Shakhtar Donetsk-Roma sancirà il primo verdetto di questi ottavi di finale di Champions League. In diretta tv alle 20:45 ore italiana (21:45 a Donetsk) lo Shakhtar tenterà di stroncare l’impresa della Roma, vogliosa di rimontare il 3-2 patito in casa. Lo Shakhtar Donetsk si presenta all’appuntamento dopo la prima partita del campionato ucraino dopo la pausa invernale, vinta per 1-0 (al 96′) con un gol di Luiz Adriano, già a segno contro la Roma all’andata. La Roma invece dopo il match dell’Olimpico in campionato ha collezionato due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ma stasera è un’altra storia: in Shakhtar Donetsk-Roma il pareggio non è previsto, bisogna vincere. Anzi, stravincere.
Lo Shakhtar Donetsk si presenta all’appuntamento con le assenze di Fernandinho e Kucher, infortunati ed entrambi già assenti nella gara dell’andata, e nessuna assenza per squalifica. Mircea Lucescu c’è da giurarci userà tutta la sua astuzia tattica per difendere una vittoria che in realtà è oro puro, ma non cadrà nella trappola del catenaccio senza se e senza ma, anche perché la sua squadra è molto più adatta a offendere che a difendersi. Ma questo non vuol dire che per la Roma battere lo Shakhtar, al di là dell’impresa, sia cosa facile. A Donetsk lo Shakhtar non perde da ben 54 partite. Cinquantaquattro, se vogliamo anche dare l’idea grafica della lunghezza del periodo. Non è uno scherzo. Quasi certa la staffetta tra Eduardo e Luiz Adriano, con quest’ultimo favorito per partire dall’inizio. Lucescu giocherà con il 4-2-3-1 con Pyatov in porta, Srna, Chygrynskiy, Rakitskiy e Rat in difesa, Hubschman e Gai a centrocampo, Douglas Costa, Jadson e William a sostegno appunto di Luiz Adriano.
La Roma per compiere il miracolo non potrà nemmeno contare su Cassetti e Menez, squalificati, né su Adriano (indisponibile e praticamente in questo momento quasi ex-giocatore giallorosso). Per il resto su qualcuno potrà contare. E questo qualcuno si chiama Francesco Totti. Una conferenza stampa da leader la sua, da strappare applausi e comunque togliere la scena a chiunque. Ne ha per tutti Totti, da Ranieri “non l’ho cacciato io per giocare di più come dice qualcuno” a Montella “secondo me è bravo, perchè cambiarlo a fine stagione?” al modulo “il 4-2-3-1 lo conosciamo bene, certo se un attaccante fatica a fare gol diventa un problema, ma io ora sto bene”. E gli piacerebbe giocare titolare anche contro la Lazio, dopo aver fatto l’impresa con lo Shakhtar Donetsk, sia chiaro. Montella pare quindi intenzionato a lasciare in panchina almeno inizialmente Borriello e a giocare con Doni in porta, Riise, Juan, Mexes, Burdisso in difesa, De Rossi e Pizarro a centrocampo, Vucinic, Perrotta, Taddei a sostegno di Francesco Totti. E ora spazio al campo, Shakhtar Donetsk-Roma sta per cominciare.
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