due piazzamenti sul podio può aggiungere il decimo posto di Christof Innerhofer (nonostante problemi alla schiena), il tredicesimo di Dominik Paris (meglio del solito in super-G), il diciannovesimo di Peter Fill e il ventiduesimo di Siegmar Klotz. Adesso Marsaglia ed Heel sono i primi inseguitori di Svindal nella classifica di specialità.
Notizie meno buone giungono invece dalla discesa libera femminile di Val d’Isere (Francia), vinta dalla svizzera Lara Gut davanti all’americana Leanne Smith e all’altra elvetica Nadja Kamer. In ritardo tutte le big, e Lindsey Vonn non è nemmeno giunta al traguardo, ma tra le vittime della pista c’è stata pure Daniela Merighetti, e la migliore italiana è stata Elena Fanchini, quindicesima.
1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 1’36”95
2. Matteo MARSAGLIA (Ita) a 1”07
3. Werner HEEL (Ita) a 1”12
4. Kjetil JANSRUD (Nor) a 1”18
5. Adrien THEAUX (Fra) a 1”28
10. Christof INNERHOFER (Ita) a 1”83
13. Dominik PARIS (Ita) a 1”93
19. Peter FILL (Ita) a 2”02
22. Siegmar KLOTZ (Ita) a 2”28
1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 540
2. Ted LIGETY (Usa) 408
3. Marcel HIRSCHER (Aut) 380
1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 280
2. Matteo MARSAGLIA (Ita) 209
3. Werner HEEL (Ita) 150
1. Lara GUT (Svi) 1’19”75
2. Leanne SMITH (Usa) a 16/100
3. Nadja KAMER (Svi) a 50/100
4. Marie MARCHAND-ARVIER (Fra) a 52/100
5. Anna FENNINGER (Aut) a 67/100
15. Elena FANCHINI (Ita) a 1”28
21. Verena STUFFER (Ita) a 1”68
23. Francesca MARSAGLIA (Ita) a 1”76
25. Nadia FANCHINI (Ita) a 2”20
30. Lisa Magdalena AGERER (Ita) a 2”70
1. Tina MAZE (Slo) 701
2. Maria RIESCH (Ger) 465
3. Lindsey VONN (Usa) 414
1. Lindsey VONN (Usa) 200
2. Stacey COOK (Usa) 189
3. Lara GUT (Svi) 124
(Mauro Mantegazza)