Un incontro sulla carta proibitivo. Questo è quello che attende la nazionale italiana nel primo turno di questa Coppa Davis 2012. Giochiamo ad Ostrava contro la Repubblica Ceca e non sarà una sfida facile. Tipo di superficie, cemento indoor. Ma, almeno, dopo 11 anni abbiamo riconquistato il gruppo A di questa competizione. Tentare di vincere è il nostro obiettivo, e dovremo dar fondo a tutte le nostre energie. Ci sarà da affrontare un Tomas Berdych, numero 7 al mondo che sarà veramente difficile battere. Nel primo singolare saranno in campo Stepanek contro Andreas Seppi, nel secondo Berdych contro Fabio Bolelli. Così dovrebbe avere deciso il capitano Corrado Barazzutti. Il doppio vedrà giocare Bracciali-Starace contro Cermak e Rosol. Chiusura domenica con Berdych contro Seppi e Stepanek contro Starace. Speriamo di poter compiere l’impresa, sarebbe esaltante per il tennis azzurro. Per parlare di questa sfida di Coppa Davis abbiamo sentito quello che forse il più grande tennista che l’Italia abbia espresso nella sua storia, Nicola Pietrangeli. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Sig. Pietrangeli, come vede questo incontro con la Repubblica Ceca?
Senza dubbio difficile, perché giocheremo contro una nazionale molto forte. Berdych è poi un grande giocatore, che si può sconfiggere solo – dicendo una battuta – tirandogli una coltellata. Il doppio azzurro ci può dare un punto importante. Poi ci giocheremo gli altri due punti contro Stepanek che è pur sempre un ottimo giocatore.
Conterà la superficie su cui si giocherà questo incontro?
No, non credo proprio che possa influenzare l’esito di questo incontro.
Possiamo portare a casa un risultato positivo?
La Coppa Davis è veramente speciale. Si vive un’atmosfera particolare, si gioca un tennis diverso. E’ una competizione affascinante dove può succedere di tutto. Anche noi possiamo giocarci le nostre chances. Invito tutti gli appassionati di questo sport a seguire sempre questa competizione. Certo non possiamo puntare a vincerla, ma entrare a far parte delle prime otto squadre al mondo e comunque essere tra le prime 16 è comunque sempre un buon risultato.
Come spiega il fatto che il tennis italiano non esprima da tempo un campione?
Non ci sono ragioni particolari. Perché, allora, l’Inghilterra che investe tantissimo su questo sport non esprime da tanto tempo un campione? Solo Murray, che poi è scozzese. Forse c’è il fatto che non abbiamo abbastanza seminato dopo la vittoria del 1976 in Coppa Davis. Certo il livello dei nostri giocatori è migliorato ultimamente, ma è vero che non abbiamo ancora un campione. Dico solo una cosa però: perché quando nel calcio non si vince questo sport non viene messo sotto processo? Esiste solo il calcio in Italia. E poi è vero, siamo un popolo di tifosi, non di sportivi. Tante cose per cui non bisogna per forza trovare un colpevole per la situazione del tennis in Italia.
Le ragazze invece stanno facendo grandi cose…
Le ragazze italiane sono grandi. Hanno fatto sempre grandi risultati in questi anni. Riescono sempre ad arrivare tra le prime 4 della Federation Cup. Sono straordinarie.
Ciò non toglie che il tennis è sempre più popolare in Italia.
E’ così, ormai agli Internazionali di Roma la gente va a vedere il tennis, sia che giochi un italiano o uno straniero. E’ questo sport che piace, che riscuote sempre maggiori consensi.
Tornando alla Coppa Davis, ci saranno in questo primo turno Serbia- Svezia e Svizzera-Stati Uniti, due belle sfide…
Interessanti. Peccato che nella Svizzera non ci sia Federer. E Serbia-Svezia è un altro bel match. La Serbia è favorita, ma la Svezia è come la Repubblica Ceca, è una buona squadra.
Chi vincerà la Davis 2012?
Dico Spagna. E’ la più forte. Gli spagnoli sono ambiziosi, hanno sempre voglia di vincere. Poi può succedere di tutto, ma sono loro i veri favoriti della Coppa Davis 2012.
(Franco Vittadini)