Svolta importante per il closing Milan: oggi pomeriggio si è riunito l’ultimo cda dell’era Berlusconi. Alla vigilia del passaggio di proprietà del club rossonero al cinese Li Yonghong, i consiglieri del Milan hanno firmato le proprie dimissioni, che però verranno ratificate venerdì dall’assemblea dei soci chiamata a rinnovare la governance. A quel punto decadranno dalle rispettive cariche Silvio Berlusconi, che non resterà con la presidenza onoraria, la figlia Barbara e Adriano Galliani. Quest’ultimo dovrebbe partecipare domani con l’avvocato Leandro Cantamessa, anche lui consigliere dimissionario, all’assemblea della Lega di Serie A. Cantamessa sarà però, come precisato dall’Ansa, l’unico dirigente di vecchia data a restare operativo nel nuovo Milan: resterà legale della società. Gli altri consiglieri dimissionari sono Paolo Berlusconi, Leonardo Brivio, Pasquale Cannatelli e Giancarlo Foscale. In questi ultimi minuti, invece, Yonghong Li, David Han e Marco Fassone – come riportato da MilanNews.it – sono a cena in un loto locale milanese. (agg. di Silvana Palazzo)
Manca pochissimo per il closing del Milan: nelle prossime ore verranno perfezionati i dettagli, mentre per venerdì è stata programmata la conferenza stampa di presentazione e il successivo cda. Le ultime notizie sul futuro societario del club rossonero sono state fornite dal collega Furio Fedele a TMW Radio: «Verrà ricostruito tutto o quasi. Il ds Maiorino è pronto a salutare, mentre Berlusconi non dovrebbe rimanere come presidente onorario. Quello effettivo, invece, sarà Yonghong». Per quanto riguarda, invece, il calciomercato, la nuova proprietà dovrà occuparsi dei rinnovi di contratti di Donnarumma e Suso. Quella di domani sarà, dunque, una giornata decisiva per il closing del Milan, visto che arriveranno le firme per il passaggio di proprietà dalla Fininvest alla Rossoneri Sport Lux. Stando a quanto riportato da Milannews.it, Fininvest domani verrà rappresentata dall’amministratore delegato Danilo Pellegrino e dal direttore corporate finance & business development Alessandro Franzosi, che si stanno occupando del closing del Milan da oltre due anni. (agg. di Silvana Palazzo)
Sono ore frenetiche in casa Milan per il closing: si stanno discutendo gli ultimi dettagli con i legali in vista delle firme di domani. Yonghong Li non lascerà l’Italia subito dopo: stando a quanto riportato da Mediaset Premium, sarà presente a San Siro per il derby di sabato e resterà a Milano anche dopo la stracittadina. Il closing, dunque, è ad un passo. In serata potrebbe esserci una cena ad Arcore tra lo stesso Li e Silvio Berlusconi, il quale sembra orientato a rifiutare la carica di presidente onorario. Del nuovo corso faranno parte anche Lu Bo, presidente di Haixia coinvolto da Li sin dall’inizio dell’operazione, e Xu Renshuo, che è destinato come Bo ad entrare a far parte del nuovo cda del Milan. Intanto pochi minuti fa Marco Fassone, il futuro amministratore delegato del Milan, è entrato nello studio legale Gattai Minoli Agostinelli & Partners, che si trova di fronte all’hotel in cui alloggia Yonghong Li. (agg. di Silvana Palazzo)
Ora che il closing Milan si fa sempre più vicino, le reazioni del popolo rossonero e degli addetti ai lavori non si fanno attendere. Filippo Inzaghi è stato una parte importante nel Milan targato Silvio Berlusconi: ha giocato 10 anni da attaccante vincendo due scudetti e due Champions League oltre a due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club; le sue cifre parlano di 126 gol in 300 partite, e una volta appese le scarpette al chiodo Inzaghi ha vinto il Torneo di Viareggio come allenatore della Primavera, non riuscendo però a ripetersi in prima squadra dove è rimasto un solo anno con la squadra fuori dall’Europa. Interpellato da Sky Sport sull’addio di Berlusconi e il passaggio del Milan nelle mani di Yonghong Li, Inzaghi ha detto che “immaginare un Milan senza il presidente e Galliani sarà davvero difficile”. C’è però anche la speranza di “un futuro roseo per il Milan”, un futuro nel quale, come ha detto l’attuale allenatore del Venezia (ad un passo dalla promozione in Serie B) i rossoneri possano tornare a vedere serate di Champions League in cui la squadra sia protagonista. A proposito: Inzaghi ha ricordato la telefonata che Silvio Berlusconi gli fece prima della finale di Atene contro il Liverpool. “Mi chiese di fare una grande partita e di segnare, gli promisi una doppietta”: finì 2-1 per il Milan con due gol di Inzaghi. (agg. di Claudio Franceschini)
Il closing Milan ormai è ad un passo: Yonghong Li è in Italia, domani arriveranno le firme dal notaio, entro venerdì il passaggio di proprietà della società rossonera sarà ufficiale e, di conseguenza, dopo 31 anni finirà la grande epoca di Silvio Berlusconi. Non solo la sua: come riporta Il Giornale infatti anche Adriano Galliani lascerà il Milan. La sua figura è legata a filo doppio ai colori rossoneri: arrivato nel 1986 dopo due anni da vicepresidente del Monza, Galliani è al Milan da quando il Cavaliere lo ha acquisito e ne ha ricoperto le cariche di Amministratore Delegato e vicepresidente vicario. A lui si deve la costruzione del Milan che ha vinto tutto in Italia e in Europa; anche per lui è arrivato il momento di chiudere l’avventura rossonera, come del resto il diretto interessato aveva già rivelato dopo la vittoria contro il Palermo. Già presidente di Lega tra il 2002 e il 2006 (si era dimesso in seguito al deferimento), Galliani punta a tornare al vertice del calcio italiano; intanto però, come riferisce Il Giornale, il futuro prossimo lo vedrà impegnato nel settore immobiliare all’interno di Fininvest. (agg. di Claudio Franceschini)
Con Yonghong Li finalmente sbarcato in Italia, si stanno finalmente definendo le tappe che porteranno al closing Milan. Stavolta ci siamo: l’imprenditore è sbarcato alla Malpensa con altre 11 persone, tra le quali figurano anche Lu Bo (direttore generale di Haixia Capital) e Xu Renshuo. Entrambi faranno parte del consiglio d’amministrazione del Milan che verrà formato nei prossimi giorni; come riporta Calciomercato.it, alcuni soggetti si sono defilati a causa delle restrizioni imposte dal governo di Pechino sull’esportazione di capitali, altri invece potrebbero entrare in scena nelle prossime settimane se dalla Cina arriverà un ammorbidimento della posizione in merito. Intanto bisognerà versare nelle casse di Fininvest i 370 milioni restanti per chiudere la cessione: 180 sono stati prestati dal fondo Elliott, altri 190 li ha raccolti Yonghong Li e il denaro dovrebbe essere già in Lussemburgo. I soldi dovrebbero comparire su un conto Unicredit di Fininvest entro domani mattina, in modo da sancire il passaggio di proprietà; intanto uno snodo fondamentale arriverà oggi, quando è previsto un CdA del Milan nel quale la governance uscente dovrà formalmente dare il proprio gradimento al passaggio delle quote azionarie nelle manid i un seggetto che non sia un socio. Prevista anche una visita a Silvio Berlusconi che ospiterà a cena la vecchia e la nuova proprietà, domani come già detto ci sarà invece l’Assemblea dei soci nella quale, di fatto, il closing Milan diventerà ufficiale. (agg. di Claudio Franceschini)
Per il closing Milan siamo finalmente arrivati alla stretta decisiva. Oggi è il giorno dell’arrivo a Milano di Yonghong Li: il futuro proprietario del Milan è sbarcato a Malpensa già alle ore 7.45 di stamattina, proveniente da Hong Kong, dunque davvero ci siamo per il definitivo passaggio di proprietà da Silvio Berlusconi a Mister Li. Naturalmente sono attesi anche i 190 milioni di euro che ancora mancano per completare il passaggio di proprietà del Milan e completare dunque il closing: questa è la cifra mancante dopo i 250 milioni già versati con le varie caparre più i 180 garantiti dal fondo americano Elliott mediante prestito a Li, che è rimasto l’unico investitore dopo che si sono ritirati gli altri soci che avrebbero dovuto formare la cordata dell’ormai dissolta Sino Europe Sports. Dunque per avere la certezza formale e definitiva che il closing Milan si farà dobbiamo attendere che questi 190 milioni arrivino sui conti Unicredit di Fininvest, ma a questo punto una rottura avrebbe davvero dell’incredibile.
Andiamo dunque a ricordare quali sono le tappe che ci attendono in queste intense giornate: oggi ci sarà un Consiglio d’Amministrazione con i “vecchi” consiglieri che daranno il via libera all’operazione e nel frattempo si attende l’arrivo dei soldi (al massimo entro domani mattina). Proprio domani, giovedì 13 aprile, sarà una giornata decisiva: in mattinata verrà steso il contratto definitivo di compravendita del Milan, che in seguito verrà firmato nello studio del notaio Giacomo Ridella. Nel pomeriggio visita di Yonghong Li e del suo entourage ad Arcore, dove Berlusconi dovrebbe confermare l’intenzione di rifiutare la presidenza onoraria. Venerdì 14 sarà invece il giorno della conferenza stampa dei nuovi proprietari al mattino e dell’assemblea dei soci nel pomeriggio, per ratificare l’inizio di una nuova era e pure di un nuovo CdA, nel quale quattro membri su otto saranno cinesi. Non va tralasciato l’aspetto sportivo: venerdì pomeriggio Fassone e Mirabelli dovrebbero incontrare Montella e la squadra, attesi alle ore 12.30 del giorno seguente da un derby davvero storico, e non soltanto perché si giocherà in un orario anomalo il sabato di Pasqua.