L’Italia del tennis femminile insegue ad Ostrava la quinta finale in 7 anni nella Federation Cup (tre i successi, nel 2006, 2009 e 2010). Lo farà in questi due giorni, contro la Repubblica Ceca campione uscente, che sarà una squadra difficilissima da battere. Se non altro perché tra le sue fila gioca Petra Kvitova, vincitrice del torneo di Wimbledon nel 2011 e numero 3 del mondo. La Kvitova non gioca scende in campo dal torneo di Miami di un mese fa, ma vanta un incredibile record aperto di 27 vittorie consecutive in match indoor. Una superficie peraltro non esattamente ideale per la nostra nazionale. Il primo incontro sarà quello di Francesca Schiavone contro Lucie Safarova. Poi Sara Errani, in grande spolvero, sfiderà Petra Kvitova. Domenica alle 11 invece, scenderanno in campo Schiavone contro Kvitova e poi Safarova contro Errani. A seguire, in caso di risultato di parità, il doppio, per il quale i capitani potranno cambiare formazione fino a mezz’ora prima del match. Errani-Vinci contro Hradecka-Hlavacova potrebbe essere una combinazione interessante, per una rivincita della semifinale degli Australian Open in cui si imposero le due tenniste italiane. Russia-Serbia sarà l’altra semifinale di Federation Cup sul campo dell’Arena Megasport di Mosca. Per parlare di questa sfida, Italia-Repubblica Ceca, abbiamo interpellato in esclusiva Silvia Farina Elia, una delle giocatrici che ha fatto grande la storia del tennis italiano, raggiungendo la posizione numero 11 del ranking mondiale. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net.
Repubblica Ceca-Italia, sfida impossibile?
Siamo sfavorite, ma possiamo giocarci le nostre chances.
In questo momento, la Kvitova può considerasi imbattibile?
Diciamo che molto probabilmente i due punti con la Kvitova li perderemo, poi è anche vero che lei non ha giocato molto in questo periodo.
Per la qualificazione, meglio puntare sulla Safarova…
Questo è certo, approfittando anche del fatto che la Safarova non è un cuor di leone e potrebbe soffrire molto la pressione che gli toccherà in questo match. Un fattore che potrebbe favorirci.
Il doppio può essere alla nostra portata?
Vinci-Errani sono la coppia numero 3 al mondo. Basta dire questo per capire le possibilità di vittoria che avremo nel doppio, e che dovremo cercare di sfruttare.
Giusto quindi puntare su questa coppia?
Oltre a essere la coppia numero 3 del mondo si è visto con quale facilità hanno battuto Pennetta e Schiavone (alla finale del torneo di Barcellona, ndr). Per cui sì.
Quanto possiamo puntare su Francesca Schiavone, che sta vivendo una momento difficile?
Diciamo che visto che la Pennetta non sta bene, puntare su Francesca era una scelta obbligata.
La superficie veloce indoor favorirà le nostre avversarie?
Sì: questo purtroppo è un dato di fatto.
Su cosa possono puntare le nostre ragazze, oltre che sulle qualità tecniche, per arrivare in finale?
Sul fatto di essere squadra, di poter concentrarsi su questo appuntamento nel modo giusto. Del resto, la nostra nazionale di tennis femminile ha dimostrato in questi anni di essere molto competitiva e di saper raggiungere spesso grandi traguardi.
Cosa può spingere invece le ragazze ceche?
Per loro in ogni caso sarà un appuntamento importante, e sicuramente il fatto che la Kvitova ha vinto Wimbledon ha aumentato l’interesse verso il tennis, in una nazione che non ha più un grandissimo campione dai tempi di Lendl.
Dobbiamo dunque aspettarci una grande spinta dal pubblico avverso?
Vorranno sicuramente sostenere fino in fondo la loro nazionale. Certo la Federation Cup, come la Coppa Davis, è una competizione molto particolare, che sfugge ad ogni pronostico e situazioni come il fattore campo.
(Franco Vittadini)