Lazio-Inter apre con largo anticipo la quindicesima giornata del campionato di Serie A a causa degli impegni dei nerazzurri nel Mondiale per Club oramai alle porte. E si apre proprio quando va verso l’archiviazione un’altra e più famosa Lazio-Inter, quella che consegnò lo scudetto a Mourinho tra le polemiche di una tifoseria biancoceleste molto più preoccupata di favorire la Roma che non di vincere la partita. Oggi è tutto molto diverso, questo è certo, ma scommettiamo che – sportivamente parlando – quella di stasera sarà una gara che farà molto parlare di sè.
La Lazio si presenta all’appuntamento caricata come una molla: vincere significherebbe riguadagnare, seppur temporaneamente, la testa della classifica e non temere gli assalti al secondo posto che saranno portati dalle due rivali inseguitrici. Ottime motivazioni quindi. Reja potrebbe cambiare modulo e passare dall’abituale 4-2-3-1 a un 4-3-1-2, provato in allenamento con la coppia avanzata Floccari-Zarate ed Hernanes a ispirare. Ma questa potrebbe anche essere solo una variante da adottare in corso d’opera. Per il resto Edy è probabile che schieri questa formazione: Muslera tra i pali, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu a comporre la linea difensiva (si era parlato di Garrido, ma non sta bene), Brocchi, Matuzalem, Mauri ed Hernanes a centrocampo e Floccari, Zarate di punta.
L’Inter arriva dalla netta vittoria di Parma sulle ali di un ritrovato entusiasmo. In fondo si sa: alle rimonte e alle imprese i neroazzurri ci hanno abituati e con un Thiago Motta e uno Stankovic ritrovati e a un passo dal Mondiale per Club… insomma è chiaro che questa partita non si può davvero sbagliare. Benitez lo sa e sa anche che la sfortuna non può durare in eterno. E che i progressi nel gioco ci sono, contro tutte le apparenze. Certo i punti persi non sono uno scherzo, e recuperare sarà dura, ma bisogna cominciare da stasera. Benitez deve ancora schierare una difesa di emergenza, a cominciare da Castellazzi tra i pali, Cordoba, Lucio, Materazzi, J.Zanetti in difesa, Stankovic, Cambiasso, T.Motta (vi ricordavate questo super centrocampo arretrato?) Biabiany, Sneijder e Pandev punta centrale (e alla ricerca del gol dell’ex).
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