Terminata la partita all’ olimpico di Roma, con la vittoria dell’ Udinese sui giallorossi per 3 a 2. Partita a senso unico nella prima mezzora con un dominio di possesso e territoriale della Roma, che schiaccia l’ udinese nella sua metà campo. Possesso palla che nonostante il risultato è stato stra-favorevole alla Roma con un 61% a 31% , questo dimostra quanto la forza dei friuliani sia nelle ripartenze velocissime con le sue rapide punte, infatti l’ udinese ha avuto solo 7 minuti di supremazia territoriale contro i 23 della Roma, altro dato che quindi ribadisce l’ andamento della partita, come il dato sui tiri nello specchio, 5 della Roma contro i 7 dell’ udinese, che per quanto lasci il possesso di palla alla roma, trova spazi che i romani non trovano con le ripartenze veloci di pereyra , di natale e maicosuel. Superiore per la Roma è anche il numero degli angoli, 4 a 2. Tutti questi dati dimostrano come la Roma dopo i 30 minuti iniziali di fuoco ha trovato difficoltà nel secondo tempo, con un possesso palla sterile che non portava ad occasioni da gol, mentre i ragazzi di Guidolin sempre pericolosi nelle ripartenze che hanno portato al pareggio prima e alla vittoria poi. Forse tutto sommato un pareggio sarebbe stato piu giusto perchè la Roma ha fatto di tutto per cercare i 3 punti prima e il pareggio poi, e i dati lo dimostrano.
– Tanto spettacolo e ben cinque reti nella sfida dell’Olimpico fra Roma e Udinese, posticipo domenicale che ha chiuso la nona giornata di Serie A. Andiamo ad analizzare in dettaglio i gol nonché le migliori occasioni da rete. Il primo squillo è dei padroni di casa della Roma: all’ottavo minuto di gioco il giovane esterno d’attacco giallorosso, Lamela, vince un contrasto con Armero nell’area di rigore avversaria, ma sbaglia clamorosamente a tu per tu con Brkic, mandando a lato il pallone. Passano tre minuti ed è ancora la Roma a sfiorare il gol: tocca ancora a Lamela che defilato sulla sinistra fa partire un tiro davvero insidioso a cui si oppone l’estremo difensore dell’Udinese in maniera perfetta. Al 19esimo altra occasione giallorossa, ancora una volta capitata sui piedi di Lamela: ottimo cross di Dodo che trova la testa dell’ex River Plate, che sbaglia però clamorosamente a pochi metri dalla porta avversaria. Sul capovolgimento di fronte è l’Udinese a farsi vedere per la prima volta dalle parti di Stekelenburg: Pereyra prova a verticalizzare per Di Natale, la palla viene respinta da Marquinhos ma torna sui piedi del brasiliano che tira trovando però l’ottima opposizione dell’estremo difensore giallorosso. Passano 120 secondi e la Roma trova il vantaggio con Lamela, il più in palla dei suoi in questi primi 20 minuti di gioco: il giovane albiceleste a tu per tu con Brkic è bravo a beffare il portiere bianconero trovando l’angolo giusto. Al 24esimo arriva il raddoppio della Roma e la conseguente doccia gelata per l’Udinese: Totti innesta Osvaldo che mette in mezzo una splendida palla ancora una volta per Lamela che batte Brkic colpendo di testa in tuffo: quinta rete stagionale per El Coco e micidiale 1-2 dei padroni di casa capitolini. Al 30esimo la compagine di Guidolin prova a reagire e lo fa con il solito Di Natale, che smarcato ottimamente di tacco da Lazzari si trova a tu per tu con Stekelenburg, bravo a respingere il tiro del capitano campano. Sul calcio d’angolo susseguente i bianconeri accorciano le distanze: Domizzi supera con freddezza il portiere della Roma trovando la rete del due a uno. L’Udinese sembra rinvigorito dalla marcatura e un minuto dopo Lazzari sfiora il gol del pareggio: cross del fantasista friulano che con una traiettoria beffarda rischia di superare Stekelenburg, ma il tiro viene deviato ottimamente da un attento Marquinhos. Al 36esimo Di Natale spreca nuovamente sbagliando da pochi metri. Al 41esimo i giallorossi si riaffacciano dalle parti di Brkic: questa volta è Osvaldo che dopo una bella azione Totti-Pjanic, fa partire un tiro sventato ottimamente dal bianconero. Si conclude così un primo tempo davvero spettacolare e ricco di occasioni. Inizia il secondo tempo e l’Udinese, dopo cinque minuti, agguanta il pareggio: al 50esimo tocca finalmente a Di Natale gonfiare la rete correggendo un tiro di Armero, dopo che lo stesso capitano bianconero aveva sbagliato a tu per tu con Stekelenburg. Al 55esimo ancora gli ospiti friulani: calcio di punizione di Lazzari, uno dei migliori dell’incontro; il cross trova la testa di Angella ma la palla è respinta in maniera precisa dal portiere capitolino. Al 65esimo tocca alla Roma sfiorare il terzo gol: splendida palla di Pjanic per Osvaldo che di prima colpisce la palla senza però trovare lo specchio della porta. Al 68esimo ci prova anche De Rossi: il centrocampista si inserisce da dietro e con un tiro esterno tenta il gol ma la palla finisce di poco a lato di Brkic. Al 72esimo è Maicosuel a tentare il terzo gol: pasticcio clamoroso della retroguardia della Roma, l’ex Botafogo prova ad approfittarne ma sbaglia al momento del tiro. Al 76esimo si fa vedere Totti: tiro chirurgico da fuori area che finisce di poco a lato del palo della porta di Brkic. Al 78esimo è ancora Osvaldo ad andare vicino al terzo gol: ottima azione giallorossa con la palla che finisce all’argentino dopo cross del solito Lamela, ma la sfera non gonfia la rete. All’85esimo calcio di rigore per l’Udinese dopo fallo di Castan su Pereyra: sulla palla va Di Natale che con un magico cucchiaio batte Stekelenburg. Si chiude così il match con il risultato di 3 a 2 in favore dei bianconeri: gara spettacolare che ha visto la solita Roma splendida in fase offensiva ma troppo pasticciona in difesa.
Zeman con tono polemico commenta cosi la partita: “Il rigore?Dopo averlo rivisto più volte penso di poter dire che il fallonon c’era.Giornata sfortunata per gli arbitri?Sicuramente sì,dicono che non decidono il campionato ma secondo me lo fanno. Anche sul primo gol secondo me c’era una spinta di Osvaldo, sapevamo che l’Udinese gioca bene in contropiede ma non siamo riusciti a impedirglielo.Se guardo la prima mezz’ora non sono proprio preoccupato, vedo una squadra che gioca un buon calcio. Ci manca la concentrazione per tutti i 90 minuti, non riusciamo a gestire la gara per tutta la sua durata. C’era anche lo sputo di Armero su Tachtsidis, sono cose decisive che l’arbitro non ha valutato correttamente. Umore contrario per il suo avversario Guidolin felice della vittoria e della reazione dei suoi, e si coccola anche il suo numero 10: “Dopo l’uno-due di Lamela non ci credevo più, ma la squadra mi ha smentito subito. Nell’intervallo ci siamo detti che avremmo potuto vincere e cosi’ è stato. Di Natale? Totò non mi sorprende più, anche se non mi aspettavo che facesse il cucchiaio”.