Non ha proseguito il suo filotto di vittorie, ma se non altro nel Gran Premio d’Olanda Assen 2015 di MotoGp si è preso una terza posizione che gli permette di ottenere punti utili che lo tengono a contatto di Valentino Rossi, che allunga a +10 nella classifica del Mondiale 2015 ma è comunque ancora a portata: “E’ positivo” ha ammesso Lorenzo, come si legge su motociclismo.it “perchè dopo l’Argentina eravamo a 29 punti e qui il weekend è stato molto difficile. Sono partito bene e ho cercato di tenere il passo di Valentino e Marquez, però mi sono reso conto che erano troppo veloci”. Dunque, il maiorchino ha pensato solo a confermare il terzo posto perchè la vittoria era impossibile; “avere problemi e finire terzi è ottimo. Rossi è stato competitivo fin dal giovedì, Marquez ha migliorato la moto ed è riuscito a incrementare il passo. Per noi invece è stato il contrario, le gomme dure ci davano problemi in due settori”. Lorenzo insomma è soddisfatto di non aver perso troppo terreno; adesso si va al Sachsenring dove, ha ricordato lui stesso, non ha mai vinto. “Vediamo cosa succederà”.
È davvero tornato? Secondo Guido Meda sì: dopo aver commentato il Gran Premio d’Olanda Assen 2015, la storica voce della MotoGp ha tracciato la sua analisi per Sky Sport. Secondo Meda il contatto tra i due piloti, che è comunque stato regolare, è solo uno dei punti del sabato olandese; la vittoria di Valentino Rossi e il suo allungo nel Mondiale 2015 è certamente un altro, ma non ci si può nascondere sul fatto che Marc Marquez possa ora tornare competitivo come lo era stato nelle ultime due stagioni, quando ha vinto il titolo mondiale della classe regina di MotoGp. Quest’anno le cose non sono andate benissimo per lui: tre ritiri dovuti a cadute (Argentina, Mugello e Catalogna), un quarto e un quinto posto, soltanto una vittoria (ad Austin, dove ha sempre trionfato) e due volte secondo. Ma il passo che ha tenuto ad Assen è importante, e certifica molto probabilmente che da qui in avanti Valentino Rossi dovrà guardarsi anche da lui; forse i 76 punti di vantaggio del Dottore, quando mancano 10 gare al termine del Mondiale, sono troppi per pensare a una clamorosa rimonta (c’è anche Jorge Lorenzo da scavalcare), ma certamente il pilota catalano della Honda potrà dare filo da torcere a Valentino da qui al termine della stagione.
Anche l’ex pilota Marco Lucchinelli, campione del mondo nel 1981 con la Suzuki in classe 500, ha detto la sua sul Gran Premio d’Olanda Assen 2015 di MotoGp. In particolare, interpellato da Sky Sport MotoGp, Lucchinelli ha posto l’accento sul duello tra Valentino Rossi e Marc Marquez, con tanto di contatto e rischio di caduta per entrambi. “Si è trattato di un duello nella norma” afferma l’ex pilota, che ha corso per 11 stagioni e dunque ha visto e vissuto personalmente tante situazioni del genere. Un duello che, al di là di quello che hanno detto i due protagonisti, è stato dunque regolare e senza troppe scorrettezze da parte di uno e dell’altro; certo se uno dei due, o entrambi, fosse finito a terra avremmo forse parlato di altro, ma la realtà dei fatti è che nessuno è andato giù e che Valentino Rossi, che era già davanti, si è preso la vittoria numero 111 della sua straordinaria carriera.
“Marquez mi ha buttato fuori, ma io c’ero”. E’ un Valentino Rossi che dissotterra l’ascia di guerra quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport MotoGp per commentare la vittoria del Gran Premio d’Olanda Assen 2015. Abbiamo visto com’è andata, e il Dottore ha parlato di una “buona partenza, ho avuto un ottimo passo ma non riuscivo a staccare Marquez; allora mi sono detto che era dura, che me la sarei dovuta giocare fino all’ultimo giro”. Poi si arriva al momento culminante: a Valentino è stato chiesto del contatto finale con Marc Marquez e lui ha risposto con il sorriso sulle labbra, come suo solite, ma con parole al veleno: “Non so cosa avrei potuto fare di diverso: Marquez mi ha buttato fuori. Magari avrei potuto essere due moto dietro, così non sarebbe successo niente”. E ancora: “La certezza quando lotti con lui è che una carenata la prendi”. Sì, Valentino è pronto a combattere, più che mai; e non è disposto a lasciar passare gli avversari.
Ha vinto il Gran Premio d’Olanda Assen 2015 di MotoGp, proprio sulla pista che lo aveva già visto trionfare in otto occasioni e che nel 2009 gli aveva regalato la centesima vittoria nel Motomondiale. Oggi fanno 111 e il conto può aumentare ancora; riviviamo allora lo splendido ultimo giro del Gran Premio. Rossi aveva 4 decimi di vantaggio su Marc Marquez che gli era rimasto sempre attaccato e per tre giri aveva anche condotto la gara; il campione del mondo in carica nell’ultima tornata ha provato il tutto per tutto e si è incollato agli scarichi della Yamaha M1 numero 46 del Dottore. Già in Argentina, a Termas de Rio Hondo, c’era stata una grande battaglia tra i due piloti; allora Marquez era finito per terra lasciando strada libera a Valentino. Ad Assen si è rischiato invece un doppio zero in termini di punti: perchè Marquez in un tentativo disperato di passare ha preso la traiettoria interna e provato a infilarsi in un punto troppo stretto. Rossi ha mantenuto la sua traiettoria, la carena della Honda HRC numero 93 ha toccato la spalla destra del pesarese che in modo miracoloso è rimasto in piedi, è passato per la via di fuga tagliando la chicane ma riuscendo a rimanere davanti, tagliando per primo il traguardo. Marquez a sua volta ha evitato la caduta (sarebbe stata la terza consecutiva) e si è preso il secondo posto; un duello che molto probabilmente non sarà l’ultimo della stagione, perchè ormai tra i due piloti è “guerra aperta” come si è evinto dalle dichiarazioni post-gara.
Le premesse perché il GP d’Olanda 2015 di MotoGp sullo storico circuito di Assen fosse spettacolare c’erano tutte, i moderni “gladiatori” a due ruote, arrivavano da un periodo d’oro per il moto mondiale, con un Jorge Lorenzo che nelle gare precedenti aveva evidenziato una splendida forma. Da parte sua Marc Marquez doveva far dimenticare i due zero in casella, (consecutivi) totalizzati nelle gare precedenti. E che dire del ritrovato padrone del moto mondiale? Quel Valentino Rossi che alla veneranda età di 36 anni, mette ancora in riga i suoi colleghi e anche solo per un punto, si presenta sulla griglia di partenza mantenendo il primo posto in classifica generale (solo per un punto sul compagno di squadra). GP d’Olanda che si corre per l’ultima volta di sabato pomeriggio, su un circuito molto spettacolare che misura oltre 4500 metri, ed ha 18 curve da precorrere quasi tutte alla massima potenza. Pole per Valentino che durante le prove ha evidenziato una forma fuori dal comune, proponendo dei giri al limite per tutte le sessioni di qualifica, completano la prima fila Espargaro con la Suzuki e Marquez con la Honda. Solo un ottavo posto per Jorge Lorenzo, che nei giri dei giorni precedenti ha evidenziato uno scarso feeling soprattutto con le coperture anteriori. Indietro nella griglia gli altri big del circus, con le Ducati che sembrano aver smarrito la strada che li ha visti protagonisti fino a qualche settimana fa.
Partenza eccellente di Rossi che arriva in testa alla prima curva e mantiene senza problemi il primo posto, molto buono anche lo “start” di Marquez che riesce ad infilare Espargarò e si posiziona alle spalle del pesarese. Il migliore ai semafori si dimostra però Lorenzo che già a metà della prima tornata, si posiziona in terza posizione. Primi giri che vedono il nr. 46 cercare di fuggire allo spagnolo, ma Marquez si incolla agli scarichi della Yamaha ufficiale e non concede neppure un metro, i due disegnano delle traiettorie perfette e già al secondo giro hanno scavato un buon margine dal gruppo degli inseguitori. Nelle retrovie da segnalare la buona partenza di Andrea Iannone (che al sesto giro è in quarta posizione) e di Andrea Dovizioso. Il liet motiv della gara a un quarto dall’inizio della gara è già chiaro, i due davanti se la suonano di santa ragione, la battaglia è al millesimo di secondo e tra i due piloti la gara è a chi colleziona più giri veloci. Terzo in solitaria Lorenzo, bagarre per le retrovie. Attorno alla metà della gara si assiste ad un rallentamento di Marquez, probabilmente lo spagnolo dopo la parte iniziale fatta al limite vuole tirare un po il fiato, se ne avvantaggia il “dottore” che riesce a ritagliarsi una cinquantina di metri di vantaggio. Anche Lorenzo sembra aver perso lo smalto iniziale, potrebbe cosi riaprirsi la gara per il terzo gradino del podio.
La parte centrale del GP vede una sorta di elastico tra i due piloti in testa, è un continuo avvicinarsi del pilota spagnolo nei confronti dell’italiano, Rossi sembra avere dalla sua l’esperienza maturata in decenni di vittorie, ma con la Honda ufficiale non si può mai dire. 17° giro, Valentino ha qualche problema con la visiera del casco, ne approfitta Marquez che prima lo avvicina e poi riesce a infilarlo, staccando con la sua moto al limite. Per qualche giro Rossi sembra accontentarsi, probabilmente anche lui sente l’esigenza forte di rallentare, dopo una gara che fin ora ha corso al massimo. Assen è un circuito tecnico, ogni errore può essere fatale, e probabilmente il pesarese vuole tirare un po’ il fiato prima dell’assalto finale. A tre giri dal termine la Yamaha M1 nr. 46 è di nuovo davanti, Rossi riesce a portare a termine un sorpasso impossibile, infila Marquez in curva 9 e sul successivo incrocio di traiettoria che lo vede sfavorito, sceglie la via dell’esterno in curva 10, manovra impossibile e che difficilmente si vede sul circuito olandese, ma che sorprende il pilota spagnolo, e fa guadagnare nuovamente la testa della gara al “Dottore”. Ultimi giri tirati al limite, si capisce perché i due sono due piloti al “Top”, le velocità sono pazzesche e i tempi sul giro veramente impressionanti, con punte sul giro che scendono abbondantemente sotto il minuto e 33. Si arriva all’ultima curva, ed qui che avviene un epilogo scontato, Rossi tira la staccata al limite ma Marquez ritarda ancor di più, e cerca di infilare la moto nr. 46, il pilota italiano è pero ancora avanti di una ventina di centimetri e chiude la porta in faccia al pilota Honda, il contatto è inevitabile, e porta Rossi a tagliare l’ultima chicane, ma il dottore riesce a mantenere l’equilibrio cosa che lo porta a passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Anche lo spagnolo, nonostante il contatto, riesce a rimanere in sella alla sua Honda e a passare l’arrivo. Vince Valentino Rossi davanti a Marc Marquez, a chiudere il podio è Jorge Lorenzo. mmancabile la coda polemica alla fine della gara per il contatto dell’ultima curva, con il team manager della Honda HRC che si reca in direzione gara. I commissari decidono però che nulla di strano è avvennuto e omologano il risultato, permettendo cosi a Rossi di guadagnare 9 punti sul compagno di squadra in classifica generale. Medaglia di legno per Andrea Iannone autore di una gara regolare e senza acuti, che fa però riacquistare un pò di morale al suo team.