Una decisione assurda, possiamo proprio dirlo, quella dell’Uci sul caso Contador. Al ciclista spagnolo sono stati tolti Tour e Giro: la squalifica di 2 anni è anche retroattiva. Il corridore spagnolo potrà tornare a correre solo il prossimo 5 agosto. Si è deciso di dare una sentenza solo sulla presunzione di colpevolezza, non su prove certe, sicure. Ci si chiede innanzitutto perché bisogni aspettare tanto tempo per prendere una decisione. E poi, appunto: si può condannare un corridore, un atleta, solo in base a dei dubbi? Non sembra la soluzione ideale per il ciclismo, per tutto lo sport che in questo modo perde credibilità, davanti anche agli occhi stessi dei tifosi che non sanno più cosa dire, come reagire. Tutto questo peraltro senza risolvere il problema doping alle sue radici. Per avere un commento sulla vicenda abbiamo sentito Gianni Bugno, indimenticato campione di ciclismo, nonché Presidente del Sindacato Corridori. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Sig. Bugno, come si comporterà ora in qualità di Presidente del Sindacato Corridori dopo questa decisione dell’Uci sul caso Contador?
Devo accettare questa decisione, non posso far altro, anche se non sono per niente d’accordo.
Il tribunale internazionale e il tribunale spagnolo hanno preso due decisioni diverse, ed è passato anche tanto tempo. Come è possibile superare questi problemi a livello giudiziario?
E’ veramente una situazione paradossale. Non è una cosa buona lasciar passare così tanto tempo, ma è prassi che sia così perché l’Uci doveva esaminare tutta questa vicenda. Ma poi non capisco: si dà un giudizio retoattivo sulla vicenda di Contador. Non era meglio far partire la pena da adesso? E soprattutto perché togliere un Giro a Contador quando in quella corsa l’accusa verso di lui riguarda una cosa che non sussisteva per niente? Semmai era più giusto togliergli solo il Tour. No, non sono d’accordo: mi sembra tutto assurdo, veramente assurdo.
E poi: si è presa una decisione solo sulla presunzione di colpevolezza di Contador?
Questo poi è il culmine di questa vicenda. Si può accusare un atleta solo sulla presunzione di colpevolezza, senza avere delle prove certe? E l’Uci sostiene di aver individuato un corridore che non rispetta le regole: mi sembra proprio che stiano sbagliando di grosso.
Il suo parere personale qual è? Contador è colpevole o innocente?
In questo caso sono innocentista. Se non ci sono prove, si può forse accusare e punire un corridore come Contador in questo modo?
Contador poi ora dovrà ricominciare tutto daccapo…
Purtroppo è così.
Cosa devono provare Andy Schleck e Scarponi, vincitori di un Tour e di un Giro a tavolino?
Certo non è bello vincere in questo modo. Sarebbe molto più esaltante vincere in gara, non a tavolino.
Si può fare qualcosa perché non si ripetano casi come quelli di Contador?
Penso che sia necessario cambiare il modo di procedere dei regolamenti. Non si può aspettare tanto tempo e poi decidere in questo modo, senza avere delle prove certe e danneggiare così un atleta in questo modo.
(Franco Vittadini)