Il Gran Premio del Brasile 2016 di Formula 1, vinto da Lewis Hamilton davanti a Nico Rosberg e Max Verstappen, ha sancito la riapertura definitiva del Mondiale di F1, che in virtù della vittoria di Hamilton si deciderà nell’ultima gara, quella che si terrà ad Abu Dabi tra quattordici giorni. Il britannico ha ridotto a 12 i punti di svantaggio da Rosberg. Il britannico dovrà vincere l’ultima gara e sperare che il compagno non vada oltre il quarto posto. Ma il Brasile sancisce anche un’altra cosa, ovvero che Max Verstappen ha davvero del talento e che sarà uno dei grandissimi protagonisti dei prossimi quindici anni almeno di questo sport.
Grandiosa la sua rimonta di dieci posizioni in dieci giri, che a chi ha un po’di anni sulle spalle ha ricordato una gara di Senna di più di 30 anni fa. I suoi 19 anni lo spingono a spingere oltre quelli che per gli altri sono i limiti del consentito: siamo di fronte ad un campione del futuro.
La gara è iniziata in uno scenario che si può definire per certi versi epico: tracciato allagato in un modo che probabilmente non si era mai visto, visibilità pari allo zero e scrosci d’acqua continui. Tutto questo ha portato la direzione di gara a fare una scelta assolutamente conservativa, consistente nel far partire tutto il gruppo dietro la saftey car. I giri a “passo d’uomo” sono ben sette e la tensione sale alle stelle in tutti i box, con le comunicazioni via radio continue tra muretto e piloti sulle condizioni della pista e un paio di occasioni in cui si rischia un tamponamento a catena.
La Safety Car abbandona la pista al settimo giro e Verstappen fa subito capire che le richieste di minore irruenza sono cadute nel vuoto: la stellina della Red Bull era stata ripresa, alla vigilia di questa gara, addirittura da Toto Wolff. Risultato? L’olandesino, due curve dopo l’inizio della gara vera e propria ha sorpassato di prepotenza Raikkonen e ha messo subito nel mirino Rosberg, con il tedesco che si è quindi trovato in una posizione complicatissima, ovvero quella di dover da un lato gestire una gara difficile sul piano psicologico, con Hamilton davanti e un pilota funambolico come Verstappen dietro.
E l’inizio gara delle Ferrari? Pessimo: oltre a Raikkonen, che si è fatto subito superare da Verstappen, vi è stato il testacoda di Vettel, costretto quindi a tornare ai box: qui gli uomini in rosso hanno sbagliato strategia, mettendo le intermedie e mandando così a ramengo la sua gara. Sette giri dopo l’uscita della saftey car, ecco che un incidente di Nasr obbliga la macchina dei commissari a tornare in pista, stavolta per sei giri.
Una volta ripresa la gara, la giornata nera di Maranello si è conclusa con uno spaventoso incidente a Raikkonen, altra vittima illustre di questo pazzo gran premio condizionato dal maltempo. L’incidente è stato, come detto pauroso, e secondo alcuni la gara doveva essere interrotta definitivamente. La direzione ha invece deciso per una sospensione temporanea e con l’esposizione della bandiera rossa il gran premio è stato interrotto.
La corsa è quindi ripresa in condizioni climatiche ancora peggiori, con Vettel che ha chiesto più volte via radio che senso ci fosse a “continuare a correre in certe condizioni”. Gli unici che sono sembrati volare sono stati Hamilton e Verstappen: quest’ultimo, una volta ripresa la gara, ha sorpassato di forza Rosberg, ma poi ha sbagliato un cambio gomme ed è precipitato al 13° posto, rendendosi quindi protagonista della spettacolare rimonta di cui si è dato conto all’inizio. Alla fine è arrivata una doppietta Mercedes, l’ennesima, con Verstappen terzo. Quarto Perez e quinto un malinconico Vettel. Da segnalare la commovente standing ovation che i box hanno riservato a Massa, uscito al 50°giro e all’ultimo GP del Brasile della sua lunga carriera.
1. Mercedes 722
2. Red Bull 446
3. Ferrari 375
4. Force India 163
5. Williams 136
6. McLaren 75
7. Toro Rosso 63
8. Haas 29
9. Renault 8
10. Sauber 2
11. Manor 1
1. Nico Rosberg (Mercedes) 367
2. Lewis Hamilton (Mercedes) 355
3. Daniel Ricciardo (Red Bull) 246
4. Sebastian Vettel (Ferrari) 197
5. Max Verstappen (Red Bull) 192
6. Kimi Raikkonen (Ferrari) 178
7. Sergio Perez (Force India) 97
8. Valtteri Bottas (Williams) 85
9. Nico Hulkenberg (Force India) 66
10. Fernando Alonso (McLaren) 53
11. Felipe Massa (Williams) 51
12. Carlos Sainz (Toro Rosso) 46
13. Romain Grosjean (Haas) 29
14. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 25
15. Jenson Button (McLaren) 21
16. Kevin Magnussen (Renault) 721.
17. Felipe Nasr (Sauber) 2
18. Pascal Wehrlein (Manor) 1
19. Stoffel Vandoorne (McLaren) 1
20. Jolyon Palmer (Renault) 1
21. Marcus Ericsson (Sauber) 0
22. Rio Haryanto (Manor) 0
23. Esteban Ocon (Manor) 0
24. Esteban Gutierrez (Haas) 0