“La Russa venga in Parlamento e chiarisca di fronte al Parlamento e al Paese se davvero ha utilizzato un aereo di Stato per andare a vedere la partita dell’Inter. Se la notizia riportata venerdì dal Fatto Quotidiano fosse confermata, sarebbe gravissimo, l’ennesimo privilegio di casta”. Lo afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
“L’Italia dei Valori – aggiunge – presenterà un’interrogazione per fare piena luce su questa vicenda. È inaccettabile, infatti, che un ministro della Repubblica utilizzi un aereo di Stato, pagato dai soldi dei cittadini, per fini meramente personali. È un’offesa a tante famiglie che non arrivano a fine mese, ai giovani precari e agli operai in cassa integrazione o che hanno perso il proprio posto di lavoro”.
La vicenda, scrive il quotidiano, risalirebbe al 5 aprile (giorno della debacle nerazzurra in Champions League contro lo Schalke 04, gara terminata 5 a 2 per i tedeschi) quando il Ministro della Difesa Ignazio La Russa avrebbe utilizzato un volo di Stato per andare da Roma a Milano per assistere alla partita allo stadio Giuseppe Meazza, per poi tornare la notte stessa nella Capitale.
Nell’articolo del quotidiano compaiono anche una serie di particolari che fanno presupporre che la notizia non sia priva di fondamento: il volo di andata sarebbe partito alle 18 e 30 ( mezzo inquestione: un P180 dei carabinieri) mentre quello di ritorno sarebbe decollato da Milano intorno alle 23 (mezzo: velivolo dell’aeronautica militare identificato come MM 62210).
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In base alla direttiva sui voli di Stato varata nel 2008 dall’esecutivo Berlusconi, per l’autorizzazione di un volo devono sussistere “comprovate e inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e non essere disponibili voli di linea, né modalità di trasporto compatibili con l’efficace svolgimento delle funzioni istituzionali”.
La partita dell’Inter, seppur importante, dubitiamo rientri in tali funzioni.
Ma la giustificazione del Ministro non si è fatta attendere: “Per qualunque movimento io lo faccia, motivi di sicurezza mi impongono anche contro il mio volere di non usare voli di linea”.