Le qualifiche del Gran Premio del Canada di Formula 1 a Montreal hanno dato il loro responso. La Pole Position di Sebastian Vettel e della sua RedBull sono davvero una ipoteca sulla gara, visto come – sessione dopo sessione – si è sviluppato il cammino della Formula 1 targata RedBull. Vettel ha girato pochissimo, si è risparmiato e ha risparmiato un preziosissimo treno di gomme supersoft che gli ha permesso di sparare tre decimi tondi “in faccia” a Lewis Hamilton e con soli sedici giri all’attivo occupare il primo posto nella griglia di partenza di questo Gran Premio di Formula 1 che potrebbe davvero vedere la rinascita di una RedBull superiore (di molto) alle avversarie. Eppure di traversie la vettura del Toro Rosso ne ha viste in questi primi GP, a cominciare dalle soluzioni che ha dovuto accantonare. Non ultimi i freni ventilati che sono stati rivisti rispetto alla Spagna nel dubbio che il meccanismo di raffreddamento dei dischi producesse un vantaggio aerodinamico sull’alettone anteriore. Come sempre una soluzione ingegnosa, ma fuori dai parametri del regolamento. Se fosse un effetto collaterale non voluto o l’ennesima “furberia” da ingegnere poco importa, la Red Bull ne ha fatto a meno ed è risultata comunque la più veloce, nonostante i risultati ottenuti nelle tre sessione di prove libere in preparazione a questo gran premio di Formula 1 avessero fatto pensare che Vettel fosse piuttosto in difficoltà. Così, evidentemente, non è stato. Tutto si è giocato all’ultimo giro, quando è stato chiaro che Lewis Hamilton non avrebbe potuto colmare il gap con la sua McLaren di un tempo strepitoso centrato da Vettel con la naturalezza del campione. E se il pilota della McLaren non ride, lo fa Fernando Alonso, terzo con una Ferrari in progresso (ma attenzione, qui bisogna far bene, perché per caratteristiche questo è l’ultimo circuito affine alla Ferrari) e decisamente ottimista di potersela giocare in gara per conquistare punti importanti.
Le qualifiche del Gran Premio di Formula 1 di Montreal cominciano sotto un cielo limpidissimo e una temperatura della pista in costante crescita: è arrivata fino ad oltre 40°C. Ciononostante le performance delle gomme si sono rivelate solo dopo diversi giri di pista. Questo ha portato diversi top team a usare le supersoft per evitare sorprese da parte dei team meno blasonati a fine del Q1. Sorprese che non ci sono state perché gli eliminati del Q1 sono i “soliti” anche se in un ordine forse un po’ inconsueto. Lasciano anzitempo le qualifiche quindi Kovalainen, Petrov, Vergne, de la Rosa, Glock, Pic, Karthikeyan. Il miglior tempo è di Sebastian Vettel con 1:14:661.
Vettel continua a dominare anche la seconda sessione, stabilendo un 1’14”187 che lo mette fuori dalla portata di Hamilton di oltre un decimo di secondo. Grosjean fallisce il primo tentativo, ma mantiene tempo sufficiente per un ultimo giro che si rivela fondamentale, visto che taglia il traguardo con 1’14”627 in settima posizione. La seconda parte di qualifica resta comunque molto tirata con Kobayashi, primo dei piloti eliminati, fuori di appena otto millesimi. Insieme a lui non ottengono l’accesso alla Q3 anche Raikkonen, Hulkenberg, Ricciardo, Perez, Senna e Maldonado. Alonso si piazza in seconda posizione dietro Vettel e davanti a Hamilton, decima posizione per Button, che viene letteralmente graziato nel finale da un errore di Maldonado.
Il primo giro di Vettel in Q3 è da subito abbastanza veloce per ipotecare la pole position, ma con il fiato di Hamilton e Alonso sul collo, sceglie di tornare in pista per un ulteriore affondo. Il pilota ottiene così un 1’13”784, con Hamilton che risulta ancora una volta più lento di tre decimi di secondo. Alonso arriva al primo settore del suo ultimo giro di poco più veloce di Vettel, senza però riuscire a mantenere il vantaggio e andandosi a piazzare terzo. Il ferrarista condividerà quindi la seconda fila con Mark Webber. Nico Rosberg è quinto, seguito da Felipe Massa, poi ecco Grosjean, Paul di Resta che ottiene l’ottavo posto con un solo tentativo e Schumacher. Decimo posto infine per Jenson Button, che ottiene il suo risultato definitivo montando le morbide al posto delle supermorbide.
Pos | No | Driver | Team | Q1 | Q2 | Q3 | Laps |
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1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:14.661 | 1:14.187 | 1:13.784 | 16 |
2 | 4 | Lewis Hamilton | McLaren-Mercedes | 1:14.891 | 1:14.371 | 1:14.087 | 22 |
3 | 5 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:14.916 | 1:14.314 | 1:14.151 | 23 |
4 | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 1:14.956 | 1:14.479 | 1:14.346 | 19 |
5 | 8 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:15.098 | 1:14.568 | 1:14.411 | 25 |
6 | 6 | Felipe Massa | Ferrari | 1:15.194 | 1:14.641 | 1:14.465 | 24 |
7 | 10 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:15.163 | 1:14.627 | 1:14.645 | 28 |
8 | 11 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 1:15.019 | 1:14.639 | 1:14.705 | 22 |
9 | 7 | Michael Schumacher | Mercedes | 1:14.892 | 1:14.480 | 1:14.812 | 18 |
10 | 3 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:14.799 | 1:14.680 | 1:15.182 | 24 |
11 | 14 | Kamui Kobayashi | Sauber-Ferrari | 1:15.101 | 1:14.688 | 21 | |
12 | 9 | Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | 1:14.995 | 1:14.734 | 22 | |
13 | 12 | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 1:15.106 | 1:14.748 | 18 | |
14 | 16 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 1:15.552 | 1:15.078 | 21 | |
15 | 15 | Sergio Perez | Sauber-Ferrari | 1:15.326 | 1:15.156 | 21 | |
16 | 19 | Bruno Senna | Williams-Renault | 1:14.995 | 1:15.170 | 20 | |
17 | 18 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 1:14.979 | 1:15.231 | 21 | |
18 | 20 | Heikki Kovalainen | Caterham-Renault | 1:16.263 | 12 | ||
19 | 21 | Vitaly Petrov | Caterham-Renault | 1:16.482 | 10 | ||
20 | 17 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 1:16.602 | 12 | ||
21 | 22 | Pedro de la Rosa | HRT-Cosworth | 1:17.492 | 8 | ||
22 | 24 | Timo Glock | Marussia-Cosworth | 1:17.901 | 10 | ||
23 | 25 | Charles Pic | Marussia-Cosworth | 1:18.255 | 9 | ||
24 | 23 | Narain Karthikeyan | HRT-Cosworth | 1:18.330 | 9 | ||
Q1 107% Time | 1:19.887 |