Adriano Galliani può finalmente riposarsi. Il Milan ha concluso la sessione del mercato di gennaio con ben cinque rinforzi e tre cessioni. Tanto lavoro per l’a.d. rossonero in un mese denso di appuntamenti e iniziato in Brasile per portare a termine l’affare Ronaldinho.
Ora però Galliani ha finalmente un attimo di tempo per fare un bilancio. “Non posso dare un voto a me stesso per il mercato. L’Inter si è rafforzata di più, seguita dalla Juventus e poi dalle altre. Ma non ho paura di nessuno”.
Galliani non può esimersi dal parlare di Mino Raiola, l’agente compagno di quasi tutte le operazioni rossonere da agosto in poi. “Sta facendo bene, ha dato una grande mano alla nostra società per portare buoni giocatori a prezzi ragionevolissimi”.
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Chiusura sull’ultimo arrivato, Nicola Legrottaglie. Acquisto, come spiega lo stesso Galliani, derivante “dall’infortunio di Ambrosini. Ho capito che bisognava portare avanti Thiago Silva e per farlo occorreva un difensore centrale. Così ho pensato a Legrottaglie. Su Thiago centrocampista è stato bravo Allegri, lui è un giocatore straordinario, ha piedi buonissimi. Pato? Anche lui è un campione, non c’è bisogno nè del bastone nè della carota”. E Van Bommel? L’olandese è stato subito espulso, forse per una decisione frettolosa del direttore di gara. “Tagliavento è stato fiscale con Van Bommel? Cerco di stare zitto, provo a fare un fioretto, non parlo di arbitri”.