E’ possibile che una squadra con 2 su 25 da tre riesca a giocarsela punto a punto fino alla fine con la sua avversaria in una finale scudetto? La risposta è si, in una partita a tratti molto bella e nei momenti chiave abbastanza pasticciata da ambo le parti. La Grissin Bon priva di Lavrinovic tarantolato in panchina riesce a spuntarla proprio nei secondi finali, buttando al vento diverse situazioni favorevoli – e non solo per merito dell’avversario. Una partita che si è conclusa alla “lotteria” dei tiri liberi con una sorta di extratime combattuto con astuzia tattica e agonismo da ambo le parti. Tiri liberi, time-out, tiri liberi, time-out gli ultimi trenta secondi di gioco sono stati infiniti. Alla fine, il risultato è stato Reggio Emilia 71, Sassari 67
Come volevasi dimostrare, pur essendo in completo blackout da tre la Dinamo Sassari è vivissima e ha giocato un terzo quarto, almeno fino agli ultimi quattro minuti, devastante. La partita si è via via incendiata, Sassari è arrivata anche al pareggio, fino al fallo tecnico comminato a Menetti a meno di 30 secondi dalla fine che ha scatenato il putiferio. In campo è voltato di tutto e la partita è stata sospesa per alcuni minuti. Una situazione francamente indegna di una finale scudetto in una partita divertente ed equilibrata. Perfino Dyson aiuta i ragazzi del bordocampo della Grissin Bon a pulire per terra. Le percentuali al tiro sono pietose se guardiamo i tiri dalla distanza (Sassari ne ha messe 0 su 17), mentre la Grissin Bon 8 su 23 e per quanto riguarda i tiri da due 11/22 per la Grissin Bon, 22/34 per Sassari. Miglio r realizzatore della gara Sanders 14, per Reggio Emilia Silins con 11. Lavrinovic ha un problema al polpaccio, quasi impossibile rivederlo in campo
A poco serve la tattica dei time-out di coach Sacchetti, che capisce fin dai primissimi minuti del secondo quarto che tira una brutta aria. Reggio Emilia prende agevolmente il largo a suon di triple di Silins e Polonara, con Kaukenas che dopo troppi errori dalla distanza riesce anche lui a sbloccare il tabellino. Un disastro da tre la Dinamo. Uno zero campeggia ancora nonostante i 12 tentativi effettuati. Lavrinovic aveva provato a corricchiare a bordo campo, per poi rifugiarsi negli spogliatoi e tornare in panchina con lo sguardo tipico di chi vorrebbe, ma sa che nella mischia non ci torna più. La Dinamo si affida a Lawal (in doppia cifra) e Sanders (Brooks di sostanza e positivo, ma non spadroneggia), con un Sosa spaesatissimo fino a qui. Nonostante tutto il discreto recupero di fine quarto ricuce un po’ lo strappo e – attenzione – non è bugiardo. Il fuoco cova sotto la cenere di Sassari, la Grissin Bon manca un po’ di cattiveria e queste cose solitamente si pagano
Bell’avvio di questa gara 5 delle finali scudetto tra Reggio Emilia e Sassari, con i padroni di casa che fanno capire di essere una squadra più salta psicologicamente rispetto a quella dominata dalla Dinamo nell’ultimo incontro. Il “fattore casa” è comunque evidente e l’atmosfera è caldissima. Nonnostante un Dyson in grandissimo spolvero e un Brooks che prima di essere arginato ha fatto proprio male, la Grissin Bon limita i danni a rimbalzo e lavora meglio sugli extrapossessi con un Kaukenas sempre di altissimo livello e un Polonara estremamente efficace. Due i momenti chiave del primo quarto per la Grissin Bon, l’infortunio di Lavrinovic, che esce facendo pensare malissimo i supporter degli emiliani, e un Della Valle che spara una tripla prendendo pure fallo in un momento chiave della partita. Sassari è sempre pronta a esplodere e Reggio Emilia cerca di fare molta rotazione nei suoi momenti migliori per riparmiare il fiato. La lotta è durissima, il punteggio per ora 18-15, merito della “bomba” di un caricatissimo Della Valle
Reggio Emilia-Sassari, gara-5: andiamo a scoprire qualche numero emerso dalla sfida precedente che ha visto la Dinamo impattare la serie di finale scudetto sul 2-2. Uno dei grandi protagonisti è stato David Logan; in gara-3 aveva sfiorato il record di triple a bersaglio, in gara-4 invece ha allungato in testa alla classifica dei marcatori in questa edizione dei playoff, toccando quota 203 punti (la media è 12,7). Non solo: ha toccato quota 37 partite (su 44 stagionali) in doppia cifra e con gli 11 punti messi a segno nella vittoria per 94-90 ha raggiunto quota 1001 punti tenendo conto di tutte le manifestazioni giocate dal Banco di Sardegna nel 2014-2015.
Il rendimento degli esterni di Sassari è vitale per le sorti di questa finale scudetto. Basti pensare alle cifre raccolte fino a qui: nelle due gare giocate a Reggio Emilia e perse nettamente Jerome Dyson e Edgar Sosa avevano combinato per 9 punti con 4/17 dal campo (gara-1) e 10 punti con 4/22 dal campo (con zero punti di Dyson). Nelle partite interne, che Sassari ha invece vinto impattando la serie, i due hanno avuto ben altre cifre. In gara-3 29 punti con 11/23 al tiro, in gara-4 35 punti con 12/26 dal campo (per Dyson 28 punti e il 50%). Se a loro si aggiungono le costanti David Logan e Rakim Sanders allora il Banco di Sardegna può sperare nel colpo grosso; ovviamente sono molto importanti anche le percentuali da 3 punti, nel terzo episodio della serie la Dinamo ha tirato con il 10/29 da oltre l’arco (34,5%) e quando la precisione è aumentata è cambiata del tutto l’inerzia della partita, non a caso il quarto periodo da 33 punti è stato generato dal 50% da 3 (5/10, ma soprattutto un “one man show” di David Logan che ha tirato 5/7 e realizzato 19 punti in 10 minuti).
Si torna al PalaBigi per il quinto episodio della serie della finale scudetto del campionato di basket Lega A 2014-2015. La situazione è in perfetta parità: 2-2, senza che nessuna squadra sia riuscita a prendersi una vittoria esterna. Significa che il fattore campo sorride ancora alla Reggiana, che tiene stretta la possibilità di andare a giocarsi l’eventuale gara-7 in casa; per di più se andiamo a vedere i punteggi e le dinamiche delle due partite potremmo dire che la Grissin Bon al PalaBigi ha dominato in lungo e in largo, mentre il Banco di Sardegna al PalaSerradimigni ha rischiato di perdere in entrambe le occasioni e se oggi Reggio avesse già lo scudetto cucito sulle maglie non sarebbe forse clamoroso.
Eppure la Dinamo ci crede; e ci crede proprio in virtù di come sono maturate le due vittorie casalinghe. In gara-3 un parziale di 0-16 aveva fatto sprofondare i sardi a 13 punti di svantaggio, prima di una clamorosa rimonta nel quarto periodo e la vittoria (sia pure con il brivido); in gara-4 è accaduto il contrario, Sassari è partita fortissima e al 30’ aveva un vantaggio di 12 punti che però si è fatta mangiare nel quarto periodo, con la tripla di Ojars Silins (17 punti e sempre più un fattore nella serie) che ha mandato tutti all’overtime. Dove però Reggio non ha tenuto il ritmo, finendo per perdere.
In questa gara-4 la Reggiana ha avuto 25 canestri assistiti (8 del solito Andrea Cinciarini, ma anche 6 per Achille Polonara e Rimas Kaukenas) ma è andata sotto a rimbalzo (40-50, Shane Lawal ancora fantastico con 14) ma ha tirato malissimo da 3 punti (17,2%) laddove Sassari ha finalmente ritrovato la sua mano (42,4%). I 28 punti di Jerome Dyson sono la notizia più bella per Meo Sacchetti, perchè il playmaker stava soffrendo nella serie e invece ha chiuso anche con 4 rimbalzi e 7 assist, aiutando a entrare in ritmo i vari Rakim Sanders (19) e David Logan (11 tirando male, ma come sempre punti pesanti).
Per la Grissin Bon il problema è saper ripartire: i 16 punti (con 7 rimbalzi) di Polonara, i 20 di Darjus Lavrinovic e i 14 di Cinciarini ci dicono di una squadra che non ha problemi a trovare la via del canestro, ma sappiamo bene che nel basket l’inerzia può passare di mano anche grazie a piccoli dettagli e dunque le due vittorie del Banco di Sardegna, soprattutto quella di gara-3 quando Reggio aveva partita e scudetto in mano, potrebbero aver minato alcune delle certezze della squadra di Max Menetti che fino a quel momento stava girando tantissimo e non mostrava alcun segno di declino o di stanchezza. Gara-5 rischia di essere decisiva: una vittoria consegna in ogni caso un match point, ma se per Reggio si tratterebbe di centrare il tricolore in casa per Sassari farebbero tre affermazioni consecutive, dettaglio certamente da non sottovalutare.
La diretta tv di Reggio Emilia-Sassari gara-5 sarà trasmessa da Rai Sport 1, canale che trovate al numero 57 del vostro telecomando ma che è accessibile anche dal pacchetto Sky, precisamente al numero 5057; in chiaro per tutti, e senza costi aggiuntivi, sarà disponibile anche la diretta streaming video sul sito della Rai che trovate all’indirizzo www.rai.tv. A proposito del web, il tabellino con le statistiche e il play-by-play di gara-5 della finale scudetto è disponibile sul sito della Lega www.legabasket.it; e non mancate di visitare e consultare per ogni informazione le pagine che le due società offrono sui social network, in particolare Facebook e Twitter. Per la Grissin Bon abbiamo gli account facebook.com/Pallacanestro-Reggiana e @PallacReggiana, per il Banco di Sardegna ci sono invece i profili facebook.com/dinamosassariofficial e @dinamo_sassari.