L’Italia lascia gli Europei basket 2017 ai quarti di finale: troppo forte la Serbia che si impone per 67-83 e vola in semifinale dove venerdì sfiderà la Russia. La nazionale di Sasha Djordjevic parte forte anche all’inizio del terzo periodo non avendo intenzione di far rientrare l’Italia; di fatto gestisce i ritmi per non far correre la nostra nazionale e riesce a mantenere il suo vantaggio che oscilla sempre, indicativamente, tra i 9 e i 12 punti. L’ultimo quarto si apre con la Serbia avanti di 11 lunghezze (48-59); Gigi Datome e Marco Belinelli provano a non mollare e ci tengono agganciati con canestri di qualità, Paul Biligha fa il suo ed è attivo anche nella metacampo offensiva ma la Serbia trova punti importanti con Bogdan Bogdanovic e un ispirato Dragan Milosavljevic, potendo anche pescare dalla sua infinita panchina per sopperire ai problemi di falli (arriva il terzo di Ognjen Kuzmic). In più Boban Marjanovic è una montagna che non si sposta mai e sotto canestro detta legge; i punti da rimbalzo offensivo scavano un solco di fatto decisivo tra le due nazionale e ancora Milosavljevic fa +13 (54-67) con l’ottavo punto della sua partita (lay-up rovesciato) cui risponde Marco Belinelli con la tripla (14 punti per il numero 3 dell’Italia). Per quanto gli Azzurri si sforzino di rimanere a contatto, anche con le seconde linee (encomiabile il lavoro di Christian Burns) la Serbia rimane concentrata e non molla la presa: Milan Macvan lavora in post e apre spazi, Bogdanovic gestisce alla grande e continuano ad arrivare extra possessi che la nazionale balcanica sfrutta. A 2’23’’ Bodganovic segna con fallo per il ventesimo punto: la Serbia vola 77-61 e di fatto la chiude. Djordjevic va in semifinale e proverà a prendersi il primo titolo europeo per questa nazionale, l’Italia esce a testa alta: per qualcuno non sarebbe nemmeno dovuta arrivare fino a qui e per altri avrebbe potuto centrare la semifinale, resta un Europeo giocato bene e sicuramente onorato al massimo delle possibilità. (agg. di Claudio Franceschini)
INTERVALLO LUNGO: ITALIA IN AFFANNO
L’Italia tiene botta contro la Serbia: dopo 20 minuti il risultato della semifinale è 33-44. Italia in palla: grande avvio (5-0 e 7-2) poi un primo blackout e un parziale di 0-6 che ha portato la Serbia al primo vantaggio della partita. Siamo comunque ampiamente in partita, grazie a una difesa che più o meno ricalca quella già vista contro la Finlandia; adesso bisognerà capire se la produzione offensiva sarà la stessa del primo tempo di sabato o se andrà in scena l’attacco bloccato dei 20 minuti finali. Le premesse sono buone, la palla circola bene sul perimetro e quando la circolazione c’è arrivano anche i tiri ben costruiti, come insegna Nicolò Melli che in apertura di secondo tempo trova la tripla del pareggio (20-20). L’idea di Ettore Messina è quella di non sovraccaricare troppo di falli i suoi lunghi titolari: si vede presto in campo Filippo Baldi Rossi, come già nel Torneo dell’Acropoli risulta complicata la marcatura del gigante Boban Marjanovic che apre spazi per seè e per i compagni, e anche in fase offensiva si soffre. Abbiamo però Daniel Hackett che è un mastino e recupera una palla importante, e Christian Burns che segue a rimbalzo trovando un canestro fondamentale per ricucire un possibile tentativo di fuga serbo. La Serbia va da Marjanovic appena può e in generale domina sotto i tabelloni; quando Milan Macvan segna una tripla centrale la nazionale balcanica tocca il +11 e l’Italia deve fronteggiare la prima grave crisi della serata. Da cui l’Italia prima esce bene (due triple in fila), poi subisce la pressione serba in difesa e uno 0-6 balcanico. La preghiera di Belinelli non entra: siamo sotto in doppia cifra, ma in partita. (agg. di Claudio Franceschini)
COMINCIA ITALIA SERBIA
Siamo tutti pronti a vivere Italia Serbia, che sta per prendere il via: a Istanbul manca solo una partita per chiudere il programma dei quarti di finale agli Europei basket 2017. Spagna e Slovenia sanno già di doversi sfidare nella semifinale di domani; la vincente tra gli azzurri e i balcanici troverà invece la Russia, che come abbiamo visto ha rimontato e battuto la Grecia. Per l’Italia è una missione impossibile? No, per quello che ha fatto vedere in certi frangenti del suo Europeo di basket e per alcuni passaggi a vuoto della Serbia; in più Sasha Djordjevic ha assenze pesanti che a questo livello del torneo potrebbero farsi sentire. Staremo a vedere, di sicuro faremo tutto il tifo possibile anche a distanza per provare a spingere la nazionale italiana di pallacanestro dove non arriva da 14 anni, ovvero da una semifinale europea. Riusciremo nella grande meraviglia di far fuori anche la Serbia, dopo aver eliminato la Finlandia? La risposta la darà il parquet del Sinan Erdem Dome, al quale idalmente passiamo subito la palla che si sta per alzare su questa partita. (agg. di Claudio Franceschini)
RUSSIA IN SEMIFINALE
La Russia è in semifinale agli Europei basket 2017 grazie alla vittoria sulla Grecia per 69-74. Una vittoria inaspettata per come si era messo il primo tempo, nel quale la nazionale ellenica aveva giocato benissimo e messo in serissima difficoltà la Russia: aggrappata a qualche conclusione estemporanea, la nazionale di Sergey Bazarevich aveva salutato come una vittoria il fatto di trovarsi sotto di appena 6 punti giocando così male in attacco e in difesa. Infatti nel secondo tempo l’ha girata, riportandosi a contatto prima dell’ultima sirena e operando il sorpasso nel quarto periodo: c’è tanto di Aleksej Shved, ancora una volta miglior marcatore dei suoi, e tanto anche di Vorontsevich che domina sotto i tabelloni; la Grecia, mai doma, a 12 secondi dal termine si è riportata a un possesso di distanza con la tripla di Nick Calathes, per distacco il migliore dei suoi e alla partita più bella del suo Eurobasket; timeout immediato per la Russia che l’ha chiusa con tiri liberi di Vitaly Fridzon, nel primo tempo il giocatore che aveva tenuto a galla i suoi. Bazarevich festeggia dunque l’insperata semifinale: chi tra Italia e Serbia giocherà contro la sua temibilissima nazionale? Lo scopriremo presto… (agg. di Claudio Franceschini)
INIZIA GRECIA RUSSIA
Siamo finalmente pronti a vivere le partite che chiudono i quarti di finale agli Europei basket 2017. Si parte come detto con Grecia Russia: due nazionali che in pochi si aspettavano di trovare qui, e che invece sono riuscite a qualificarsi eliminando avversarie più quotate. Le assenze ci sono, soprattutto da parte ellenica (non c’è Gannis Antetokounmpo); in più nel corso degli anni entrambe hanno vissuto l’addio alla nazionale (o alla carriera) di alcuni campionissimi come Vassilis Spanoulis, Dimitris Diamantidis e Andrej Kirilenko. Tuttavia i movimenti nazionali sono riusciti a mettere in piedi nazionali competitive, con veterani che tirano ancora la carretta e giovani pronti a subentrare ma già decisivi adesso: sarà una bellissima partita tra due scuole di pallacanestro che hanno fatto epoca, e che sono pronte a riprendersi il tetto d’Europa. Peccato che una debba essere eliminata oggi, ma queste sono le crude regole della competizione: dunque tuffiamoci nell’incandescente atmosfera del Sinan Erdem Dome di Istanbul per vivere appieno questa Grecia Russia, ricordando ovviamente che tra poche ore toccherà all’Italia provare ad aver ragione della Serbia. (agg. di Claudio Franceschini)
L’ALBO D’ORO DEGLI EUROPEI
Stanno per iniziare le partite dei quarti di finale agli Europei basket 2017: dando uno sguardo all’albo d’oro notiamo che, tra le nazionali in campo oggi, l’Italia è insieme alla Grecia quella che ha vinto più volte questo torneo. Gli Azzurri hanno festeggiato nel 1983 e nel 1999, in entrambi i casi in Francia e sempre battendo la Spagna in finale; la nazionale ellenica ha invece vinto nel 1987 e nel 2005, quando aveva sorpreso in finale la Germania. Ha festeggiato una volta la Russia, nel 2007 battendo in finale la Spagna che era padrona di casa; non contiamo i titoli dell’Unione Sovietica, che sono ben 14 con anche tre finali perse e 4 terzi posti, ma quella Repubblica si componeva di altre nazioni oggi indipendenti, tra cui soprattutto la Lituania e la Lettonia. Clamorosamente, non ha mai trionfato la Serbia: anche qui bisogna fare un distinguo, perchè la Jugoslavia si è imposta in otto occasioni, ultima delle quali nel 1997 (back to back con il 1995) quando di fatto era l’unione di Serbia e Montenegro. Invece, da quando i serbi corrono da soli hanno ottenuto solo una medaglia d’argento nel 2009, perdendo contro l’immancabile Spagna. Che questo sia l’anno buono? Noi italiani ovviamente speriamo che la Serbia debba aspettare almeno altri due anni… (agg. di Claudio Franceschini)
COME ARRIVANO GLI AZZURRI
Come arriva l’Italia al quarto di finale degli Europei basket 2017? Ci arriva con dati tutto sommato confortanti, anche se le straordinarie percentuali delle prime partite si sono abbassate. La nostra Nazionale tira con il 47,1% dal campo che è frutto del 51,6% da 2 e del 43,2% dall’arco: questo il segreto della squadra, prendersi buoni tiri e mantenere calda la mano per provare a vincerla da fuori. Sotto canestro infatti paghiamo dazio a un roster poco alto e fisico: i rimbalzi catturati sono appena 32,7 a partita, di questi solo 8,2 sono offensivi ma in ogni caso con le seconde opportunità abbiamo costruito tante fortune, per esempio la vittoria contro la Georgia che ci ha consegnato la Finlandia e non la Slovenia agli ottavi. Commettiamo 19,5 falli di media; deve migliorare Nicolò Melli che spesso ha problemi in questo senso, mentre le palle perse sono 11,2 a fronte di 6,3 recuperi con 3,3 stoppate a partita (Marco Cusin ne ha una di media). La nostra valutazione media, presa sul totale di squadra, è di 76,3; Gigi Datome (14,8) e Marco Belinelli (14,7) i migliori per distacco, così come anche nei punti segnati (32,8 in coppia). A livello di minuti in campo, Belinelli stacca tutti gli altri: 31,5 mentre il secondo è Datome con 29,6 e il terzo (26,9) è Melli. Sopra i 20 anche Pietro Aradori (21,2) e Daniel Hackett (24,7). (agg. di Claudio Franceschini)
ALEKSEJ SHVED, IL PROTAGONISTA
E’ Aleksej Shved il protagonista del giorno agli Europei basket 2017: un giocatore dal talento sconfinato che sta guidando la Russia verso la zona medaglie, contro i pronostici della vigilia. Una guardia di 198 centimetri, che più volte in carriera ha giocato come playmaker: dopo i ruggenti anni in patria (quattro campionati e un’Eurolega con il Cska Mosca), Shved ha provato l’avventura in NBA. Prima con Minnesota, poi a Houston e infine a New York: rispedito al mittente senza aver lasciato troppo il segno, si è rifatto nel Khimki dove gioca dal 2015. Già protagonista di ottimi tornei con la sua nazionale, il numero 1 sta giocando uno straordinario Europeo; tira con il 50% da 2 punti e un pregevole 87% ai liberi e combina per 23,7 punti, 3,2 rimbalzi e 6,7 assist. E’ il giocatore chiave della Russia: prende 15,3 tiri a partita e in questo è l’unico ad andare in doppia cifra e, in una squadra nella quale soltanto tre giocatori oscillano tra le 6 e le 7,3 conclusioni, è quello che ha licenza poetica di inventare e rompere gli schemi, cercando la giocata personale. Sarebbe comunque un errore dire che la Russia è solo Shved: anche la Grecia dovrà imparare subito la lezione per non sottovalutare questa nazionale. (agg. di Claudio Franceschini)
LE PARTITE DEL MERCOLEDì
I quarti di finale agli Europei basket 2017 si concludono oggi: mercoledì 13 settembre al Sinan Erdem Dome di Istanbul vivremo Grecia-Russia (ore 17:45) e Italia-Serbia (ore 20:30). E’ il giorno degli Azzurri, il giorno in cui scopriremo se abbiamo le carte in regola per provare a vincere gli Europei o se invece, ancora una volta come accaduto nelle ultime due edizioni, dovremo accontentarci di aver raggiunto le prime otto del Vecchio Continente senza riuscire ad andare più in là. E’ però anche il giorno in cui una tra Grecia e Russia volerà in semifinale: le premesse della vigilia non accreditavano troppi favori ai russi, mentre gli ellenici avevano giocato un girone pessimo rischiando l’eliminazione. Eppure eccole qui, entrambe in corsa e dopo aver eliminato due super favorite per le medaglie: ennesimo segnale che a Eurobasket non si procede mai per percorsi dritti e scontati.
GRECIA RUSSIA
Arrivare ai quarti avendo fatto fuori, rispettivamente, Lituania e Croazia la dice lunga su quanto competitive possano essere queste due nazionali: la Grecia alla vigilia del torneo era data in zona medaglie, ma si è presentata senza Giannis Antetokounmpo e con Spanoulis e Diamantidis ormai lontani nel ricordo. Eppure, dopo aver patito le pene dell’inferno nel primo turno, sono tra le otto regine: la vittoria contro la Lituania ha dimostrato come questa squadra possa accendersi e cavalcare la sua grande fisicità, sfruttando il talento sugli esterni di Sloukas e Calathes e la sterminata intelligenza cestistica di Giorgos Printezis. Occhio però alla Russia, che ha demolito la Croazia: non sarà una nazionale piena di talento e ha un quintetto magari poco tradizionale, ma gioca benissimo, è tostissima dal punto di vista fisico e ha in Alex Shved un giocatore che si era un po’ perso per strada ma in questi giorni è in assoluto stato di grazia. Se tiene lui, la Russia ha la possibilità di andare anche fino in fondo; decisivi però saranno i contributi degli altri, che dovranno portare il loro mattone alla causa.
ITALIA SERBIA
E’ il momento della verità: dentro o fuori per Ettore Messina, che comunque vada abbandonerà la Nazionale e vuole darle una grande gioia. La Serbia parte favorita: sarebbe inutile dire il contrario anche considerando le loro assenze, e questo forse può toglierci la pressione del dover vincere ad ogni costo. Noi siamo cresciuti di partita in partita: lo abbiamo fatto battendo chi dovevamo battere e superando bene il blackout occorso con la Finlandia, quando uno sciagurato terzo quarto ha rischiato di gettare alle ortiche la meraviglia del primo tempo. Abbiamo le armi per vincere e lo abbiamo dimostrato anche e soprattutto nella sconfitta di misura contro la Lituania; dovremo rimanere incollati nel punteggio, limitare possibilmente i rifornimenti al gigante Boban Marjanovic e mettere fuori dalla partita Bogdan Bogdanovic, all around dal quale passano i possessi decisivi. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente; se terremo in difesa, tuttavia, avremo poi il talento giusto per provare a vincerla in attacco.
EUROPEI BASKET 2017, RISULTATI QUART| DI FINALE
RISULTATO FINALE Grecia-Russia 69-74 (N. Calathes 25+7 assist, Printezis 19, Bourousis 10+7 rimbalzi; Shved 26+5 assist, Mozgov 15+10 rimbalzi, Fridzon 11)
RISULTATO FINALE Italia-Serbia 67-83 (Belinelli 18, Datome 15, Burns 9; Bog. Bogdanovic 22+6 rimbalzi+4 assist, Macvan 13+6 rimbalzi, Lucic 11)