Tornano in campo i nerazzurri: oggi alle 22, ora italiana, si gioca Inter-Valencia. Siamo a New York: secondo impegno della Guinness Cup per la squadra di Walter Mazzarri, che ha perso alla prima partita contro il Chelsea e affronta gli spagnoli, a loro volta sconfitti dal Milan. Un test importante per una squadra che arriva da una stagione particolarmente difficile e sofferta e ha bisogno di ritrovare certezze. Le prime uscite sono state agrodolci: da una parte Mazzarri è già riuscito a instillare qualcuno dei suoi dettami tattici nel gruppo, dall’altro lato si intuisce che ci sia ancora tanto lavoro da fare, anche se il tecnico livornese ha sempre ripetuto in questi giorni che quello che conta non è certo il risultato, pure se – soprattutto in partite come questa – alla fine si va sempre in campo per vincere. Il Valencia non sarà più quello squadrone che a inizio anni Duemila vinceva in Spagna e in Europa, ma di sicuro ha le qualità giuste per rappresentare un ottimo avversario per l’Inter; in estate ha cambiato poco, dunque ha già una sua precisa identità pur se l’allenatore è diverso.
Si vedrà un’altra Inter rispetto a quella che ha perso contro il grande ex José Mourinho. Mazzarri in questo momento vuole ruotare uomini e situazioni, perciò ci sarà spazio per il turnover anche se già dalle amichevoli l’ex allenatore del Napoli fa capire come abbia già le idee piuttosto chiare su alcuni elementi della sua squadra. Ad esempio Andrea Ranocchia, che sarà il centrale di riferimento: cercato da tante squadre, l’umbro dovrebbe restare e costituire il cardine della difesa dell’Inter. Oggi sarà affiancato da Andreolli e Chivu, mentre a centrocampo le scelte sono leggermente più obbligate. A destra si rivede Jonathan, mentre Nagatomo trasloca a sinistra. Non si cambia in mezzo: Cambiasso in cabina di regia e Guarin sul centrodestra in qualità di incursore, a dare una mano alla fase di interdizione questa volta sarà Kuzmanovic, che in queste amichevoli si gioca una conferma per la prossima stagione. Modifiche nel reparto avanzato: Palacio va in panchina e per questo lo schema è un 3-5-2 puro, pur se Mazzarri farà giocare Alvarez sia a supporto di Belfodil – oggi probabile titolare – che qualche passo più indietro.
Si riposa qualcuno dei “titolari”: Mauro Icardi per ora ha tirato la carretta e Palacio anche di più. In attesa del rientro di Diego Milito (che sogna di farlo a inizio campionato o al massimo contro la Juventus, come ha raccontato a La Gazzetta dello Sport) il reparto offensivo deve lavorare molto per trovare la giusta alchimia. Pronto a subentrare anche qualche giovane: Olsen ha stupito positivamente Mazzarri, Capello ha già segnato nella prima amichevole, c’è curiosità per vedere all’opera Diego Laxalt.
Hugo Campagnaro è clamorosamente riuscito a farsi espellere durante u’amichevole, dunque oggi sarà squalificato; qualche infortunio di troppo preoccupa l’ambiente, soprattutto per lo spettro della passata stagione. Kovacic è fuori da inizio ritiro, a lui è aggiunto Walter Samuel. Stanno recuperando Milito, Obi e Mudingayi, per Javier Zanetti ci vorrà più tempo.
E’ un Valencia che è rimasto più o meno lo stesso nella forma e nella struttura principale, anche se cessioni importanti ci sono state. Poco più di 40 milioni di euro incassati dalle partenze di Soldado (Tottehnam), Tino Costa (Spartak Mosca), Nelson Valdez (Al-Jazira) e Gago,, tornato al Boca Juniors. Giocatori importanti, che per il momento non sono stati sostituiti se non da elementi che possono inserirsi o meno, e che non sono certo campionissimi; è comunque positivo l’innesto (in prestito) di Oriol Romeu, che al Chelsea aveva trovato poco spazio ma aveva già dimostrato di avere ottime qualità. E’ nuovo anche l’allenatore: Miroslav Djukic ha giocato sei anni in questo club (ma è famoso anche per aver sbagliato un calcio di rigore al 90′ che avrebbe consegnato il titolo al Deportivo La Coruna e che invece lo diede al Barcellona di Cruyff, Stoichkov e Romario). Come tecnico ha guidato per due anni il Valladolid prima di questa esperienza, ma è stato anche nominato allenatore serbo dell’anno in un periodo nel quale la Stella Rossa dominava. Scende in campo con un 4-2-3-1 nel quale il faro è Ever Banega, dietro è rimasto Adil Rami cercato da tante squadre e Jonas è indiscutibilmente la stella della squadra. Attenzione all’attaccante: si tratta di Paco Alcacer, 19 anni, protagonista al Mondiale Under 20 e rientrato dal prestito al Getafe.
Diego Alves e Aly Cissokho sono elementi che dovrebbero e potrebbero essere titolari durante la stagione (anche se Guaita, già nel mirino del Barcellona, è un portiere affidabile); poi ci sono Victor Ruiz, passato anche da Napoli, Michel, Robert e Dani Parejo, un altro potenziale titolare e in gol contro il Milan. Il terzino destro Barragan si giocherà il posto con Joao Pereira. Le alternative sono buone: rosa lunga a disposizione di Djukic.
INDISPONIBILI VALENCIA – Sono fuori giocatori importanti come Sergio Canales (dal Real Madrid), Andres Guardado che ha giocato la Confederations Cup, Fede e Pablo Piatti, un altro elemento che ha molto appeal sul calciomercato.
1 Handanovic; 6 Andreolli, 23 Ranocchia, 26 Chivu; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 17 Kuzmanovic, 55 Nagatomo; 11 R. Alvarez, 7 Belfodil. All. Mazzarri
A disp: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 5 Juan Jesus, 31 Alvaro Pereira, 33 Mbaye, 90 Olsen, 93 Laxalt, 41 Duncan, 8 Palacio, 9 Icardi, 47 Capello
Squalificati: Campagnaro
Indisponibili: Samuel, J. Zanetti, Mudingayi, Obi, Kovacic, Milito
13 Guaita; 12 Joao Pereira, 4 Rami, 20 Ricardo Costa, 22 Mathieu; 15 Javi Fuego, 6 Oriol Romeu; 8 Feghouli, 10 Banega, 7 Jonas; 25 Alcacer. All. Djukic
A disp: 1 Diego Alves, 24 Cissokho, 14 Barragan, 5 Victor Ruiz, 35 Salva Ruiz, 16 Michel, — Robert, 21 Parejo, — Bernat, 17 Jonathan Viera, — Ibanez
Squalificati: –
Indisponibili: Guardado, Canales, Fede, P. Piatti
Arbitro: Kadlecik (Usa)