Inter Catania finisce 0-0 dopo 90’ giocati su ritmi quantomeno blandi. Nessuna delle due formazioni è riuscita a prevalere sull’altra, e il risultato è l’espressione più giusta dei valori che quest’oggi si sono visti in campo. Dall’Inter ci si aspettava certamente qualche cosa di più, un tiro in porta contro il Catania è sicuramente troppo poco. La delusione che si è vista sul volto di Thoihr è l’emblema dello stato d’animo dei tifosi interisti che hanno salutato la squadra con una pioggia di fischi. Dall’altra parte il Catania ha disputato la sua partita, sapeva che venire a fare punti al Meazza non sarebbe stata sicuramente una passeggiata, nonostante le difficoltà che la squadra di Mazzarri in quest’ultimo periodo ha mostrato, ma ha retto bene l’urto nel primo tempo e il pareggio ottenuto è stato certamente meritato. La squadra di Maran è rimasta compatta, lasciando l’iniziativa agli avversari ma senza concedere azioni pericolose, nei secondi 45’ di gioco ha provato a costruire occasioni offensive, nulla di idilliaco, ma almeno ci ha provato. Se nel corso dei primi 45’ di gioco si era parso di vedere l’Inter concentrata e volonterosa di portarsi a casa i tre punti, nel corso della ripresa lo scenario è cambiato. Nel primo tempo, pur senza creare occasioni degne di nota, i neroazzurri hanno costretto il Catania a rinchiudersi nella propria metacampo di gioco, senza mai riuscire ad avvicinarsi alla porta di Handanovic. Nel secondo tempo la squadra di Mazzarri è sembrata stanca, e senza idee. Questo ha permesso al Catania di uscire dal guscio raggiungendo un pareggio più che meritato.
Tra Inter e Catania è andata in scena una delle partite più brutte del campionato, il lavoro dei portieri è stato quasi nullo, si ricorda un intervento da parte di Frison nel primo tempo su Milito, e una parata plastica su Rolando nella ripresa dello stesso. Il momento che stanno attraversando le due squadre non è sicuramente d’aiuto, ma non può essere un alibi adeguato per descrivere la partita disputata quest’oggi.
Il gioco espresso è ben lontano dalla sufficienza. Il 2014 resta stregato per la banda di Mazzarri, e l’antidoto per fare guarire i neroazzurri non può essere solo l’arrivo di una punta.
Difficile dare un voto alla partita disputata dalla squadra. Sufficienza piena per come si è guadagnata il pareggio, per quanto riguarda il gioco espresso sicuramente la valutazione è di molto inferiore.
Allo stadio Giuseppe Meazza va in scena Inter Catania, Match valido per la seconda giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A. Di fronte troviamo due formazioni che sicuramente non hanno, fino a questo momento, soddisfatto le aspettative. I Neroazzurri in questo 2014 non hanno ancora trovato la gioia della vittoria, e oggi hanno l’obbligo di raggiungere i 3 punti che riaccenderebbero, quantomeno per i tifosi più ottimisti, un barlume di speranza per raggiungere il terzo posto, approfittando del mezzo passo falso del Napoli, che si trova a 12 lunghezze. A provare ad ostacolare i piani di Mazzarri, ci sarà un Catania ferito, che vuole abbandonare l’ultimo posto in classifica il più velocemente possibile, per raggiungere una salvezza che sembrava certa all’avvio del campionato, ma che è diventata per i Siciliani una ripida salita. In aggiunta a tutto questo, la formazione neroazzurra, ha attraversato una settimana molto movimentata, soprattutto per quanto riguarda il Calciomeracato con la vicenda Guarin-Vucinic, che ha costretto il tecnico Walter Mazzarri a non convocare il Colombiano, probabilmente ancora scombussolato dalla vicenda. In tribuna ci sarà il neo presidente Erick Thohir il quale si aspetta, come tutti i tifosi, risposte concrete a partire da questa partita. Alla fine dei primi 45’ di gioco il risultato è inchiodato sullo 0 a 0. L’Inter fa la partita, ma lo schieramento difensivo del Catania rallenta di molto la manovra dei Neroazzurri. All’Inter serve qualche cosa in più nella ripresa se vuole scardinare la difesa catanese che fino a questo momento ha retto a ogni azione offensiva provata dai ragazzi di Mazzarri. Pochissime occasioni da gol da una parte e dall’altra, speriamo che il secondo tempo regali più emozioni che fino a questo momento sono mancate.Alvarez voto 6,5Kuzmanovic voto 5Bellusci voto 6,5Lodi voto 5
Handanovic sv: Difficile valutare la sua prova. Non è mai stato chiamato in causa.
Campagnaro 5,5: Non commette grossi errori in fase di copertura, gli manca qualche cosa in fase di impostazione
Rolando 5,5: Attento nelle marcature. Sui calci d’angolo sale sempre ma solo una volta ha trovato l’impatto col pallone rendendosi pericoloso
Juan Jesus 5,5: Oggi gli attaccanti avversari non erano sicuramente dei più temibili. Le sue galoppate almeno oggi avrebbero fatto un tantino comodo. (35’ st Botta: s.v.)
Jonathan 5: Ha spesso l’occasione di effettuare cross dal fondo, ma non risultano mai pericolosi
Kuzmanovic 5: Gioca solo un tempo e male. Si becca l’ammonizione per proteste.
(1’ st Kovacic 5: Entra per dare una scossa ai compagni, non si è mai visto)
Cambiasso 5: Dovrebbe prendere in mano le redini del centrocampo, ci prova ma senza esito. I lob a cercare le punte sono passati di moda. Esce per infortunio (16’ st Taider s.v.)
Nagatomo 5,5: Era diffidato, sicuramente ha condizionato l’andamento della sua partita
R. Alvarez 6: Nel Primo tempo il migliore dei suoi. Nella ripresa cala la prestazione e cala anche la squadra.
Palacio 5: Non è al meglio della sua condizione, sciupa una buona occasione nella ripresa
Milito 5: Se lo si guardava ai tempi del triplete non sembra neanche un parente di sé stesso. L’insufficienza leggera la “guadagna” solo per il tiro nel primo tempo e l’impegno.
Allenatore: Mazzarri 4,5: La grinta non gli manca, ma servirebbe trasmetterla anche alla squadra.
Frison 6: Non una partita complicata. Chiamato in causa due volte sempre attento
Bellusci 6,5: Il migliore dei suoi. Sempre attento negli interventi, compie un recupero importante su Milito nel primo tempo. Sostituito nel corso della ripresa (22’ st Gyombre sv)
Legrottaglie 6: Partita molto attenta. Tiene bene la marcatura su Milito e Palacio. Si prende l’ammonizione per fallo tattico intelligentemente
Rolin 5,5: Tanta corsa, poco altro
G. Peruzzi 5,5: Nel primo tempo soffre sulla sua fascia, nel secondo prova a spingere di più esce per crampi (28’ st Almiron sv)
Izco 5: Spreca nel primo tempo una ripartenza catanese. Nella ripresa non si fa notare
Lodi 5,5: Nel primo tempo pressochè nullo. Nella ripresa prova a squotersi
Rinaudo 5: Non riesce ad impostare il gioco come dovrebbe
Biraghi 5,5: Partita ordinata, va in difficoltà su Alvarez
Bergessio 5: Non riesce mai ad essere pericoloso
Leto 5: Cerca sempre la giocata difficile che spesso non gli riesce (25’ st Castro s.v.)
Maran 6: Imposta la gara sulla difensiva. Nella ripresa capisce di avere davanti un Inter in affanno e ci prova.
(Francesco Vignati)