Capolavoro. Non ci sono altre parole per definire la vittoria di Christof Innerhofer nella discesa libera di Wengen, sulla leggendaria pista del Lauberhorn. La gara più lunga del calendario ha esaltato una volta di più le straordinarie qualità del campione azzurro, che ha pennellato con incredibile maestria tutti i passaggi più delicati del tracciato che si snoda alle pendici dell’Eiger, recuperando anche il ritardo che nella parte alta aveva accumulato dagli specialisti della scorrevolezza. Ma dal quarantesimo secondo di gara in poi non c’è stata storia: troppo superiore Innerhofer rispetto a tutti i suoi rivali, quando il talento nato il 17 dicembre 1984 non è tormentato dal mal di schiena ha davvero pochi rivali. Per l’Italia si tratta del primo successo da queste parti dai tempi di Kristian Ghedina, mentre in questa stagione memorabile va ad aggiungersi ai trionfi dello stesso Christof a Beaver Creek e di Dominik Paris a Bormio. A proposito di Paris, anche la sua prova è da considerarsi positiva su una pista che il più giovane azzurro non riesce ancora ad amare: quindi è un undicesimo posto da salutare con piacere il suo, anche se oggi tutti gli occhi sono per il campione del Mondo di Garmisch 2011, che ottiene il suo quinto successo in Coppa del Mondo, terzo in discesa. Solo due avversari hanno saputo contenere il ritardo sotto il secondo, cioè gli austriaci Klaus Kroell (l’unico che ha davvero impensierito Innerhofer) e Hannes Reichelt, mentre purtroppo bisogna registrare una brutta caduta per il norvegese Aksel Lund Svindal, che comunque resta leader della classifica di specialità, proprio davanti all’azzurro. Ora le speranze per i Mondiali di Schladming sono davvero alte, anche se va sottolineato che vincere a Wengen è uno di quei risultati che vale di per sé e che impreziosisce la carriera di ogni sciatore: la stagione della velocità azzurra è già memorabile, anche se naturalmente speriamo che possa proseguire così.
Tra le donne invece Cortina d’Ampezzo è stata teatro dell’ennesimo duello fra Lindsey Vonn e Tina Maze. La campionessa americana ha confermato di essere la più forte in discesa libera e ha colto così la vittoria numero 58 di una carriera leggendaria, ma ride anche la slovena: il secondo posto è l’ulteriore conferma del fatto che Tina è il personaggio dell’anno. La Coppa del Mondo è di fatto già sua, e ormai anche nelle discipline veloci sale sul podio con costanza. Al terzo posto si è piazzata Leanne Smith, che completa il trionfo Usa. Per l’Italia invece luci e ombre: c’è gioia per il settimo posto di una ritrovata Elena Fanchini, ma anche delusione per l’errore che ha costretto nelle retrovie Daniela Merighetti, che l’anno scorso aveva tinto d’azzurro l’Olympia delle Tofane. Domani ci sarà il super-G, mentre per gli uomini l’appuntamento sarà con il tradizionale slalom che chiude le gare di Wengen.
1. Christof INNERHOFER (Ita) 2’29”82
2. Klaus KROELL (Aut) a 30/100
3. Hannes REICHELT (Aut) a 76/100
4. Erik GUAY (Can) a 1”15
5. Johan CLAREY (Fra) a 1”17
11. Dominik PARIS (Ita) a 1”56
18. Peter FILL (Ita) a 2”18
20. Werner HEEL (Ita) a 2”30
1. Marcel HIRSCHER (Aut) 855
2. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 747
3. Ted LIGETY (Usa) 676
1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 285
2. Christof INNERHOFER (Ita) 233
3. Klaus KROELL (Aut) 221
1. Lindsey VONN (Usa) 1’38”25
2. Tina MAZE (Slo) a 43/100
3. Leanne SMITH (Usa) a 89/100
4. Marion ROLLAND (Fra) a 1”08
5. Regina STERZ (Aut) a 1”25
7. Elena FANCHINI (Ita) a 1”54
17. Verena STUFFER (Ita) a 2”51
24. Nadia FANCHINI (Ita) a 2”79
25. Francesca MARSAGLIA (Ita) a 2”80
28. Daniela MERIGHETTI (Ita) a 3”09
1. Tina MAZE (Slo) 1414
2. Maria RIESCH (Ger) 744
3. Anna FENNINGER (Aut) 630
1. Lindsey VONN (Usa) 340
2. Stacey COOK (Usa) 211
3. Tina MAZE (Slo) 189
(Mauro Mantegazza)