Roma-Genoa finisce 1-0. Sebbene la Roma abbia vinto il 50% delle sue partite con Totti e solo il 33% senza il suo capitano, oggi la squadra di Luis Enrique ha dimostrato, sopratutto nel primo tempo, di essere un’ottima pretendente al terzo posto, giocandosela alla con Napoli, Udinese e Lazio.La partita si mette subito nel verso giusto perchè al 3′ un lancio di Greco dalla meta campo pesca perfettamente in area Osvaldo; l’italo-argentino controlla troppo facilmente la sfera e da posizione defilata calcia un destro che si infila in buca d’angolo non lasciando scampo a Frey. Nel proseguo del match la Roma vede più volte la porta come dimostrano i ben 8 tiri nello specchio e in generale tira di più rispetto a un Genoa sufficiente, solo nella seconda frazione. Sul piano del gioco la partita appare equilibrata, con poca differenza nel possesso palla (53% contro 47%) ma a fare la differenza è la concretezza negli ultimi 30 metri: la Roma guadagna 7 corner contro i 3 del Grifone; tira 20 volte contro le 13 dei gialloblu ed è più precisa nel costruire le azioni. I padroni di casa scendono in campo con un assetto compatto che li vede stare nella mediana per poi affondare in velocità, il Genoa perciò riesce pure ad avere la meglio per quanto riguarda il vantaggio territoriale ma ciò che non funziona è la capacità di costruzione. La Roma predilige attaccare sulla sinistra o al centro dove giocano Osvaldo e prima Lamela e poi Bojan; il Genoa cerca la percussione per vie centrali ma si scontra quasi sempre con un ottimo Heinze, oggi il migliore in campo.
Il gol, come detto, arriva poco dopo l’inizio del match in una delle proiezioni offensive giallorosse, orchestrate contrariamente a quanto eravamo abituati a vedere all’inizio del campionato con verticalizzazioni messe in atto da repentini lanci lunghi. E proprio su uno di questi lanci, ad opera di un ottimo Leandro Greco, Osvaldo fa vedere che oggi è la sua serata. Stop in bello stile in posizione leggermente defilata, sterzata palla al piede e tiro a incrociare che si infila proprio là dove nemmeno il balzo felino di Frey riesce ad arrivare. Un gol di pregevolissima fattura a cui poi Osvaldo fa seguire assist di rabona e una rovesciata degna dell’eurogol ingiustamente annullatogli nel girone di andata per un fuorigioco inesistente. Non riesce il gol da cineteca ma la prestazione di stasera rimane da incorniciare. Nel secondo tempo cerca di rispondergli l’attaccante di maggior classe nel Genoa di Marino: Palacio. Il contropiede velenosissimo con cui Palacio di trova a tu per tu con Stekelenburg è da infarto, come la traversa piena colta dall’attaccante rossoblù. La ruota della fortuna, oggi, ha girato così.
– Nel finale Luis Enrique non è pienamente soddisfatto:”Dopo il derby avevo detto che volevo vincere le altre 12 partite che mancavano. Abbiamo cominciato bene, ma pur vincendo non siamo stati al nostro livello. Insomma, un ottimo risultato ma troppi errori. Così non si va lontano”, ha detto il tecnico dei giallorossi che poi ha aggiunto: “Abbiamo perso troppi palloni”.”Abbiamo cominciato molto bene – ha detto il tecnico spagnolo – e il gol, bellissimo, ci regala un grande risultato. Poi abbiamo avuto cinque o sei buone occasioni, ma abbiamo anche fatto troppi errori. La squadra fisicamente sta bene, ma dobbiamo migliorare il gioco perché così non si va lontano”.Parole di fiducia da parte di Osvaldo: “Al terzo posto crediamo. E sennò che facciamo, annamo tutti a casa?”: questo il commento molto “romano” di Osvaldo, attaccante giallorosso e autore del gol vittoria della Roma sul Genoa. “Ci tenevo a segnare, perché questo 2012 era cominciato male”. Marino ai microfoni appare parzialmente contento nonostante la sconfitta: “Sono soddisfatto della prestazione, del risultato ovviamente no. Peccato, non abbiamo fatto male – ha dichiarato il tecnico rossoblu a ‘Sky Sport’ -. Rispetto ad altre occasioni non ci siamo disuniti dopo lo svantaggio iniziale, abbiamo reagito creando anche qualche palla-gol. Abbiamo rischiato sulle offensive della Roma, però ce la siamo giocata fino alla fine. Questo è sinonimo di crescita, mi fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Molti giocatori, come ad esempio Gilardino e Veloso, stanno ritrovando la forma migliore dopo l’infortunio e ci daranno una grossa mano in futuro. (Giorgio Davico – twitter: @ginovico)