Marc Marquez
e Valentino Rossi, ci risiamo. Il campione del mondo di MotoGp è tornato a parlare dei rapporti tesi con il pilota della Yamaha, lasciando intendere che certe ruggini nella nuova stagione potrebbero riaffiorare, anche se vorrebbe mettere una pietra sul passato e voltare pagina. «Tendere la mano a Valentino Rossi? No, l’ho già fatto. Sono gesti che si fanno una volta e basta», ha dichiarato il motociclista spagnolo nell’intervista rilasciata a Marca. Ma il Cabroncito ha assicurato di non portare «alcun rancore» per il “Dottore” e ha colto l’occasione per spendere anche parole positive per il suo rivale: «Ammiro quello che sta facendo e mi piacerebbe fare altrettanto, arrivare a 40 anni ed essere ancora uno dei favoriti per il titolo. Ogni pilota lo sognerebbe. Per me sarà uno dei rivali in pista». Dal canto suo, Marquez sta recuperando dall’intervento alla spalla. «Sto migliorando ma temo di non arrivare al meglio in Qatar».
MARQUEZ E LE RIVALITÀ CON VALENTINO ROSSI E JORGE LORENZO
Marc Marquez
spera di essere al top della forma per il Qatar, invece è certo di non poterlo essere per i test in Malesia. «Spero di essere almeno al 90% a Losail. Ma andiamo passo per passo, è un recupero più lungo di quanto mi aspettassi», ha raccontato il pilota della Honda nell’intervista rilasciata a Marca. Chi pensa che il primo rivale sarà Valentino Rossi si sbaglia: lo spagnolo ha fatto il nome del connazionale Jorge Lorenzo, che peraltro troverà nel suo stesso box. «Sarà velocissimo e si adatterà in fretta alla Honda. Lotterà per il titolo o comunque per vincere delle gare, sarà sicuramente il mio primo rivale nella corsa al Mondiale». Ma del resto ogni stagione è una nuova sfida. Nei giorni scorsi si è parlato di una possibile guerra interna nella Honda, ma Marquez assicura di avere un buon rapporto con Lorenzo, come con Pedrosa. «Anche con Pedrosa c’è stato di tutto, abbiamo avuto le nostre tensioni ma fuori dalla pista andavamo d’accordo». E così sarà con Lorenzo: «Con Jorge ho un buon rapporto, anche dopo Aragon ci siamo sentiti e non è successo nulla. La regola numero uno è che il compagno di squadra è il primo avversario da battere, se ci saranno contrasti resteranno sulla pista».