Genoa-Milan è una partita sentitissima dai tifosi e – da diversi anni oramai – giocata nel segno e nella memoria di Claudio Spagnolo, tifoso del Genoa ucciso da un ultras del Milan proprio in occasione di una partita di Marassi contro i rossoneri. Dal punto di vista calcistico, la classifica ci dice che il Genoa, oramai ridimensionato nelle aspirazioni anche con una vittoria non farebbe altro che sancire il primato cittadino, mentre per il Milan i tre punti sono fondamentali per fiaccare gli inseguitori dopo che – fortunatamente per i ragazzi di Allegri – solo i nerazzurri di Leo hanno approfittato del rallentamento della scorsa partita.
Il Genoa si presenta alla sfida con rinnovata fiducia a Eduardo, che forse si gioca l’ultima carta per rimanere il portiere titolare al Genoa (e forse nel campionato italiano). Nessuno squalificato, solo Antonelli e Boselli non sono a disposizione di mister Ballardini. Genoa che si presenterà cin ogni probabilità con il 4-4-2 con Eduardo tra i pali, Rafinha (o Mesto) sulla corsia di destra, Dainelli e Kaladze centrali e Criscito a sinistra. A centrocampo spazio a Konko Kucka, Milanetto e Rossi, mentre Palacio e Floro Flores saranno i due attaccanti. Veloso, Jankovic, Destro e Paloschi partono dalla panchina, ma è probabile che troveranno (almeno due di loro) spazio durante il match. Ballardini nell’attesa del match “gasa” i suoi. Le parole d’ordine sono “fame e rabbia”. “Fare una partita di attesa? – ha dichiarato il mister – Non è nel dna di una squadra come il Genoa. Dirò ai miei di essere aggressivi e di giocare il nostro calcio”.
Il Milan arriva a Genova con otto infortunati eccellenti, ma oramai Allegri sa fare i conti con questa situazione. Ibrahimovic e Robinho ci saranno, e tanto basta per un Milan muscolare e a trazione anteriore che deve spianarsi la strada per la conquista del tricolore. Dubbi tra centrocampo e difesa per il tecnico rossonero, mentre in attacco pare che la scelta più difficile sia stata già fatta: fuori Pato e dentro l’ex-doriano Cassano. Aria di derby (almeno per i tifosi del Genoa) che surriscalderanno un clima già infuocato. Il 4-3-1-2 di Allegri sarà questa volta interpretato da Abbiati tra i pali, Antonini, Thiago Silva, Yepes (anche se Bonera incalza) e Oddo in difesa Flamini, Gattuso, Van Bommel a centrocampo Robinho ( o Merkel) a sostegno di Cassano e Ibrahimovic. E sul match di oggi Allegri ha le idee chiare: “Il Genoa è una squadra che aggredisce, che cercherà di non farci giocare, e loro in casa lo fanno molto bene, bisognerà avere molta lucidità e giocare bene tecnicamente”. Ora la parola al campo, Genoa-Milan sta per cominciare.
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