E’ un canestro di Curtis Jerrels a un secondo dalla sirena a regalare all’Olimpia gara-7 di finale scudetto del campionato di basket Lega A. Al PalaEstra Montepaschi Siena-EA7 Emporio Armani Milano finisce 72-74: si torna al Forum per la partita decisiva di una serie bellissima, si giocherà domani sera e a questo punto la squadra di coach Luca Banchi torna favorita avendo ripreso l’inerzia in mano. La Mens Sana è a pezzi: la prima domanda che bisogna porsi è se saprà risalire dal baratro in cui è sprofondata. Aveva vinto lo scudetto, si trova a dover giocare una bella in trasferta contro una squadra che è più forte di lei. Partiamo dalla fine: siamo 72-72 e Siena ha la palla in mano, perchè l’ex MarQuez Haynes (22 punti) ha impattato il punteggio e Milano non ha trovato di meglio da fare che commettere sfondamento con Samardo Samuels su Tomas Ress. Non si può comunque andare fino in fondo; il possesso premia un tiro di Matt Janning, ma la palla beffardamente gira su un ferro che dovrebbe essere amico ed esce. Rimbalzo Olimpia, Jerrels si limita a palleggiare e poi tira: canestro, il secondo di una partita da 4 punti con 2/5 al tiro. Una beffa per tutto il popolo mensanino, mentre Milano va in paradiso e adesso, come ce l’aveva Siena, ha il tricolore in mano. La partita è stata bella e intensa: l’Armani è scappata via subito e stavolta è stata la Montepaschi a dover inseguire. Othello Hunter (18 punti e 8 rimbalzi) ha fatto impazzire Samuels mandato subito in panchina con due falli (chiuderà con 2 punti e 4 perse), ma l’Olimpia ha un Alessandro Gentile finalmente ritrovato (23 punti, 7 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist) e ritrova anche qualche protagonista che si era perso, come Gani Lawal che sfiora la doppia doppia (10 + 9). Il terzo quarto si apre con l’Armani avanti di 8, eppure lì qualcosa si rompe: Siena apre un parziale di 11-0 con la tripla di Haynes che vale il sorpasso clamoroso. Sembra che, con cinque minuti e spiccioli sul cronometro, sia la resa per l’Olimpia: Hackett sbaglia scelte in attacco (4 punti e 2 perse, anche 3 assist) ma la Mens Sana ha dato tutto e non uccide partita e serie, così Melli piazza la tripla del controsorpasso e Gentile torna in gara mettendo canestri vitali. Si arriva al gran finale, di cui sopra; quello vero, che assegnerà lo scudetto, non si farà attendere a lungo.
Dopo la sconfitta in gara 5 al Forum (68-72) in quanti avrebbero scommesso che l’Olimpia Milano avrebbe vinto a Siena, portando la finale scudetto alla settima partita? Pochi. Nessuno, poi, si sarebbe aspettato un epilogo del genere: da sogno per i cuori biancorossi e da incubo per i quelli della mens sana, che già devono sopportare il fallimento societario della loro squadra. Partita tirata, che Milano ha condotto per larghi tratti, salvo poi subire la rimonta (da -11) della Mens Sana. A circa 16 secondi dalla fine Matt Janning ha la palla per portare Siena in vantaggio ma il suo tiro entra ed esce dal ferro: 72-72 e rimbalzo da leone di Moss che tocca la palla verso Melli, che la consegna a Curtis Jerrels. L’americano non la passa a Gentile (gran gara la sua, chiusa con 23 punti): vuole tirare lui. Uno contro uno con Haynes – suo compagno di squadra a inizio stagione, prima dello scambio con Hackett – e pennellata mancina: solo rete. Giocatori e panchina di Milano esplodono, come il petto di tutti i tifosi delle scarpette rosse. Commovente saluto finale del popolo senese alla sua squadra, che venerdì al Forum cercherà di scrivere l’ultima pagina di un libro già fantastico.
Della finale scudetto del campionato 2013-2014 di basket Lega A si gioca questa sera alle ore 20:30. Al PalaEstra Montepaschi Siena-EA7 Emporio Armani, che potrete seguire su Rai Sport 2 ai canali 58 del digitale terrestre o al 288 del satellite, con la telecronaca di Maurizio Fanelli e il commento tecnico di Stefano Michelini; lo streaming video è garantito dal sito della Rai www.rai.tv. Non mancheranno poi gli aggiornamenti con il live score e il play by play del sito della Lega (www.legabasket.it), Lega che mette a disposizione anche l’account di Twitter @LegaBasketA. Sui social network inoltre abbiamo le pagine ufficiali delle due società: Olimpia Milano e Msb Tv – Entra nel pianeta Mens Sana su Facebook, @OlimpiaEA7Mi e @MensSanaBasket su Twitter. Gara-6 mette in palio il primo match point; essendo arrivati due giorni fa al 2-2 era inevitabile, ma la vera sorpresa è che la possibilità di chiudere e vincere il tricolore ce l’ha la Mens Sana. Che era partita 0-2 perdendo i primi due episodi della serie al Forum, ma poi ha saputo ritrovare il gioco collettivo e le motivazioni, ha scovato un protagonista diverso a serata ed è riuscita a ribaltare tutto, cogliendo una vittoria fondamentale in Lombardia due sere fa. Peggio che vada, la Montepaschi tornerà a Milano sul 3-3 con la possibilità di cogliere un altro successo esterno; bene che vada, sarà campione d’Italia per l’ottavo anno consecutivo. Poi, parleranno i tribunali: inevitabile che queste emozione per i toscani non torneranno più, ma intanto si può festeggiare ancora sul campo. L’Olimpia invece ha le spalle al muro: forse nemmeno nei suoi incubi peggiori avrebbe immaginato di trovarsi a questo punto, ad un passo dal perdere uno scudetto che nei pronostici della vigilia era quasi già assegnato e che aveva preso decisamente la strada della Lombardia dopo le prime due partite. Luca Banchi ha parlato della mancanza di mentalità e di una pressione che ha schiacciato i giocatori; si dice anche di uno spogliatoio spaccato e di una tensione latente all’interno del gruppo, con Alessandro Gentile e il grande ex della serie Daniel Hackett (uno dei tanti) che avrebbero contestato il minutaggio concesso loro in gara-4. Bisogna vincere per mantenere vive le speranze; in caso di sconfitta sarebbe un fallimento e si aprirebbero i processi del post-stagione, con possibile cambio di allenatore (Ettore Messina?) e tutto il resto. Ma intanto l’Armani ha la capacità di tirarsi fuori da questa situazione: del resto ha già vinto tre volte a Sassari nel corso della serie di semifinale e quindi sa come si fa a espugnare un campo difficile.