Il Gran Premio di San Marino della MotoGp a Misano Adriatico ha visto la cavalcata trionfale di Jorge Lorenzo, che ipoteca il Mondiale pure grazie al contemporaneo ritiro di Daniel Pedrosa, abbattuto da Hector Barbera nel primo giro, dopo che il pilota della Honda era stato costretto a partire dal fondo della griglia per un problema alla sua moto durante la doppia procedura di partenza (clicca qui per la cronaca e i risultati del Gran Premio). La gara di Misano sarà ricordata però anche come la migliore di Valentino Rossi nei due anni alla Ducati, con un secondo posto in gara asciutta che mai il binomio italiano era riuscito a centrare. A questo risultato hanno contribuito sia i miglioramenti sulla Rossa di Borgo Panigale, sia alcune circostanze fortunate, ma comunque il ‘Dottore’ è tornato a dare dimostrazione della sua classe (clicca qui per leggere cosa ci ha detto suo padre, Graziano Rossi). Per approfondire tutti i temi della gara romagnola, abbiamo intervistato Nico Cereghini, ex pilota ed apprezzato commentatore Mediaset. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Cereghini, per prima cosa: come giudica il caos alla partenza, che ha di fatto deciso tutta la gara? Io ho parlato con i tecnici della Brembo, che mi hanno detto che ai freni e alle pinze era tutto a posto per Pedrosa. Forse, banalmente, la termocoperta è stata strappata di furia e un pezzo è finito tra pinze e pastiglie bloccando la ruota. Così Dani è partito in fondo allo schieramento e poi è stato centrato da Barbera…
Che idea si è fatto di questo incidente? Purtroppo queste sono le corse. Le MotoGp di oggi sono molto delicate in ingresso di curva: è un momento molto delicato, nel quale gli incidenti sono facili.
Il Mondiale adesso è di fatto chiuso secondo lei? Diventa davvero difficile per Pedrosa recuperare 38 punti a Lorenzo, anche se sembrava davvero carico e motivato. L’unica possibilità è che il destino ci metta lo zampino anche con Lorenzo.
Lorenzo ha fatto gara a sé, ma al secondo posto si è rivisto Rossi… Valentino ha corso con molta grinta e precisione, motivatissimo dalla possibilità di salire sul podio.
Qual è stata la chiave di questo bel risultato? La Ducati ha avuto un certo vantaggio a Misano, avendo provato nei giorni scorsi il materiale nuovo. Fatto che è diventato ancora più importante viste le sessioni di prove libere bagnate, e infatti oggi abbiamo visto molti problemi di assetto e la gara è stata lenta: sono andati sui ritmi della Moto2. Una bella giornata comunque per la Ducati.
Podio dovuto a queste circostanze favorevoli o c’è stato un vero miglioramento? Le circostanze lo hanno agevolato, ma la Ducati ha dimostrato di saper riemergere e sembra avere preso finalmente la strada giusta. Domani provano un altro telaio, e dopo la gara Valentino ha detto che si è divertito a guidare, si trovava meglio sulla moto e riusciva ad uscire bene dalle curve su una moto più neutra. Insomma, ha guidato ‘alla Valentino’.
Splendido è stato il duello tra Bautista e Dovizioso per il terzo posto…
Certamente. Peccato per Dovizioso, che però avrebbe dovuto stare più avanti, e lui stesso ne era deluso. Sono invece contento per il team Gresini, che è quello che ha fatto di più per il motociclismo italiano negli ultimi anni e che aveva bisogno di un bel risultato, anche per gli sponsor. Hanno sofferto negli ultimi tempi, e questa è una iniezione di fiducia per continuare con le spalle forti.
Come giudica le gare di Fenati e Iannone, sul podio in Moto3 e Moto2? Finalmente abbiamo avuto un italiano sul podio in ogni categoria, anche se gli spagnoli ancora una volta hanno fatto di più. Fenati ha fatto una bella gara, purtroppo con qualche errorino nel finale, speravo potesse vincere ma c’è chi ha più motore di lui. Iannone invece ha pagato i problemi al pneumatico anteriore, che si è mosso sul cerchio e si è messo a far vibrare la ruota. Peccato.
(Mauro Mantegazza)