Domenica si corre a Shanghai il Gran Premio della Cina, terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2012 che vede in testa Fernando Alonso e la Ferrari dopo la splendida vittoria di Sepang. Anche a Shanghai è concreto il rischio pioggia, e naturalmente lo spagnolo si augura che possa avvenire qualche altra sorpresa, perchè in condizioni normali la Ferrari non è la monoposto da battere. Questo ruolo è detenuto infatti dalla McLaren (anche se domenica Hamilton sarà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il cambio), mentre la Red Bull dominatrice delle ultime due stagioni appare in difficoltà. I motivi d’interesse sono davvero tanti: vedere se Felipe Massa darà segni di ripresa, valutare quale sarà l’impatto dell’f-duct della Mercedes a cui la Fia ha dato il via libera definitivo, e naturalmente cercare di capire se settimana prossima si andrà in Bahrain per il quarto Gran Premio stagionale. Abbiamo parlato di tutto ciò con Giancarlo Minardi, storico nome della Formula 1 mondiale,in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cominciamo proprio con il Bahrain: secondo lei bisognerebbe andarci?
Ma guardi, non ho il termometro della situazione, ma credo che i team abbiano in mano la situazione: devono essere loro a decidere se è pericoloso andare in Bahrain. Posso ricordare una situazione simile in Sudafrica tanti anni fa: ci diedero le garanzie necessarie e ci andammo. Quindi bisogna vedere cosa hanno garantito gli organizzatori alla Federazione.
Comunque secondo lei la decisione deve spettare ai team?
Sì, in questi casi i team sono sovrani.
Tornando alla Cina, si parla di rischio pioggia: ci aspetta una gara in stile-Sepang?
Se piove di sicuro sarà una gara più bella ed elettrizzante. Speriamo allora che sia davvero così, e che questo non sia solo un auspicio italiano per dare una chance in più di vittoria alla Ferrari.
Ma non sarebbe meglio avere una gara asciutta per chiarire i veri valori? Oppure meglio ancora la pioggia per cercare di guadagnare altri punti?
La situazione ce l’hanno molto chiara in ogni caso, in Ferrari sanno perfettamente dove sono. Per fare risultato serve una gara simile a quella della Malesia.
Come valuta il momento attuale di Massa?
Guardi, è difficile dare giudizi su un pilota se non stai lavorando con lui. Ci sono talmente tante variabili in un team e in una macchina che determinano i risultati, che non voglio sbilanciarmi. Certo, il confronto con Alonso è impietoso per lui, speriamo che sia solo un momento difficile e che già dalle prossime gare possa riprendersi.
La McLaren è la scuderia migliore di questo inizio stagione?
Indubbiamente la McLaren ha dimostrato di essere in grande spolvero, ma non boccerei troppo presto la Red Bull: è ancora una delle macchine da battere, non è certo questo il momento di fargli il funerale.
Anche perchè questa stagione sarà lunghissima con venti gare…
Sì sì, e in queste prime due gare ci sono state diverse situazioni strane. Ad esempio in Malesia probabilmente Vettel aveva fatto la scelta strategica giusta se non fosse arrivata la pioggia domenica. Andrei piano a definire già i valori in campo, anche se di certo la McLaren è partita forte.
A Shanghai però Hamilton dovrà affrontare anche la penalizzazione per aver sostituito il cambio…
Sì, questo è un handicap, però si ritroverà tra piloti che dovrebbe poter superare senza eccessivi problemi.
Invece la Mercedes si è vista approvare l’f-duct: sarà un vantaggio per loro?
Indubbiamente è una soluzione tecnica nuova, che non potrà essere copiata dagli altri in tempi brevi, quindi per la Mercedes questa decisione può essere un vantaggio.
(Mauro Mantegazza)