Riparte il MotoGp e lo fa dal circuito di Losail in Qatar per un 2016 in cui ci si aspetta soprattutto la ‘vendetta’ di Valentino Rossi beffato l’anno scorso dal compagno di squadra Jorge Lorenzo. I pronostici della vigilia però non vedono come favorito il pilota italiano della Yamaha, ma proprio il suo rivale spagnolo. La Snai infatti banca Lorenzo a 2,00 mentre Valentino a 5,00 in mezzo c’è il giovane astro Marc Marquez della Honda che l’anno passato è arrivato terzo. Marquez viene dato a 4,00 quindi leggermente meno di Rossi. A sorpresa in quarta posizione troviamo l’italiano Andrea Iannone della Ducati a 7.00, dopo di lui troviamo Dani Pedrosa a 12.00, Andrea Dovizioso a 15.00, Mark Vinales a 20.00, Scott Redding a 33,00, Alex Espargaro a 100.00, Smith e Crutchlow a 150.00 mentre gli altri piloti a 33.00.
I test sono finiti e da oggi, giovedì 17 marzo, con le prime prove libere del Gran Premio del Qatar 2016 si farà sul serio nel Mondiale della MotoGP. Il primo appuntamento della stagione è sulla pista di Losail, la stessa sulla quale si sono svolti gli ultimi test prestagionali, che quindi hanno fornito delle precise indicazioni rispetto a chi tra i piloti e le case potrà essere protagonista in questa stagione, o per lo meno nella gara inaugurale. Con la Suzuki possibile sorpresa tra le moto, tra i piloti potrebbe esserlo proprio Maverick Vinales, che corre in sella alla moto giapponese, debuttante in categoria e che si è già espresso molto bene durante i test, permettendosi in diverse sessioni di stare davanti a tutti. Tra le due Honda quella che è sembrata più indietro come preparazione è sembrata quella di Dani Pedrosa, mentre Marquez, rivoluzionando l’assetto della sua HRC è riuscito a far meglio a livello di tempi e di passo di gara nell’ultimo giorno di prove a Losail. Per ora non è possibile dire niente della nuova Aprilia, che porta al debutto un vero e proprio “prototipo” e quindi è attesa da una grande mole di lavoro prima di riuscire ad ottenere qualche risultato interessante.
Per quanto riguarda il titolo piloti, restano sempre in prima fila i due alfieri della Yamaha, il campione in carica Jorge Lorenzo ed il suo compagno di marca Valentino Rossi, che nella scorsa stagione si vide strappare il titolo solo all’ultima gara. Terzo incomodo, non potrebbe essere diversamente, è Marc Marquez con la sua Honda, che sembra però assisterlo molto meno di quanto fa la Yamaha con i suoi rivali. Anche la Ducati sembra avere un buon potenziale, mentre la Suzuki potrebbe rappresentare la vera sorpresa per quanto riguarda le prime posizioni. Nei test che si sono svolti su tre piste differenti tra loro, Sepang, Phillip Island e Losail, i tecnici ed i piloti hanno innanzitutto dovuto fare i conti con le variazioni regolamentari del 2016 che riguardano l’elettronica delle moto, e con il cambio dei pneumatici. In molte occasioni sulle tre piste abbiamo visto piloti che hanno valutato anche le prestazioni di moto “ibride” con telaio della scorsa stagione accoppiato al nuovo motore e con mappature elettroniche molto varie, proprio per capire meglio quale potrà essere la migliore soluzione.
In casa Ducati si è certi dell’ottimo potenziale della nuova Desmosedici, anche se i risultati non lo confermano in pieno. La casa di Borgo Panigale deve comunque fare attenzione ai problemi meccanici visto che in ogni sessione di prove si sono avute sempre delle rotture. Le cose in casa Ducati sono andate meglio con i test di durata rispetto a quelli sul giro secco, avendo una gestione molto costante nell’arco dei “long run”. In questa stagione secondo i responsabili della Ducati ed anche i piloti, una variabile molto importante è rappresentata dalle gomme. Bene, con le moto delle scuderie satelliti sia Redding che Barbera, i cui tempi sono sempre rientrati nei primi dieci. Nella gara di Losail dovrebbe rientrare anche l’infortunato Petrucci. La Ducati spera di poter ripetere il risultato dello scorso anno quando vide i suoi due piloti finire la gara al 2° e 3° posto.
Ecco l’analisi delle maggiori case presenti al via del mondiale: la Yamaha campione del mondo si è trovata sempre davanti su tutte le piste dove si sono effettuati i test. La moto di Lorenzo e Rossi sembra confermare quanto fatto lo scorso anno ed è quella più equilibrata del lotto. Per quanto riguarda le prestazioni dei piloti, Lorenzo è stato velocissimo sia in Malesia che a Losail, e forte anche in Australia. Il pilota di Tavullia dal canto suo, ha cercato meno del compagno la prestazione assoluta preferendo concentrarsi nella messa a punto e nell’accumulare più dati possibili sul comportamento della sua moto. Rossi comunque ha sempre girato tra i primi e dalle sue dichiarazioni non sembrano esserci particolari problemi né per quanto riguarda l’elettronica né per le nuove gomme. Rispetto alla scorsa stagione sono invece andate peggio le due moto del team Yamaha satellite, il Tech3, con Pol Espargaro che è rimasto coinvolto in molte cadute su tutte le piste, mentre Bradley Smith sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori ed è rimasto sempre lontano dal gruppo dei migliori.
La Honda dopo i test invernali sembra la moto più in difficoltà, anche se Marquez ha cercato in tutti i modi di tirarla fuori dalle secche. I due spagnoli del team HRC sono comunque per ora costretti ad inseguire con Marquez che in alcune occasioni è apparso anche abbastanza nervoso. La versione 2016 della RC213V sembra non avere trovato il giusto feeling con le gomme ed anche l’elettronica lascia a desiderare. Facendo una analisi delle tre sessioni di test, dopo un avvio difficile a Sepang, sembrava che in Australia le cose fossero migliorate, salvo poi fare un nuovo passo indietro a Losail. Al momento inoltre la casa giapponese non ha ancora individuato quale sia il motivo principale del calo di prestazioni. Poco entusiasmanti anche le prestazioni dei piloti dei team “satelliti”; sia Crutchlow che Rabat, debuttante in categoria, non hanno fatto cose incoraggianti, e Miller è infortunato.