Il gol di Goran Pandev al Bayern Monaco è stato accolto con molto stupore perfino dai tifosi dell’Inter. Manco avesse segnato un difensore. Eppure Pandev è un attaccante di tutto rispetto, che ha vinto la Champions League giocando da titolare lo scorso anno e sacrificandosi moltissimo per la squadra.
È sorpreso, ma dalle critiche più che dalla prodezza di Pandev, anche Walter Sabatini, ex ds ai tempi in cui il macedone era alla Lazio. “Goran, per qualità e carattere, è vicino alla figura del campione. Forse potrebbe essere più decisivo sotto porta, ma d’altra parte svolge sempre una straordinaria mole di lavoro per aiutare i compagni di squadra. All’Inter non ha ancora espresso tutto il suo enorme potenziale, diciamo che è al 70% e può fare ancora meglio”.
I tifosi e la stampa hanno spesso criticato Pandev di recente. “Alla Lazio era più in luce, mentre all’Inter ci sono tanti altri campioni con cui condividere la vetrina. In una grande squadra giochi di meno e rischi di essere un po’ oscurato da gente del calibro di Eto’o e Milito”, spiega Sabatini.
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Il gol al Bayern Monaco, ma anche l’assist a Eto’o e tanti movimenti offensivi. “È stato un gioiello tecnico. Per questo mi scandalizzo dei giudizi che ho sentito in tv nel dopo-partita. Sembra quasi che abbia salvato una prestazione deludente solo grazie al gol, invece io non sono assolutamente d’accordo e anzi la trovo una chiave di lettura ridicola. Pandev ha giocato comunque una grande partita. Tra l’altro nessuno ha rimarcato lo scatto impressionante che ha fatto per seguire l’azione in occasione del 3-2. Qualcuno ha parlato addirittura di miracolo, ma chi lo conosce bene come me sa che è normale vedere Pandev segnare gol così belli e importanti”.