Gilardino il promesso sposo, Pazzini l’alternativa, Dzeko il sogno, Amauri il sacrificio. Il valzer delle punte in casa Juventus può essere riassunto velocemente in questo modo. La ricerca del bomber da affiancare a Fabio Quagliarella continua. E ora dopo ora si aggiungono particolari sulle strategie del mercato bianconero.
Gilardino è in pole position. Da quando Beppe Bozzo è diventato il suo procuratore, il Gila ha cominciato a pensare seriamente all’addio della Fiorentina. E pure a Firenze sembrano rassegnati a vederlo partire. Di sicuro a giugno, ma se la Juve saprà stuzzicare l’appetito dei Della Valle, allora l’affare può tranquillamente andare in porto a gennaio. Anche perché i viola stanno già cercando il sostituto di Gilardino e l’hanno individuato in Andrea Caracciolo del Brescia, che Corioni non considererebbe incedibile, secondo i ben informati.
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Più complicata la pista Pazzini, che resta l’alternativa. Non è tanto un problema di valutazione tecnica, anzi. Ma il Pazzo è più caro del Gila e la Sampdoria dopo aver perso Cassano difficilmente potrà privarsi anche del suo centravanti.
Tutte le mosse di mercato in entrata di Marotta dipendono però dal ricavato delle cessioni. In particolare la Juve deve sistemare Momo Sissoko e Amauri. Il maliano ha offerte dall’estero, in Germania e Turchia. Mentre sono da scartare le piste italiane. Il centravanti brasiliano invece può essere utilizzato come pedina di scambio per arrivare a Gilardino (soprattutto se partirà anche Mutu) e Pazzini.